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Bulega svetta nei test di Jerez. Yamaha, BMW e Honda a lavoro per trovare solidità

Il paddock delle derivate di serie non si ferma: a Jerez è già tempo di test in vista del 2026. Tra debutti, nuove moto e cambi di ruolo, la due giorni andalusa ha visto Nicolò Bulega e la Ducati Panigale V4 R 2026 subito protagonisti.

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Nicolò Bulega, Ducati Aruba in azione durante i test di Jerez 2026
Nicolò Bulega, Ducati Aruba (© WSBK)

A due giorni dalla conclusione del mondiale 2025, i protagonisti della WSBK sono tornati a ruggire con i test invernali a Jerez, primo banco di prova in vista della stagione 2026. Tanti i volti noti e le novità in pista, con il vicecampione del mondo Nicolò Bulega impegnato a sviluppare la nuova Ducati Panigale V4 R 2026, e con Iker Lecuona al debutto nel team ufficiale Aruba.it Racing – Ducati.

Bulega inaugura al meglio la nuova Panigale

Nicolò Bulega ha iniziato nel migliore dei modi la nuova avventura con la Panigale V4 R 2026, moto che segnerà il nuovo corso tecnico di Ducati in Superbike. Al termine della prima giornata il pilota italiano ha chiuso al comando con un 1’38.027, confermando la bontà del nuovo pacchetto tecnico.

All’esordio assoluto in sella alla Ducati, Iker Lecuona ha mostrato un buon adattamento, chiudendo con il settimo tempo in 1’39.520. Il feeling cresce e il lavoro sul setup prosegue in vista della nuova omologazione 2026.

Iker Lecuona, Ducati-Aruba Racing

Iker Lecuona, Ducati-Aruba Racing (© WSBK)

Yamaha brillante: quattro R1 in top five

Grande prestazione per Yamaha, che ha portato ben quattro R1 nelle prime cinque posizioni della classifica. Alle spalle di Bulega troviamo infatti Xavi Vierge con il team Pata Maxus Yamaha, secondo, seguito dal campione del mondo WorldSSP Stefano Manzi su GYTR GRT Yamaha, terzo.

Stefano Manzi, GYTR GRT Yamaha

Stefano Manzi, GYTR GRT Yamaha (© WSBK)

Sofuoglu e Andrea Locatelli completano il poker Yamaha con tempi molto vicini tra loro. Remy Gardner, ancora non al 100% dopo la caduta di Jerez, si è fermato alla nona posizione.

Van der Mark debutta come collaudatore BMW

Dopo cinque stagioni da pilota ufficiale, Michael van der Mark ha inaugurato il suo nuovo ruolo di collaudatore BMW. L’olandese ha completato 57 giri nella prima giornata, chiudendo sesto e ha poi proseguito con un intenso programma tecnico nel secondo giorno.

Michael van Der Mark, BMW

Michael van Der Mark, BMW (© WSBK)

Alla fine del test, con un 1’38.998, Van der Mark ha chiuso quarto nel combinato, mostrando ottimi segnali per la M 1000 RR. Per BMW assenti i due piloti titolari, in quanto Petrucci è alle prese con il recupero dall’ultimo infortunio, mentre Oliveira è impegnato negli ultimi round della MotoGP.

Bimota in crescita: Lowes e Bassani protagonisti

Ottimo lavoro per la Bimota, che ha concentrato i test sulla nuova moto con molti giri; alla ricerca della solidità e costanza. Alex Lowes ha chiuso al terzo posto nel secondo giorno, mentre Axel Bassani è quinto dopo un totale di 101 giri complessivi. 

La Casa romagnola ha provato nuove sospensioni e aggiornamenti al motore, puntando a migliorare la velocità di punta. Presente anche Xavi Fores in qualità di collaudatore, autore di oltre 60 tornate in due giorni.

Honda: tanto lavoro con Perolari e Vickers

Il team Honda ha portato in pista Corentin Perolari e Ryan Vickers, impegnati nello sviluppo della CBR1000RR-R 2026.
Perolari ha completato 119 giri in due giornate, con miglior tempo 1’39.607, mentre Vickers ha totalizzato 106 tornate con un 1’39.659.

La squadra giapponese punta a ridurre il gap dai top team e a trovare una direzione chiara per la prossima stagione, dopo un 2025 difficile. Per vedere in sella alla CBR i piloti ufficiali Honda, Chantra e Dixon, si dovrà attendere la fine del Motomondiale.

Conclusioni: Ducati già davanti, Bulega guida lo sviluppo

La due giorni di test a Jerez ha confermato il grande stato di forma di Nicolò Bulega e la solidità della Ducati Panigale V4 R 2026, che sembra già un passo avanti, anche se il pilota italiano a rivelato che essendo una moto nuova, va conosciuto. La Panigale 2026 presente novità positive e alcuni lati negativi ancora da arginare, ma il tempo c’è.

Yamaha e Bimota hanno mostrato ottimi segnali di competitività, mentre BMW e Honda hanno iniziato un lavoro di sviluppo più strutturato in vista del 2026, considerate anche le line-up rivoluzionate.

Con la pausa invernale alle porte, il test andaluso ha già tracciato le prime linee del prossimo campionato WorldSBK 2026, che si preannuncia ricco di novità e sfide tecniche.

Xavi Virge, Pata Maxus Yamaha

Xavi Virge, Pata Maxus Yamaha (© WSBK)

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