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KTM, Neumeister mette dubbi sul futuro in MotoGP: «2027? Vedremo…»

KTM ha risolto da poco l’insolvenza, ma deve ancora decidere il suo futuro in MotoGP. Molto potrebbe dipendere da Liberty Media.

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Il team KTM MotoGP al completo
Il team KTM MotoGP al completo (© KTM)

L’insolvenza è stata risolta, grazie all’apporto decisivo di Bajaj Auto, che ha prestato svariate centinaia di milioni all’azienda austriaca per aiutarla a coprire i debiti. Ora però, c’è da capire come verrà organizzato il futuro di KTM, soprattutto per quanto riguarda la MotoGP. Il CEO Gottfried Neumeister non si è voluto esporre sulla presenza o meno del marchio nella stagione 2027, quella dei cambi regolamentari.

Un po’ di respiro dopo mesi complicati

Il 22 maggio scorso sono arrivati a KTM i soldi che le hanno permesso di risolvere momentaneamente la grossa crisi finanziaria. L’intervento del colosso indiano, partner di lunga data, è stato decisivo e ha permesso di respirare un po’ dalle parti di Mattighofen. Un processo che però ha portato ad altre importanti novità all’interno di KTM, destinate a cambiarne per sempre il futuro.

Stefan Pierer, dopo aver ceduto il ruolo di CEO a Neumeister, rassegnerà a breve le dimissioni anche dal Consiglio di Amministrazione dell’azienda. Al suo posto salirà Verena Schneglberger-Grossmann. Inoltre è in corso un processo che porterà Bajaj ad acquisire sempre più potere all’interno di Pierer Mobility AG, fino ad averne il controllo indiretto, che verrà raggiunto entro maggio 2026.

KTM sarà in MotoGP nel 2027?

Una domanda a cui ad oggi nessuno può dare una risposta certa, nemmeno il CEO dell’azienda austriaca. Neumeister, imbeccato sull’argomento, ha mostrato molta prudenza: «Ci sono dei contratti in corso che onoreremo – conferma quindi sulla presenza nel 2026 – Non posso parlare di tutte le categorie e classi con tutti i marchi in questo momento, ma posso dirvi chiaramente: rimarremo nel motorsport».

Brad Binder

Brad Binder (© KTM)

La permanenza in MotoGP dipenderà dall’ingresso di Liberty Media. L’acquisizione dell’operatore di mercato che detiene già i diritti della F1 deve ancora essere approvata dall’antitrust, ma potrebbe non volerci molto. Il CEO di KTM ha fatto intendere che sarebbe molto contento dell’ingresso di Liberty Media in MotoGP: «Sono un grande fan della MotoGP e sono convinto che con l’imminente ingresso di Liberty Media come nuovo operatore di mercato accadranno molte cose».

C’è una possibilità in particolare che stuzzica parecchio Neumeister: «Liberty avrebbe certamente intenzione di organizzare anche alcune gare negli Stati Uniti, che sono il nostro mercato singolo più importante. A questo proposito, non prenderei alla leggera la decisione di ritirarmi dalla MotoGP, ma la valuterei molto attentamente». Insomma, non solo l’ingresso, ma anche le azioni di Liberty Media giocheranno un ruolo importante in questa storia.

Confermata la partnership con Tech3, 4 moto anche nel 2026

Riguardo alla prossima stagione, Pit Beirer, direttore dell’area Motorsport di KTM, ha invece dovuto dare una smentita. Voci di corridoio parlavano della possibilità concreta che Hervé Poncharal potesse portare il team Tech3 in Honda nel 2026. In questo modo, la casa austriaca sarebbe rimasta con sole 2 moto sullo schieramento.

Maverick Vinales (© Tech3 Racing)

Maverick Vinales (© Tech3 Racing)

Beirer però ha rassicurato tutti: «Non c’è un piano attivo per ridurre a due le moto. Anche dal punto di vista contrattuale: abbiamo quattro piloti sotto contratto. Abbiamo anche un contratto in corso con il nostro grande partner Herve per un altro anno». Non sono previste variazioni dell’ultimo minuto: «Vogliamo rispettare i nostri impegni e concentrarci davvero sulle corse. La famiglia è completa e Tech3 fa parte di noi».

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