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Com’è il tracciato di Balaton? L’opinione di Alvaro Bautista
Alvaro Bautista ha espresso la sua opinione su Balaton Park in un’intervista a Motorsport.com. Lo spagnolo ha parlato anche della sicurezza.

L‘ultimo round della WSBK si è svolto poco più di una settimana fa sul rinnovato tracciato ungherese. Il weekend di Balaton di Alvaro Bautista era cominciato con un podio in Gara 1, per poi concludersi una brutta caduta in Gara 2 mentre era in lotta per il podio. In un’intervista rilasciata a Motorsport.com, l’esperto pilota spagnolo ha espresso la sua opinione sulla pista, anche dal punto di vista della sicurezza. La MotoGP ci correrà a fine mese, nel weekend che va dal 22 al 24 agosto.
Bautista su Balaton: «Occhio alle partenze in Moto2 e Moto3»
Uno dei temi trattati è stata la maxi caduta avvenuta in Gara 1, innescata da Andrea Iannone. Un episodio che aveva scatenato le ire di diversi suoi colleghi, a partire da Danilo Petrucci, uno dei piloti coinvolti, che si era scagliato contro il collega per quella manovra. Bautista, tuttavia, ha sottolineato come in MotoGP difficilmente potrà accadere un episodio simile:
«Non credo che ci saranno problemi per loro, perché i piloti della top class sanno bene di non potersi permettere rischi eccessivi». Rimane però ad Alvaro qualche perplessità in più riguardo le categorie minori, composte da più piloti e, in generale, molto più “vivaci: «In Moto2 e in Moto3 invece bisognerà stare molto più attenti, soprattutto al primo giro».
Sulla sicurezza del tracciato
Durante i test svolti qui dalla Superbike, Iker Lecuona aveva esternato la sua preoccupazione relativamente alla sicurezza del circuito. Il pilota HRC aveva proprio detto che secondo lui non si sarebbe dovuto correre in Ungheria. Dopo il Round di Balaton Bautista invece si è fatto un’idea piuttosto differente dalla sua: «Dopo tutto quello che era stato detto, sinceramente mi aspettavo molto peggio. Mi ha sorpreso in positivo. L’asfalto offre un ottimo livello di grip».

La WSBK in azione al Balaton Park nel 2025 (© WorldSBK)
Qualche perplessità in più invece sulla posizione di alcune barriere: «Alla Curva 1 il muro è molto vicino, così come all’esterno della Curva 5. In quei due tratti, se qualcosa va storto, può diventare pericoloso».
Tracciato lento, tortuoso e pro Marquez?
Il Balaton Park non è sicuramente un tracciato per velocisti. Le 17 curve, unite ad una lunghezza non eccessiva (poco più di 4 chilometri), vanno nella direzione di diventare la pista più lenta del campionato. Facciamo un paragone con altre due piste piuttosto corte. Il Sachsenring e Valencia sono gli unici due layout del mondiale MotoGP ad essere più corti di Balaton. Entrambe però hanno meno curve in meno rispetto alla pista ungherese (14 e 13) e prevedono rettilinei più lunghi.
Il principale allungo del Balaton infatti, come dichiarato dallo stesso Bautista, ha fatto a malapena toccare la quinta marcia alle SBK. Sempre sentendo le sue parole, può darsi addirittura che le MotoGP possano fermarsi alla quarta.

Marc Marquez in pista al Sachsenring (© Michelin Motorsport)
Un altro piccolo dettaglio è che delle 17 curve della pista, 10 sono a sinistra. Non che Marc Marquez avesse bisogno di un’altra pista sinistrorsa per esprimere il suo dominio, ma quella ungherese ha proprio la caratteristica giusta per diventare una delle sue preferite.