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L’omologazione del Balaton Park fa discutere: si è corso nonostante il grado B

Un tweet di Alessio Piana ha alimentato i dubbi, ma la replica di Simon Patterson non si è fatta attendere. Non risultano documenti ufficiali secondo cui il Balaton Park sarebbe passato al grado A.

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Il Balaton Park ha solo una licenza di grado B?
Il Balaton Park ha solo una licenza di grado B? (© MotoGP)

L’indiscrezione uscita qualche giorno fa incuriosisce e non poco. Sembrerebbe infatti che la MotoGP possa aver corso a fine agosto al Balaton Park nonostante il tracciato ungherese abbia un’omologazione di grado B. Per ospitare eventi di questa portata, i tracciati in calendario dovrebbero invece avere un’omologazione di grado A. Patterson ha prontamente smentito, ma il dubbio rimane.

Il Balaton Park ha un’omologazione di grado B?

Il dibattito è nato da un tweet pubblicato da Alessio Piana, noto giornalista di Eurosport. Da lui è arrivata la soffiata secondo la quale al Balaton Park la MotoGP non ci avrebbe dovuto correre, proprio a causa del solo grado B ottenuto. Una licenza che permette ad esempio di correre in WSBK, ma non oltre.

Balaton Park, il circuito ungherese che ospiterà la MotoGP

Balaton Park (© MotoGP)

Le perplessità di Alessio Piana sono anche per un altro fatto, che sarebbe ancora più sconvolgente. Il giorno prima dell’inizio del weekend MotoGP (giovedì 21 agosto), ci sarebbe stata un’ultima ispezione del tracciato. Al termine dei dovuti controlli, c’è stato effettivamente il via libera definitivo alla pista ungherese, ma non c’è nessun documento ufficiale che riporta l’ottenimento del grado A.

Ad oggi, l’unico documento consultabile della FIM su questo argomento, confermerebbe anzi la teoria di Piana. Nella lunga lista dei tracciati in elenco, di fianco alla voce Balaton Park c’è in effetti come licenza definitiva la B.

La pronta replica di Patterson

A favore della controparte però si è schierata una delle voci più autorevoli della MotoGP: Simon Patterson. Il noto giornalista nordirlandese ha replicato alle perplessità venute fuori sulla licenza del Balaton Park smentendo tutto. Questo il tweet da lui pubblicato qualche ora dopo, al termine di un confronto con fonti a lui vicine:

«Per quanto riguarda le notizie secondo cui il Balaton Park non avrebbe ottenuto l’omologazione di grado A dalla FIM prima della gara MotoGP di quest’anno: ci è stato detto che non è vero. L’ispezione è stata effettuata, il rapporto è stato presentato e la licenza è stata rilasciata, tutto prima della gara».

Un fatto che in effetti viene anche rivendicato sul sito stesso del circuito. Mancano però delle prove ufficiali che attestino la veridicità di quanto detto e scritto.

Il mistero si infittisce

I dubbi legati al circuito ungherese erano venuti a galla diverso tempo fa. Il parere non proprio lusinghiero di Alvaro Bautista e di alcuni suoi colleghi della WSBK, uniti a qualche brutto incidente avvenuto proprio durante il weekend delle derivate di serie avevano fatto storcere un po’ il naso. Alla vigilia del weekend della MotoGP, la curiosità sul tema sicurezza era molto elevata.

La WSBK in azione al Balaton Park nel 2025 (© WorldSBK)

La WSBK in azione al Balaton Park nel 2025 (© WorldSBK)

Anche nel weekend del motomondiale ci sono stati degli episodi pericolosi. In MotoE, il pilota di casa Tibor Varga è caduto rovinosamente in curva 14 per poi essere colpito da Casadei, incidente che per fortuna non ha avuto grosse conseguenze. In MotoGP invece, tra le prove e la gara, ci sono stati gli incidenti di Acosta e Bastianini. Nel primo caso, la moto dello spagnolo è finita pericolosamente vicina a colpire un commissario di pista, nel secondo Enea, scivolando in una esse stretta, è rientrato pericolosamente in pista, venendo per fortuna schivato da tutti i piloti che arrivavano alle sue spalle.

Se fosse vero che al Balaton Park la MotoGP ha corso nonostante la licenza di grado B, significherebbe che ognuno di questi episodi ha rischiato di danneggiare pesantemente l’immagine del motomondiale.

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