MotoGP
Il 2025 di…Ducati! Marc è di un altro pianeta, Alex super. Pecco delude
Marc stellare, Alex non è stato da meno. Chi ha deluso davvero è stato Bagnaia, bene invece Aldeguer al debutto, VR46 senza grossi acuti. Quanto margine di miglioramento c’è?
Un 2025 da assoluta dominatrice, sotto tutti i punti di vista, quello portato a termine dalla Ducati. Non c’è una singola statistica in cui la casa di Borgo Panigale ha sfigurato e il merito principale è di Marc Marquez, il pilota più forte della griglia per dispersione. Performance incredibile anche da parte di suo fratello Alex, che ha tenuto alti i colori di Gresini. Buon debutto di Fermin, VR46 a fase alterna, molto male Bagnaia.
Il 2025 di Ducati
La mossa vincente…
…quella fatta a giugno 2024, quando Ducati decise di promuovere nel team ufficiale Marc Marquez per il 2025. Una scelta che all’epoca divise, ma il fenomeno di Cervera ha ammutolito tutti i dubbi. Il suo feeling con la GP25 è stato favoloso fin da subito, non c’è stato un singolo istante della stagione in cui è sembrato perdere il controllo della situazione.
Pecco Bagnaia e Marc Marquez, Ducati Lenovo Team (© Ducati)
Qualche numero? Pilota col maggior numero di vittorie complessive (GP + Sprint) in una sola stagione: 25. Pilota con più punti nella storia della MotoGP: 545. 30 podi complessivi. Titolo mondiale vinto con ben 5 weekend di anticipo. Senza il brutto infortunio di Mandalika, il dominio sarebbe stato ancora più schiacciante.
Dall’altro lato del box ufficiale invece, il campionato è stato molto più cupo. Pecco aveva voglia di riscatto, dopo il titolo perso all’ultimo GP nella stagione precedente ai danni di Jorge Martin. Inoltre, voleva dimostrare di reggere il confronto diretto con il #93. Ha fallito entrambe le spedizioni, concludendo mestamente con 4 vittorie e solo il 5° posto nel mondiale, chiuso a quota 288 punti. Un brutto, bruttissimo ridimensionamento, alla luce anche della difficoltosa seconda parte di stagione e dei tantissimi errori commessi.
Gresini ancora sorridente
Ormai non è una novità. Da quando il team di Nadia Padovani è entrato nel motomondiale nel 2022 si è sempre tolta tantissime soddisfazioni. Questo 2025 però ha un sapore ancora più speciale, perché Alex Marquez ha sorpreso tutti facendo un mondiale intero da protagonista assoluto. Mai per vincere il titolo, ma quasi sempre superiore al resto della griglia.

Alex Marquez sul podio della Sprint di Assen con Gresini (© MotoGP)
Ad Jerez è arrivata la prima vittoria in un GP, replicata poi nel GP di casa a Barcellona e in Malesia. A queste vanno aggiunte altre 3 vittorie Sprint, per un totale di 6. 2° posto in campionato con 467 punti, margine molto ampio sui propri inseguitori. Stagione quasi irripetibile.
Un applauso però va fatto anche al compagno di squadra Fermin Aldeguer. Dopo i tanti errori di inizio stagione, lo spagnolo ha trovato il suo ritmo togliendosi molte soddisfazioni. La più bella è stata sicuramente la vittoria ottenuta a Mandalika. Anche qui Ducati ha dimostrato la sua lungimiranza, bloccando il ragazzo con più di un anno di anticipo. Ne sentiremo parlare molto a lungo.
VR46 in altalena
Senza infamia e senza lode. Così può essere descritta la stagione dei due piloti del team di Valentino Rossi. Il confronto con Gresini li vede perdere nettamente e questo non può far piacere. Soprattutto se si considera che Pertamina VR46 aveva anche una GP25, quella di Fabio Di Giannantonio. Lui e Franco Morbidelli inoltre sono gli unici due piloti Ducati a non aver vinto nemmeno una gara.
Morbidelli ha avuto il suo momento migliore a inizio anno, con i due podi di Argentina e Qatar. Per il resto una discreta costanza, con tanti buoni piazzamenti e nulla di più. Ha concluso con il 7° posto finale e 230 punti complessivi.
Da Fabio Di Giannantonio, forse, ci si aspettava qualcosina di più, vista la moto factory a disposizione. La realtà però è che la differenza tra le due moto è sempre stata minima. La sua stagione ha avuto una curva favorevole verso la fine, ha concluso con un doppio 3° posto a Valencia. Nel complesso sono stati 9 i podi e 262 punti, davanti di una posizione rispetto al compagno di squadra.
È possibile fare meglio di così?
La risposta più scontata è no. Ducati ha chiuso con 768 punti, quasi il doppio di Aprilia seconda. Mondiale piloti dominato da Marc e Alex, in quello dei team le tre squadre completano il podio con Lenovo, Gresini e VR46 in quest’ordine.
L’evidenza del dominio Ducati però è stata molto più netta a inizio stagione, quando spesso le moto di Borgo Panigale, oltre a monopolizzare il podio, arrivavano tutte nelle prime posizioni. Poi la differenza l’ha fatta principalmente Marc, che ha attenuato il rientro dell’Aprilia, diventato più evidente nelle ultime gare, quando il neo campione era assente.
Ducati è ancora la moto da battere, ma dovrà lavorare duramente per mantenere il primato. Dai risultati della prossima stagione inoltre, verrà deciso il futuro del “game changer”.