Seguici su

MotoGP

Honda, parla Alberto Puig: «Espargaro ci darà tanto. Il gap con le europee? Tanti fattori»

Anche Puig ne è consapevole: Honda deve cambiare marcia fin da subito. Bisogna recuperare terreno nei confronti delle case europee.

Pubblicato

il

Alberto Puig insieme a Luca Marini
Alberto Puig insieme a Luca Marini (© Honda Racing Corporation)

Il capo della Honda, Alberto Puig, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato anche delle aspettative per il 2025. La situazione della casa giapponese non è per niente buona e gli investimenti per tornare al vertice ci sono già stati. Tra questi, l’arrivo di Aleix Espargaro come collaudatore, una figura che potrà aiutare la squadra a colmare il gap con le case europee.

Alberto Puig: «Aleix ha grande esperienza, ci aiuterà»

Il grande valore aggiunto rappresentato da Aleix Espargaro è la sua lunghissima esperienza nel motomondiale ad altissimi livelli, con anche qualche vittoria. Oltre a questo, un altro fattore che giocherà molto a vantaggio di Honda è il fatto che il pilota spagnolo ha terminato la sua carriera da pilota titolare da pochi mesi. Questo il commento di Puig su Espargaro: «È molto importante, perché è sceso dalla moto domenica a Montmeló, nell’ultima gara della stagione, quando era in lotta per il podio».

Aleix Espargaró sul podio a Silverstone. Il suo primo con Aprilia

Aleix Espargaró sul podio a Silverstone. Il suo primo con Aprilia (© motogp.com)

Come sottolineato dal boss di Honda, più si portano al limite le componenti da provare, maggior veridicità avrà il risultato: «Per poter testare le parti in modo corretto bisogna essere veloci. Ci sono diversi tipi di test che si fanno sui pezzi, ma alla fine bisogna valutare il reale potenziale, le prestazioni che offrono, la velocità».

Essendo un pilota veloce, Aleix potrebbe anche essere uno sprono importante per i 4 piloti titolari di Honda: «Questo potrebbe non essere comodo per i piloti titolari, ma a medio e lungo termine è positivo, perché ti fa diventare più veloce. – ha detto – Quando uno di questi tester è in gara, deve cercare di spingere gli altri. Queste sono le corse e tutti devono accettarlo».

I motivi dell’arretratezza delle giapponesi

Uno degli argomenti toccati durante l’intervista è stato quello relativo alla momentanea arretratezza di Honda e Yamaha rispetto alle case europee. Una situazione che dura da diverso tempo e che si è creata per molteplici fattori: «È difficile indicare un elemento, ma è vero che la tecnologia in Europa è migliorata molto negli ultimi tempi, e in tutte le aree della moto. Noi abbiamo solo due ruote, non quattro, quindi bisogna essere molto precisi».

Il blocco mondiale di qualche anno fa dovuto alla pandemia non ha giovato: «è anche vero che i marchi giapponesi hanno probabilmente sofferto di più del COVID, perché i tecnici non si sono recati in Giappone». Una soluzione che Honda sta prendendo in considerazione Honda è quella di avere una sede anche in Europa: «Stiamo valutando anche questa possibilità, ma al momento non abbiamo ancora chiuso nulla».

Puig sul futuro: «Honda non può aspettare il 2027»

Come detto, la casa di Tokyo non può permettersi di avere un atteggiamento attendista. Le case europee, Ducati su tutte, sono in continuo progresso, quindi, per avere un rendimento in pista accettabile, è necessario rimboccarsi le mani fin da subito. In questo senso, la mossa più rivoluzionaria fatta da Honda in vista del 2025 è stata l’ingaggio di Romano Albesiano come nuovo direttore tecnico.

Mir e Zarco in pista con la Honda

Mir e Zarco in pista con la Honda (© HRC)

L’ingegnere italiano aiuterà il processo di “europizzazione”. Il suo arrivo potrebbe essere la chiave di volta decisiva, con un unico obiettivo: «La prima cosa da fare è migliorare la moto. Non c’è un piano preciso, ma stiamo facendo tutto il possibile giorno per giorno, perché siamo consapevoli che il nostro livello non è quello che dovrebbe essere».

Proprio investimenti come questo dimostrano quanto la Honda ci tenga a rientrare subito in corsa. Le parole dello stesso Puig, non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni: «Honda non può aspettare fino al 2027 per fare questo passo».

Fonte: Motorsport

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *