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Quali saranno i passi di Liberty Media in MotoGP? Parola a Rossomondo

Liberty Media è pronta a prendersi la MotoGP e a trasformarla. Ma quanto sarà impattante questo percorso? E quanto sarà simile a quello della F1? L’opinione di Dan Rossomondo.

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Liberty Media ha completato l'acquisto della MotoGP (© MotoGP)
La partenza della MotoGP ad Assen (© MotoGP)

Dalla prossima stagione, Liberty Media diventerà il principale organizzatore della MotoGP. Un pensiero diffuso è quello che, visto che il colosso americano ha già in mano la F1, il lavoro che farà sarà molto simile. In un’intervista rilasciata a Blackbook Motorsport, Dan Rossomondo ha parlato di questa eventualità, spiegando che in realtà la situazione dovrebbe essere differente.

Rossomondo: «Uomini Liberty astuti, non rovineranno la MotoGP»

Dopo circa 30 anni passati sotto la gestione Dorna, il principale campionato motociclistico del mondo è sicuramente destinato ad una rivoluzione. Un processo che desta molta curiosità tra appassionati e addetti ai lavori, che stanno cercando di capire quali potranno essere i primi passi dell’azienda. Dan Rossomondo, responsabile commerciale di Dorna, che avrà lo stesso ruolo anche nella prossima stagione, ha parlato proprio di questo:

La partenza del GP di Austria 2024, con Verstappen e Norris davanti

La partenza del GP di Austria 2024 (© F1)

«Sia Liberty che noi comprendiamo che la stessa strategia non funziona necessariamente due volte. Deve essere unica per il nostro sport. Abbiamo una serie di specificità diverse rispetto alla F1. Le persone di Liberty sono molto astute, sanno di avere qualcosa di unico e non vogliono rovinarlo. Credo che dedicheranno molto tempo a comprendere il mercato e chi siamo. Non credo che cercheranno di commercializzare lo sport».

Un discorso che quindi sembra dare una piccola smorzata all’eventualità di vedere una “F1 bis” dal punto di vista commerciale. Un percorso che, a dire la verità, è in parte stato intrapreso già da Dorna, che da qualche anno ha introdotto una serie di modifiche al prodotto MotoGP in quella direzione.

Meno stravolgimenti di calendario?

L’ingresso di Liberty Media aiuterà sicuramente l’espansione del campionato MotoGP verso nuovi orizzonti. Non che Dorna non si sia mai mossa in quella direzione, ma con questo subentro ci si aspetta che il processo possa essere più intenso. Anche qui, tuttavia, Rossomondo ci ha tenuto a precisare una cosa:

«Cerchiamo sempre di espandere la nostra presenza al di fuori dell’Europa, ma dobbiamo anche fare sì che sia sostenibile. Andremo in paesi come Indonesia, Malesia, Thailandia e l’anno prossimo anche in Brasile. Ma quando arriviamo in Europa, la percezione è diversa. Ci piacerebbe avere più mercati in cui competere? Assolutamente sì. Ma dobbiamo anche assicurarci di sfruttare al massimo i circuiti esistenti».

L'immagine che annuncia il ritorno della MotoGP in Brasile a Goiania nel 2026 (© MotoGP)

L’immagine che annuncia il ritorno della MotoGP in Brasile a Goiania nel 2026 (© MotoGP)

L’approccio avuto da Liberty sulla F1 fu fin da subito piuttosto aggressivo, volto ad imprimere un certo marchio il prima possibile. Sentendo Rossomondo, per la MotoGP il percorso potrebbe essere differente. E, tra le righe, sembra quasi voler fare intendere anche che sarà un processo un po’ meno aggressivo. Sarà effettivamente così?

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