MotoGP
Marc Márquez, “Conquistador” al Mugello
Il #93 dopo la vittoria al Mugello lancia con affermazione un messaggio ancora più chiaro: il cannibale è tornato. Il pilota Ducati è sempre più lanciato verso il suo nono titolo, anche se la strada è ancora lunghissima.

Marc Márquez al Mugello ha dominato su un tracciato non amico, con un messaggio chiaro per tutti. Dopo anni difficili è tornato a dominare la scena della MotoGP con la forza di un campione che non ha mai smesso di crederci. L’inizio del 2025 è un simbolo della sua definitiva rinascita.
L’inferno dell’infortunio e l’agonia Honda
Nel luglio 2020, durante il GP di Spagna a Jerez, Márquez ha subito un gravissimo infortunio all’omero destro, innescando un incubo durato anni. Operazioni, complicazioni, ricadute. Il suo legame con la Honda, storico e vincente, si è progressivamente logorato. L’uomo che aveva vinto sei titoli in MotoGP tra il 2013 e il 2019 sembrava sparito. Le cadute aumentavano, la velocità diminuiva, e il sorriso scompariva.

Marc Marquez nel 2020, appena una settimana dopo dal suo incidente a Jerez (© Red Bull Content Pool)
La scelta Ducati: Gresini come trampolino di rilancio
L’annuncio shock è arrivato a fine 2023: Marc Márquez avrebbe lasciato il team ufficiale Honda HRC per salire su una Ducati Desmosedici GP23 del team Gresini Racing. Una scommessa coraggiosa, dettata dalla voglia di tornare competitivo. Nessuna garanzia tecnica pari a quelle del team factory, ma una moto vincente, e soprattutto un ambiente familiare e motivante, con il fratello Álex Márquez come compagno di squadra.
Un inizio 2025 da dominatore
I numeri parlano chiaro: nelle prime gare del 2025, da quando è diventato pilota ufficiale Ducati, Marc Márquez è stato il pilota da battere. Sprint Race o gara lunga, asciutto o bagnato, il #93 ha mostrato una consistenza da titolo, con piazzamenti costanti sul podio e ben cinque vittorie, l’ultima proprio nel GP d’Italia al Mugello. Lì, nel tempio dei ducatisti, ha trionfato tra i fischi, le bandiere e i contrasti, piantando simbolicamente lo stendardo rosso Ducati nella curva Correntaio davanti ai tifosi del marchio italiano. Un gesto da leader, nonostante tutto.
Una rivalità tutta interna: Marquez vs Bagnaia
Con Pecco Bagnaia, idealizzato come avversario diretto per il titolo, la gara tra le colline toscane si è accesa fin da subito. Il duello al Mugello ha ricordato i grandi scontri del passato: rispetto, ma anche colpi duri in pista. Márquez ha dimostrato non aver mai smesso di essere il cannibale di un tempo, capace di aspettare, rispondere e colpire al momento giusto.
Un campione senza età
A 32 anni, Marc Márquez ha completato una delle più grandi trasformazioni della storia del motociclismo moderno. Da fenomeno precoce a campione ferito, fino a rinascere come veterano affamato. In un campionato sempre più giovane e livellato, lui resta il punto di riferimento. E, per ora, anche il pilota da inseguire.