Seguici su

Formula 1MotoGP

Carmelo Ezpeleta parla dei cittadini in MotoGP: «Non ci sarebbero problemi»

Carmelo Ezpeleta ha parlato ai microfoni di DAZN della possibilità di vedere i cittadini in MotoGP. Sarà davvero possibile?

Pubblicato

il

Carmelo Ezpeleta (© MotoGP)
Carmelo Ezpeleta (© MotoGP)

In un’intervista rilasciata a DAZN, Carmelo Ezpeleta ha parlato della possibilità di vedere i circuiti cittadini in MotoGP. Per quanto la loro conformazione non sembri rispecchiarsi al meglio con i livelli di sicurezza richiesti nel motomondiale, il CEO di Dorna ha aperto all’eventualità di vederne sempre di più nel calendario del futuro. Anzi, a suo dire ad oggi c’è già un circuito del genere in MotoGP, da qualche anno.

Ezpeleta sui cittadini in MotoGP: «Servono solo più vie di fuga»

Come ormai è risaputo, dal 2026 Liberty Media diventerà il principale promotore della MotoGP. Gli stessi che, dal lontano 2016, gestiscono anche l’altro campionato di eccellenza del motorsport: la F1. Carmelo Ezpeleta ha una grande stima nei confronti del colosso americano e di chi ci lavora dentro: «A livello di spettacolo, è straordinario quello che fanno».

las vegas curva 1

Le prime tre curve del circuito di Las Vegas (© F1)

Dall’ingresso di Liberty Media ad oggi, in F1 sono anche arrivati tanti circuiti cittadini. Eventi che, rispetto a molti altri storici GP del mondiale, hanno avuto un importante impatto sul pubblico. Nel mondo della MotoGP, il tema dei cittadini è sempre stato più distante. Tuttavia, Carmelo Ezpeleta non ha chiuso a questa possibilità: «Non abbiamo problemi a correre sui circuiti stradali; l’unica cosa di cui abbiamo bisogno sono le aree di fuga, e a Las Vegas è difficile averle. Ma ci sono alcuni circuiti cittadini di F1 che potremmo utilizzare».

C’è già un cittadino in MotoGP?

Il tema dei cittadini è direttamente collegato proprio a quello sulla sicurezza. Anche in F1, il rischio di incidenti molto pericolosi è alto, viste le scarsissime vie di fuga presenti in questi tracciati. A maggior ragione, in MotoGP il rischio è ancora maggiore, ma Ezpeleta assicura: «Per noi la sicurezza è l’aspetto più importante. Da quando abbiamo preso in mano il campionato nel 1992, questo è l’impegno che abbiamo preso con i piloti, e non ci rilasseremo su questo».

Inoltre, secondo il CEO di Dorma, un cittadino nel calendario di MotoGP ci sarebbe già. Un tracciato tra gli ultimi arrivati, presente solo dal 2023: «Teoricamente, Mandalika è un circuito cittadino, e noi ci siamo». Una definizione leggermente diversa rispetto a quella di cittadino classico, ma che fa capire quanto l’intenzione sia viva più che mai.

F1 e MotoGP sempre più intrecciati

Con l’avvento di Liberty Media, è anche più probabile che i due principali campionati del motorsport diventino sempre più intrecciarti col passare del tempo. Un primo obbiettivo a medio-lungo termine è quello di aumentare il numero di eventi in comune tra le due competizioni. Ad oggi sono cinque i tracciati presenti in entrambi i calendari: Qatar, Austin, Montmeló, Red Bull Ring e Silverstone. Occhio alla Cina, che tra qualche anno potrebbe rientrare anche in MotoGP, aumentando questo numero a 6.

La partenza del GP della Cina 2008. La gara potrebbe tornare in calendario dal 2027. (© MotoGP)

La partenza del GP della Cina 2008 (© MotoGP)

Voci di qualche mese fa parlavano anche di un’altra eventualità clamorosa. Pare che Liberty Media potrebbe cominciare a lavorare ad un evento con MotoGP e F1 condensate nello stesso weekend e sullo stesso tracciato. Un’eventualità che ad oggi sembra fantascienza, ma il colosso americano ha dimostrato con la F1 in questi anni di non volersi porre limiti.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *