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Bloccato il divieto delle leg wing, se ne riparlerà per il 2027. Esito scontato?

Non è stata raggiunta l’unanimità della MSMA, quindi il possibile ban sarà ridiscusso nel 2027. Occasione per Aprilia e Honda?

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Il possibile ban delle leg wing sarà ridiscusso prima del 2027
Il possibile ban delle leg wing sarà ridiscusso prima del 2027 (© MotoGP)

Dopo aver trattato attentamente la questione, la FIM ha bloccato il divieto delle leg wing, la questione verrà ritrattata in vista del 2027. Tirano quindi un sospiro di sollievo Aprilia e Honda, le due squadre attenzionate dai rivali dopo i test di Valencia a causa di questa novità. Si aprirà un nuovo trend nello sviluppo dei prototipi?

Leg wing ammesse almeno fino al 2027

La polemica era sorta a fine novembre. Subito dopo aver visto all’opera a Valencia le moto che scenderanno in pista nel 2026, la FIM aveva diffuso le sue preoccupazioni riguardo una novità in particolare. Aprilia e Honda avevano portato in pista uno schema aerodinamico di ali posteriori molto particolare. Un tema, quello dell’aerodinamica, che da anni è centrale nel motociclismo.

La FIM aveva annunciato di voler bloccare istantaneamente la possibilità di utilizzare quelle appendici, appellandosi alla sicurezza. L’idea era quella di modificare in corsa il regolamento, inserendo un punto molto specifico proprio su questo tema. Honda e Aprilia, in caso di approvazione, sarebbero state costrette a rivedere all’ultimo momento le loro moto, andando a toccare una componente molto delicata.

Non si è raggiunta l’improbabile unanimità

C’era però uno scoglio non da poco da superare, prima della definitiva approvazione. Andava messa d’accordo l’intera MSMA, senza unanimità il cambio regolamentare non si sarebbe potuto fare. Il risultato non è stato raggiunto, di conseguenza per il 2026 le leg wing saranno ammesse, di questo ipotetico cambio se ne riparlerà in vista del 2027.

Bezzecchi in azione a Valencia

Bezzecchi in azione a Valencia (© MotoGP)

Ricordiamo che il Presidente di questa associazione è proprio Massimo Rivola, AD di Aprilia. Alla fine, come era stato un po’ già annunciato, la scusa del rischio per l’incolumità fisica dei piloti non è stata considerata sufficiente ad apportare questo cambiamento. L’impressione è che abbia prevalso il buonsenso.

Una mossa vincente?

Aprilia e Honda concorreranno per obiettivi differenti nel 2026, ma ugualmente importanti. A Noale, dopo un 2025 chiuso alla grande, l’obiettivo deve essere quello di lottare con Ducati per la leadership assoluta. Honda invece dovrà fare un ulteriore passo in avanti per provare a tornare definitivamente un top team in MotoGP.

Due team che hanno sempre avuto approcci molto differenti alle corse. Massimo Rivola, arrivando dal mondo della F1, è sempre stato molto aperto alle innovazioni, di qualunque genere. La casa di Tokyo, al contrario, è sempre stata molto conservatrice, anche se adesso proprio grazie ai recenti rinforzi europei è riuscita a cambiare marcia.

Johann Zarco sulla Honda 2026 durante i test di Valencia (© Red Bull Content Pool)

Johann Zarco sulla Honda 2026 durante i test di Valencia (© Red Bull Content Pool)

Eppure proprio HRC è stata la prima ad emulare Aprilia su questa innovativa appendice aerodinamica. Ennesimo sintomo del grosso cambiamento di approccio ancora in atto all’interno della squadra giapponese. Solo il tempo ci dirà se questa sarà una soluzione vincente.

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