MotoGP
Ducati si inguaia, chi avrà la moto ufficiale nel 2026?
In vista della prossima stagione Ducati si deve interrogare su chi guiderà la GP26. Marc e Pecco sono le uniche certezze, ma tra clausole e accordi pluriennali, trovare la soluzione ideale per gli altri non sarà così semplice.

La stagione 2025 della MotoGP sembra essere già scritta, almeno per quanto riguarda gli obiettivi grossi. Marc Marquez, alla sua prima stagione con la Rossa ufficiale, non sta facendo prigionieri. Ducati deve però guardare già al 2026 per capire, oltre i due piloti Lenovo, chi guiderà le GP26 e a chi verranno invece assegnate le GP25.
Ridimensionamento delle ufficiali
Negli ultimi anni la forza di Ducati è stata quella di progettare moto guidabili da tutti e vincenti con la maggior parte dei suoi piloti. Questo l’ha resa l’oggetto del desiderio di tutti, anche di Marc Marquez che, dopo aver ritrovato il sorriso con la GP23 di Gresini, ora sta dominando con la GP25 (o GP24.9) del team ufficiale.
La forza di Ducati fino al 2024 era anche quella di poter schierare 4 moto ufficiali sulle 8 presenti in griglia. Soluzione che ha consentito a Martín e a Pramac di spiccare nelle ultime due stagioni: prima come team campione del mondo e poi come pilota campione del mondo con il #89, che ha strappato il #1 dal cupolino di Bagnaia.
Nel 2025, complice anche il passaggio di Pramac a Yamaha, Ducati ha scelto di ridurre le moto ufficiali a 3 in griglia e il totale delle Desmosedici a 6. Il team VR46 è diventato team factory supported, tra le squadre clienti di Borgo Panigale, con l’unica GP25 oltre alle due rosse. Di Giannantonio è stato il prescelto per ricevere il trattamento da ufficiale, passando anche sotto la gestione contrattuale diretta di Ducati.
Gresini ha invece accolto il rookie Fermin Aldeguer, a sua volta sotto contratto diretto dell’azienda bolognese. Nel frattempo il confermato Alex Marquez ha trovato un feeling perfetto con la GP24, dimostrando definitivamente il suo talento e che forse anche lui meriterebbe una chance da pilota ufficiale.

Fermin Aldeguer, pilota di Ducati Corse (© Gresini Racing)
Clausole e vincoli contrattuali
La situazione per l’anno prossimo però non è così semplice. Infatti Fermin Aldeguer, nel suo contratto da pilota Ducati, ha una clausola per cui nel 2026 la casa di Borgo Panigale dovrà affidargli una GP26 e non più la versione precedente della Desmosedici.
È anche vero che il team VR46 ha un contratto pluriennale come team factory supported e questo fa sì che anche nelle prossime stagioni la squadra di Uccio Salucci debba essere fornita con la moto ufficiale.

VR46 è il Team Factory Supported di Ducati Corse, con un accordo pluriennale (©VR46 Racing Team)
In questi due scenari già complicati, si sono aggiunte le performance di rilievo di Alex Márquez, attualmente secondo in campionato con 1 vittoria in gara, 1 vittoria nelle sprint e 15 podi tra gare classiche e Sprint Race. Come si può quindi non prenderlo in considerazione per una sella su una GP26? Semplice: non si può.
Possibile ritorno alle 4 ufficiali?
Lo scenario più semplice che si potrebbe profilare è che Ducati torni a 4 moto ufficiali, dando la quarta al team Gresini, che per la gestione delle ultime stagioni se la meriterebbe. Portando quindi Aldeguer in VR46 e lasciando la GP26 anche ad Alex Marquez proprio nella squadra di Faenza.
Occhio però che il rookie ha firmato non solo un biennale con Ducati Corse, ma anche con il Team Gresini, che se lo è preso sotto la sua ala. Quindi c’è da valutare se effettivamente Ducati lo può “spostare” nel Team VR46.
La riduzione delle moto ufficiali in pista era stata fatta anche per una riduzione di costi e, qualora Ducati non volesse reinserire la quarta GP26 per la prossima stagione, allora lo scenario diventerebbe più imprevedibile.
Il futuro di Di Giannantonio
Fabio Di Giannantonio ha un contratto di solo un anno con Ducati, che poi dovrà essere ridiscusso, ammesso che le due parti vogliano proseguire insieme. Al momento, le voci danno il #49 più fuori dai piani Ducati che dentro. Con una buona seconda parte di stagione potrebbe restare in VR46, ma con la stessa moto che ha a disposizione quest’anno.

Fabio Di Giannantonio, pilota di Ducati Corse per la stagione 2025 (© Team Pertamina Enduro VR46)
A quel punto Aldeguer potrebbe trasferirsi in giallo e Ducati onorerebbe così la clausola presente nel contratto dello spagnolo. Alex Marquez rimarrebbe in Gresini, con la moto che sta dominando il campionato nelle mani di suo fratello. Ma forse non sarebbe giusto nei confronti di quanto sta dimostrando, che dopo l’esperienza in Honda avrebbe voglia di una seconda chance come pilota ufficiale.
L’incognita Morbidelli
L’altro sacrificabile potrebbe essere Morbidelli, che il team VR46 vorrebbe confermare, ma non sulla moto ufficiale, come questa stagione. Il mosaico è ancora in fase di lavorazione e ne sapremo di più nelle prossime settimane, soprattutto quando Ducati darà voce alle sue volontà.
Le uniche due certezze sono Marquez e Pecco, che guideranno la GP26 in rosso. Per le altre numeriche, ovvero quante moto ufficiali schiererà Ducati in griglia e chi le guiderà, dovremo ancora aspettare.
L’opzione delle 6 moto ufficiali
Esiste però un’ultima opzione, simile alla strada seguita da KTM e Yamaha per il 2025: Ducati potrebbe decidere di schierare 6 moto ufficiali e accomodare tutti i piloti su una GP26. Questo non comporterebbe dover siglare un contratto da pilota ufficiale con tutti, ma per la casa sarebbe un dispendio economico ed energetico notevole. Considerato anche che il 2026 è un anno di transizione verso la rivoluzione regolamentare del 2027.
Se Ducati schierasse 6 moto tutte uguali in griglia, farebbe contento Di Giannantonio, al quale andrebbe comunque decisa l’eventuale conferma del contratto o il passaggio della gestione al team VR46. Farebbe contento Aldeguer, che vedrebbe onorata la clausola contrattuale. Sarebbe contento Alex Marquez, che potrebbe così tornare a guidare una moto ufficiale con i colori Gresini, e anche Morbidelli, se confermato dalla sua attuale squadra, potrebbe tornare allo status che aveva in Pramac nel 2024.
Ad oggi questa sembra l’opzione meno perseguibile, proprio per le motivazioni che hanno portato Ducati a ridurre l’impegno passando da 4 a 3 moto ufficiali per questa stagione. È difficile pensare che, all’alba di una rivoluzione tecnica, la Rossa possa dare supporto ufficiale a ben 6 piloti, dovendo impegnarsi su tutti i fronti per proseguire il proprio dominio nel 2027.
I costi sarebbero altissimi e, soprattutto, ci sarebbe una notevole spesa di energie per i tecnici Ducati, non solo nel fornire tutte le moto, ma anche nel gestirle durante la stagione.
In attesa delle mosse di Borgo Panigale
A Borgo Panigale potrebbero comunque sorprenderci, conoscendo la forza della casa costruttrice emiliana. Prima di pronunciarci, però, dovremo aspettare le dichiarazioni dei vertici, da Domenicali, Dall’Igna, Grassilli o Tardozzi, e magari la prima mossa dello scacchiere, quella che innescherà l’effetto domino nella composizione moto-pilota-team degli alfieri Ducati.