MotoGP
Alex Marquez, semplicemente un vincente
La carriera del pilota spagnolo è stata troppo spesso paragonata a quella del fratello e per questo sono quasi passati in secondo piano tutti i magnifici risultati raggiunti. Alex Marquez è un esempio di duro lavoro e determinazione, contro ogni pregiudizio.

La prima vittoria in MotoGP nel Gran Premio di Spagna 2025 non è solo un traguardo sportivo per Alex Marquez, ma una liberazione personale, il punto di arrivo, e forse di nuova partenza, per un pilota troppo spesso giudicato in funzione del cognome che porta.
Nel pomeriggio caldo di Jerez, Alex ha finalmente conquistato quel gradino più alto che per lui era ancora sfuggito in un GP della classe regina, dimostrando di essere più del semplice fratello minore della famiglia Márquez. Un risultato frutto di talento, pazienza e determinazione.
L’ombra di un fratello
Essere il fratello di Marc Márquez, otto volte campione del mondo, è stato un fardello che Alex ha portato sulle spalle fin dai suoi esordi. Ogni suo passo è stato misurato con il metro del confronto, che non gli ha mai concesso l’opportunità di crescere senza paragoni.
Eppure, Alex ha costruito la propria carriera mattone dopo mattone, con costanza e spirito di sacrificio. Non ha mai preteso di essere come Marc, ma ha lottato per essere riconosciuto per ciò che è realmente: un pilota completo, veloce e intelligente.

Alex Marquez con il fratello Marc sul podio del Sachsenring 2024 (© Red Bull Content Pool)
Partenza lenta e costante nel crescere
Alex ha sempre avuto bisogno di tempo per adattarsi. Lo si è visto in Moto3, in Moto2 e soprattutto in MotoGP. Ma è proprio in questa attitudine alla crescita graduale che risiede la sua forza.
Alex Márquez è un diesel: parte in sordina, osserva, analizza e costruisce stagione dopo stagione. Non ha mai cercato la gloria immediata, ma ha sempre puntato alla solidità. E quando raggiunge la giusta sintonia con mezzo e team, diventa un pilota estremamente efficace e concreto.
Una caratteristica rara in un mondo abituato a bruciare in fretta i talenti. Alex, invece, ha saputo aspettare il suo momento.
Due titoli che parlano chiaro
Il talento di Alex si è espresso sin dai tempi della Moto3, dove ha conquistato il titolo mondiale nel 2014 con lo storico team Estrella Galicia. Un successo che non arrivò per caso, ma grazie a una stagione costellata di podi, pole position e una mentalità da campione.

Alex Marquez festeggia il titolo in Moto3 nel 2014 (© Red Bull Content Pool)
Nel 2019 è arrivata la consacrazione definitiva con la vittoria del mondiale Moto2, sempre con Estrella Galicia, sponsor del Team Marc VDS, dimostrando una crescita costante e la capacità di reggere la pressione nei momenti decisivi.
Due titoli mondiali nelle categorie inferiori che troppo spesso vengono dimenticati nel giudizio globale sulla sua carriera.

Alex Marquez in Moto2 con il Team Marc VDS nel 2017 (© motogp.com)
L’esordio in MotoGP: luci e ombre
Il salto nella classe regina arrivò nel 2020 e fu immediato e improvviso. Alex si ritrovò catapultato nel team ufficiale Honda al fianco del fratello, dopo l’addio di Jorge Lorenzo. Un’esperienza difficile, segnata dall’infortunio di Marc e da un ambiente tecnico che stava iniziando la discesa verso una crisi più profonda.
Nonostante tutto, Alex mise a referto due secondi posti in Francia e ad Aragon, mostrando sprazzi di velocità e adattamento. Il trasferimento nel team LCR Honda nel 2021, ma soprattutto il passaggio a Ducati nel 2023 con Gresini, gli hanno permesso di ricostruirsi, ritrovando fiducia e serenità.
Il giorno della svolta per Alex Marquez
La vittoria nel GP di Spagna 2025 rappresenta il coronamento di un lungo cammino. Un successo meritato, ottenuto in modo autoritario, davanti al pubblico di casa e contro avversari di altissimo livello.
È il segnale che Alex Márquez non è più all’ombra di nessuno. È un pilota maturo, completo e con un potenziale ancora inespresso, soprattutto ora che guida una moto competitiva come la Ducati del team Gresini.
Oltre i pregiudizi
Il mondo del motorsport è spesso crudele nei confronti di chi nasce “con un cognome pesante”. Ma Alex Márquez ha saputo dimostrare che il talento può convivere con il confronto, anche se ingombrante.
Il suo è un messaggio potente: non servono paragoni per riconoscere il valore di un pilota. Bastano le vittorie, il lavoro e la determinazione. E Alex, oggi, ha finalmente tutto questo.