MotoGP
Joan Mir trova il primo podio con la Honda a Motegi. Un risultato costruito con resilienza
Dopo anni difficili e una lunga attesa, Joan Mir conquista il suo primo podio con Honda proprio a Motegi, a casa del costruttore giapponese. Un risultato solido che riaccende le speranze del progetto HRC.

Joan Mir è tornato sul podio in Giappone dopo quasi 4 anni e per la prima volta lo ah fatto con la Honda. Dopo anni di difficoltà e sfide, tra cui un inizio complicato con la RC213V, Mir ha finalmente trovato il podio con la moto giapponese. Su un circuito che ha visto la Casa di Tokyo trionfare innumerevoli volte, il ritorno di Mir tra i primi tre segna non solo un’importante rivincita personale, ma anche la speranza di un futuro più luminoso per il team giapponese, che finalmente inizia a raccogliere i frutti di un lungo lavoro di sviluppo.
L’arrivo in Honda e le difficoltà iniziali
Quando Joan Mir approdò in Honda nel 2023, l’obiettivo era chiaro: riportare la casa giapponese ai vertici della MotoGP. Reduce dal titolo mondiale 2020 conquistato con la Suzuki, lo spagnolo era stato scelto come uomo simbolo per il nuovo corso del team ufficiale accanto a Marc Marquez. Tuttavia, il matrimonio con la RC213V non è stato immediatamente felice. Le prime stagioni si sono rivelate difficili, condizionate da una moto poco competitiva e da un continuo sviluppo tecnico che non riusciva a colmare il gap con Ducati, Aprilia e KTM.
Il biennio 2023-2024 è stato tra i più complessi della carriera di Mir. La Honda RC213V faticava a tenere il passo delle rivali e lo spagnolo, spesso relegato nelle retrovie, ha dovuto affrontare infortuni, cadute e un morale messo a dura prova dall’assenza di risultati. Nonostante tutto, Mir ha continuato a credere nel progetto HRC, dimostrando professionalità e resilienza anche nei momenti più complicati.
Il lavoro dietro le quinte
Il 2025 ha segnato un cambio di passo. La Honda ha intrapreso una revisione tecnica importante, introducendo novità tecniche che hanno permesso a Mir di ritrovare fiducia. Il lavoro costante con gli ingegneri giapponesi e i test svolti, con l’aiuto delle concessioni hanno dato i primi segnali incoraggianti: un miglioramento nel feeling con l’anteriore e una moto più stabile in percorrenza, elementi fondamentali per lo stile di guida del maiorchino.

Joan Mir, GP del Giappone 2025 (© HRC)
Il podio in Giappone
Il Gran Premio del Giappone 2025 a Motegi ha rappresentato il momento della svolta: Joan Mir è tornato sul podio con la Honda. L’ultima volta della casa giapponese fu proprio nel 2023 in Giappone, con Marc Marquez. Mentre l’ultimo podio di Mir risale al GP dell’Algarve del 2021 con Suzuki.
Un risultato che quindi va oltre la singola gara, perché testimonia la capacità del campione del mondo 2020 di non arrendersi mai e di credere in un progetto che sembrava destinato al peggio. Sul circuito di casa della Honda, davanti al pubblico giapponese, il podio è stato anche un segnale di speranza per il futuro.
Questo risultato non risolve tutti i problemi della RC213V, ma restituisce fiducia a Mir e alla Honda. Il pilota spagnolo ha dimostrato che, con gli aggiornamenti giusti, può ancora lottare nelle posizioni di vertice. Per il team giapponese, il podio di Motegi non è solo una boccata d’ossigeno, ma anche la conferma che il percorso intrapreso sta dando i primi frutti. Ducati resta ancora lontana, ma forse la casa giapponese inizia ad intravedere una luce infondo al tunnel.

Joan Mir, GP del Giappone 2025 (© HRC)