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MotoGP

Cosa aspettarsi nel 2025? KTM: tante incognite sul futuro

Il 2025 di KTM è del tutto indecifrabile. Il potenziale della squadra è molto alto, ma la crisi finanziaria mette in bilico il futuro.

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Pedro Acosta nel giorno dell'annuncio del su passaggio al team ufficiale
Pedro Acosta nel giorno dell'annuncio del su passaggio al team ufficiale (© KTM)

Il 2025 di KTM è ancora pieno di punti interrogativi. Tra tutte le case che prenderanno parte alla MotoGP nella prossima stagione, la più indecifrabile è sicuramente quella di Mattighofen Dubbi che non riguardano la pista, visto che in realtà il team sembra avere un ottimo potenziale, ma la grave crisi finanziaria. Le sentenze dei prossimi mesi avranno un peso elevatissimo sul futuro di KTM in MotoGP.

KTM: quartetto di piloti molto competitivo nel 2025

Nel corso della primavera scorsa, la casa austriaca ha attuato un vero e proprio ribaltone in vista della prossima stagione. Dei 4 piloti che hanno chiuso il 2024, gli unici due confermati sono Brad Binder e Pedro Acosta, coloro che sono stati in grado di portare risultati di livello. Per il giovanissimo talento spagnolo è anche arrivata la meritata promozione nel team ufficiale, proprio al fianco di Binder.

Pedro Acosta ha appena ricevuto grandi elogi da Lorenzo e Pedrosa

Pedro Acosta ha appena ricevuto grandi elogi da Lorenzo e Pedrosa (© Gas Gas)

 

Il team satellite di KTM non sarà più Gas Gas, al suo posto è stato annunciato il ritorno in MotoGP di Tech3. Qui la coppia di piloti scelta per il 2025 è composta da Maverick Vinales ed Enea Bastianini. Entrambi hanno bisogno di riscattarsi: Maverick ha sposato il progetto austriaco dopo essersi sentito “tradito” dall’ingaggio di Martin da parte dell’Aprilia; Bastianini, invece, ha perso la prestigiosissima sella in Ducati ufficiale a vantaggio di Marc Marquez.

Tutte e 4 le moto schierate in pista saranno equipaggiate nello stesso modo. Sia i piloti del team ufficiale che quelli del team Tech3 guideranno sempre la versione più aggiornata della KTM.

Aki Ajo al posto di Guidotti

Ci sono stati due addii molto pesanti per KTM nel corso del 2024. Il primo è stato quello di Fabiano Sterlacchini, l’ingegnere italiano adesso lavora in Aprilia. Il secondo è stato quello di Francesco Guidotti, il cui addio, avvenuto al termine della stagione scorsa, è stato annunciato a settembre.

Al suo posto, il ruolo di direttore tecnico della casa austriaca verrà preso da Aki Ajo. Il finlandese è già da diversi anni nell’ambiente della KTM, dove si è sempre occupato delle classi minori. Adesso invece avrà la grande responsabilità di comandare il nuovo corso della casa di Mattighofen verso il successo.

La crisi finanziaria

Il 2024 di KTM si è chiuso nel peggior modo possibile. Da novembre, al termine del mondiale MotoGP, è venuto fuori che l’azienda austriaca ha un debito pari a 2,9 miliardi di euro con diversi creditori. La questione sembra essere ancora abbastanza lontana da una risoluzione definitiva. A dicembre c’è stata la prima fase della procedura di insolvenza, la prossima sarà tra pochi giorni, mentre quella definitiva sarà a febbraio inoltrato.

Stefan Pierer (© KTM)

Stefan Pierer (© KTM)

Dopo il primo step, i creditori avrebbero anche chiesto a KTM il ritiro dal motomondiale. Una soluzione che inizialmente era stata fortemente negata dalla casa austriaca, che non aveva nessuna intenzione di rinunciare al progetto che la mette maggiormente in mostra. La situazione però sta cambiando, adesso sembra che il ritiro entro il 2026 sia inevitabile, e non è detto che questo avvenga anche prima.

Tutto è possibile

Fare una previsione sui possibili risultati di KTM è molto complicato e il motivo è semplice: viste le voci che sono arrivate negli ultimi mesi, non è utopia pensare che anche il 2025 sia a rischio. Se così non dovesse essere, la squadra comunque potrebbe partecipare alla prossima stagione con un deficit rispetto ai piani prestabiliti.

I problemi finanziari di KTM hanno infatti già bloccato lo sviluppo della RC16, la moto che dovrebbe scendere in pista nella prossima stagione. Una situazione complicata, che potrebbe tappare le ali alla consacrazione definitiva della stella Acosta, in assoluto il pilota di punta della squadra. Inoltre, Vinales e Bastianini, che mesi avevano preso l’ultimo treno utile per la MotoGP certi di affidarsi ad una super potenza, rischiano ora di vedere infranti i loro sogni di gloria.

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