MotoGP
Alex Rins, al vertice di tre categorie
Lo spagnolo è ai vertici del motomondiale sin dal suo ingresso in Moto3. La sua velocità unita al suo spirito di adattamento lo hanno reso anno dopo anno uno dei piloti più performanti del circus. Ora la sua sfida più grande è tornare alla vittoria con Yamaha e riportare in alto un marchio in grossa difficoltà.
Alex Rins è oggi uno dei piloti più esperti del Motomondiale. Dal 2012 è presenza fissa nel campionato e poco a poco negli anni ha scalato le varie categorie per arrivare in MotoGP. Nella classe regina può vantare già la conoscenza di tre marchi diversi, tutti giapponesi, e una varietà di podi e vittorie che lo rendono uno dei piloti più affermati nell’ambiente. Da poco ha compiuto 29 anni: è all’apice della sua carriera e forma sportiva e ora ha solo una missione. Tornare sul gradino più alto con Yamaha.
Top 3 Mondiale
La passione del catalano per le due ruote nacque in giovane età, quando iniziò a gareggiare in Spagna. Fin dai primi anni, dimostrò un talento naturale per la velocità e il controllo della moto, vincendo numerosi titoli nelle categorie giovanili. Nel 2011 debuttò nel campionato spagnolo di velocità (CEV), dove si fa notare per la sua abilità. Questo trampolino di lancio lo portò rapidamente verso il palcoscenico mondiale.
Rins debuttò ufficialmente nel Motomondiale nel 2012, nella categoria Moto3, con il team Estrella Galicia 0,0. Già al suo primo anno, conquistò un podio e dimostrò di avere le carte in regola per competere ad alti livelli.
La stagione successiva lo vide protagonista della lotta per il titolo insieme a Maverick Vinales e al compianto Louis Salom. Il #42 perse il campionato solo all’ultima curva dell’ultimo GP a Valencia. Vinales infatti sfoderò un attacco, indifendibile e passò primo sul traguardo. Risultato che gli consentì di celebrare la vittoria del titolo. Alex in quella occasione si dovette accontentare del secondo posto nella classifica finale.
Rins è sempre stato tra i protagonisti dei campionati minori. Nel 2014 rimase in Moto3, tentando di vincere il campionato grazie alla sua esperienza. Purtroppo si dovette arrendere ad Alex Marquez e Jack Miller nonostante le due vittorie e i sei podi conquistati. Nel 2015, Rins passò alla Moto2 con il team Pons Racing. Anche qui, il pilota catalano si distinse per la sua costanza e capacità di adattamento, conquistando vittorie e piazzamenti di rilievo sin da subito. che gli permisero di chiudere al secondo posto finale.
Nel 2016, concluse la stagione al terzo posto. Dopo l’ennesima stagione positiva e il quarto podio mondiale in quattro anni, Rins si guadagnò la promozione nella classe regina.
Trio Nipponico
Nel 2017, Alex Rins debuttò in MotoGP con il team Suzuki Ecstar. Nonostante una stagione di debutto segnata da infortuni, il talento di Rins emerse chiaramente. Nel 2018, ottenne i suoi primi podi nella classe regina, mostrando una crescita costante.
Il 2019 fu l’anno della consacrazione. Con la casa di Hamamatsu vinse la sua prima gara ad Austin, circuito a lui molto caro. Ripeté il risultato a Silverstone, tracciato amico di Suzuki. La storia tra Rins e la casa giapponese continuò tra alti e bassi. Nel 2020 il pilota di Barcellona ottenne solo una vittoria e tre podi, mentre il suo compagno di squadra si laureò campione del mondo. Nel 2021 arrivò solo un podio, mentre nel 2022 arrivò un colpo di scena.
Suzuki annunciò il suo ritiro dalle corse, nonostante in quella stagione le cose non andassero male e il catalano chiuse con due podi e due vittorie, di cui l’ultima a Valencia nel GP d’addio della casa giapponese alla MotoGP. L’ultimo successo di Hamamatsu nella classe regina porta il nome del #42 e così rimarrà tale onore, finché Suzuki non sposerà nuovamente la causa della MotoGP.
Nel 2023, Alex Rins è passato al team LCR Honda. Nonostante le sfide legate all’adattamento a una nuova moto, Rins ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di competere ai massimi livelli. Una delle sue vittorie più significative è quella ottenuta a Austin. Successo arrivato nella seconda gara di quella stagione e unico di tutto il 2022 per Honda. Ad oggi anche per la casa di Tokyo l’ultimo vincitore risulta essere proprio Alex.
Nel 2024 ha deciso di vestirsi di blu e indossare la tuta del Team Yamaha ufficiale, accanto a Fabio Quartararo. La sua prima stagione nella casa di Iwata si è rivelata difficile a causa della poca competitività della moto e di un infortunio alla caviglia che lo spagnolo si trascina dietro dal Mugello 2023. Nonostante i problemi Rins ha però deciso di dare fiducia al marchio giapponese e di rinnovare il suo contratto.
La sfida è ambiziosa ed è una di quelle che ti fanno risorgere oppure ti oscurano del tutto. Riportare in alto Yamaha avrebbe un sapore speciale e permetterebbe ad Alex di giocarsi le sue ultime chance per vincere e tornare ai livelli che ha già dimostrato. Un ultimo ballo per restare al vertice e dominare la scena delle due ruote.