MotoGP
Honda conferma la continuità: Marini in HRC con Mir nel 2026
Manca solo l’ufficialità ma il pilota italiano proseguirà l’avventura con la casa di Tokyo anche nel 2026, confermando la fiducia reciproca e il ruolo chiave nel progetto di rilancio della Honda in MotoGP.

Luca Marini continuerà a vestire i colori della Honda HRC anche nella stagione MotoGP 2026, come riporta Sky Sport MotoGP. La casa giapponese ha deciso di prolungare il legame per un’altra stagione, con l’obiettivo di proseguire lo sviluppo della RC213V con il pilota italiano e tornare ai vertici della categoria. Si attende solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Un pilota prezioso per lo sviluppo tecnico
Sin dal suo arrivo in Honda, Marini è stato considerato un elemento chiave non solo per le prestazioni in pista, ma anche per la qualità delle informazioni fornite agli ingegneri. Le sue indicazioni si sono rivelate fondamentali in una fase delicata per la casa di Tokyo, in cui occorre prendere decisioni tecniche strategiche per ridurre il gap prestazionale rispetto a Ducati e alle altre case europee.
Il 2026 sarà decisivo: oltre a competere nel campionato dello stesso anno, le squadre inizieranno a sviluppare i progetti delle nuove moto 2027, caratterizzate da aerodinamica semplificata, assenza di abbassatori, motori 850cc e gomme Pirelli. In questo contesto, la figura di Marini diventa ancora più importante per guidare la Honda nella giusta direzione tecnica.
Il rinnovo rappresenta un’ulteriore conferma della fiducia che Honda ripone nel pilota italiano. Marini aveva già dimostrato la forte volontà di legarsi alla casa giapponese quando ha lasciato la Ducati VR46 per accettare la sfida di riportare Honda in alto, offrendo persino la disponibilità a correre la 8 Ore di Suzuka 2025, a cui però ha dovuto rinunciare a causa di un infortunio nei test preparatori. Nonostante le difficoltà, ha mantenuto lucidità e determinazione, qualità che hanno convinto la Honda a proseguire con questa linea.
Futuro compagno di squadra
Marini farà nuovamente coppia con Joan Mir nel team ufficiale Honda. L’obiettivo è chiaro: lavorare insieme per riportare la HRC nelle posizioni di vertice, sfruttando l’esperienza accumulata e affrontando con decisione le sfide tecniche che attendono la MotoGP nei prossimi anni.

Marini e Mir, line up Honda HRC anche per il 2026 (© HRC)
Lo spagnolo aveva già rinnovato per due anni nella scorsa stagione, legandosi a Honda per il 2025 e il 2026. La coppia è così fatta e confermata. I due piloti che si sono ritrovati nel box nel insieme nel 2024 proseguiranno l’avventura insieme per la casa di Tokyo con l’obiettivo di tornare competitivi il prima possibile.
Il rinnovo di Marini chiude così le porte a Johann Zarco, pilota che ha dimostrato un altissimo livello di prestazioni in questa stagione in sella alla RC213V. Oltre alle due vittorie di fila alla 8 ore di Suzuka con il team ufficiale HRC, il francese quest’anno ha ottenuto la vittoria a Le Mans con LCR e poi il podio a Silverstone.
Obbiettivo comune
Molto spesso Zarco è il migliore tra le Honda e questo lasciava presagire ad una promozione nel team ufficiale. Invece i vertici di HRC hanno preferito puntare sulla continuità, elemento fondamentale per risalire dopo la crisi di questi anni.
A Zarco non sarà comunque precluso il trattamento da ufficiale nel team di Cecchinello. Anche perché lo stesso pilota francese è molto utile alla casa alata, con i suoi suggerimenti e i suoi feedback nello sviluppo della moto.

Johann Zarco, pilota LCR Honda (© HRC)
Molto probabilmente Johann si ritroverà accanto ancora un rookie e stavolta potrebbe essere il brasiliano Diogo Moreira. Al giovane talento, oggi in forza a Italtrans in Moto2, sarà chiesto di adattarsi e crescere di gara in gara, per poi diventare anche lui parte dello sviluppo e della crescita di Honda.
La line up dei piloti Honda si va via via delineando, mancano di fatto solo alcune ufficialità. Tra rinnovata fiducia, continuità, qualche probabile scontento e nuove avventure l’obioettivo in casa HRC deve rimanere solo uno: riportare Honda i vertici del mondiale. Per fare questo servirà unità e il lavoro di tutti i piloti, indistintamente dai colori che vestiranno.