MotoGP
Ducati vince sempre, anche se a volte non fa manco notizia
Ducati a Barcellona ha conquistato il suo settimo titolo costruttori, un altro importante tassello per il suo dominio.

A Barcellona, quasi nel silenzio più totale, la Rossa ha vinto il suo settimo titolo costruttori, il sesto consecutivo. L’ennesimo successo di Ducati non ha quasi fatto notizia, ma quando vinci sempre con questa continuità è giusto fermarsi a fare qualche riflessione. Soprattutto se si considera quanto a Borgo Panigale abbiano dovuto lavorare, per crearsi lo status di imbattibili nella MotoGP.
Una vittoria tra le vittorie
I temi legati alla Ducati in questo fine settimana erano parecchi. Si parlava della possibilità che Marc Marquez potesse guadagnare molti punti sul fratello e crearsi il primo match point a Misano; c’era curiosità attorno a Pecco Bagnaia, chiamato a dare continuità alle parole positive spese dopo Balaton; e poi c’era Alex che, per il feeling che ha sempre avuto con questa pista, si sapeva poter essere molto competitivo.

Marc e Alex Marquez in festa dopo il GP di Barcellona (© Red Bull Content Pool)
Alla fine le risposte sono arrivate, in un senso o nell’altro, ma è successo anche che Ducati, a settembre appena cominciato, ha già vinto matematicamente il titolo costruttori. Un successo che mai come quest’anno ha il grossissimo marchio di un solo pilota (Marc Marquez ovviamente), ma non solo. Ducati infatti ha 3 piloti davanti a tutti nella classifica piloti, e ce li ha tutti e 6 nelle prime 9 posizioni.
Il tutto nonostante un inverno in cui gran parte della GP25 era stata di fatto bocciata dai piloti. Come è spesso stato dichiarato anche dai vertici della squadra, Marc, Bagnaia e Di Giannantonio stanno correndo con una semplice evoluzione della GP24. Gli altri migliorano, si avvicinano, ma pagano ancora dazio in maniera importante.
Perché il successo di Ducati non fa più notizia?
È stato un processo molto lungo e laborioso. Ducati entrò in MotoGP nel lontano 2003, mostrando fin da subito una certa competitività che portò anche al successo di Loris Capirossi a Barcellona. Dopo altre 3 stagioni a fasi alterne, ecco la prima grande gioia, nel 2007: vittoria del mondiale piloti con Casey Stoner e primo titolo costruttori. Dopo l’addio dell’australiano a fine 2010 arrivò il biennio disastroso con Rossi, poi, dal 2013, i primi passi verso la rinascita.

Alex, Marc e Pecco (© MotoGP)
Il progetto tecnico crebbe sempre di più, fino al ritorno alla vittoria del 2016 e al titolo piloti sfiorato con Andrea Dovizioso l’anno successivo. Il trend positivo ebbe un altro punto focale nel 2020, con la vittoria del 2° titolo costruttori, il 1° della striscia ancora a aperta. Dal 2022 è poi cominciato il dominio vero e proprio, con i titoli conquistati da Bagnaia (x2), Martin e quello che verrà celebrato tra qualche settimana da Marc Marquez.
Totale: 5 mondiali piloti e 7 mondiali costruttori in 23 anni. I successi di Ducati ora non fanno più quasi più notizia, perché è da anni il marchio di riferimento. Mai dimenticare però l’eccellente lavoro della squadra italiana, punto di riferimento nello spodestamento del dominio giapponese nel motomondiale.