MotoGP
I circuiti del motomondiale – Buriram International Circuit
La MotoGP arriverà al Buriram International Circuit. La pista è stata diverse volte teatro di gare al cardiopalma.
Il circuito thailandese è uno dei più recenti del calendario del motomondiale. Il Buriram International Circuit entrò in calendario nel 2018, mentre venne costruito ed inaugurato pochi anni prima, nel 2014. Saltate le edizioni del 2020 e del 2021 a causa del COVID, quella di quest’anno sarà solo la quarta edizione del GP.
Le caratteristiche del circuito
Il tracciato è lungo 4,55 km e ha una sede stradale larga 13 metri. Il principale rettilineo, situato dopo curva 1, è lungo 1 km. Le curve totali invece sono 12, 7 a destra e 5 a sinistra.
Tanti i punti insidiosi della pista. Uno dei più temuti è curva 3, quella che arriva dopo il lungo rettilineo. Qui la decelerazione è molto forte e le possibilità di sbagliare il punto di corda molto alte. Dopo la velocissima curva 4 arriva una doppia sinistra, punto dove Marquez effettuò un gran sorpasso a Quartararo nel 2029 all’ultimo giro.
Curva 7 invece è una destra velocissima, punto che, nel 2019, vide di nuovo protagonista proprio il pilota spagnolo. Marc ebbe una bruttissima caduta nelle prove, con la moto che lo sbalzò ad una velocità altissima. Terminato il tratto misto, arriviamo in curva 12 che rappresenta anche l’ultima chance di sorpasso. Qui si sono decise diverse edizioni del GP di Thailandia.
L’albo d’oro del Buriram International Circuit
Nelle poche edizioni corse, il leader della classifica è Marc Marquez, con due vittorie. Lo spagnolo vinse le prime due gare, nel 2018 e nel 2019, dopo due duelli intensissimi prima con Dovizioso e poi con Fabio Quartararo. Entrambe le dispute si risolsero proprio all’ultima curva, con Marquez che incrociò dopo i tentativi di sorpasso dei suoi avversari.
L’edizione del 2022 fu vinta invece da Miguel Oliveira sul bagnato, con Bagnaia che ottenne un prezioso terzo posto in ottica mondiale. La gara della domenica dello scorso anno invece aveva visto vincitore Jorge Martin, dopo una bella battaglia con Binder e lo stesso Bagnaia. Lo spagnolo, vincitore anche della Sprint, aveva dominato il weekend.