MotoGP
La “furbata” di Marc Marquez: cosa ha rischiato?
Marc Marquez ha rischiato di compromettere la sua gara ben prima della caduta a metà gara, a causa di una regola da lui non considerata

Il GP di Austin è stato di quelli da dimenticare in fretta per l’8 volte campione del mondo. Marc Marquez è caduto nel corso del 9° giro, mentre era comodamente in testa, ma ha rischiato di compromettere la sua corsa molto prima. Il tutto a causa di una strategia premeditata che ha funzionato ma che, in caso contrario, lo avrebbe estromesso già prima del via dalla lotta per le prime posizioni. Uno scenario che né lui né il suo team avrebbero immaginato.
Il fatto
Poco prima della partenza del GP di Austin, quasi tutti i piloti della griglia, spaventati dalla pioggia caduta fino a poco prima dello schieramento, avevano scelto le gomme da bagnato. Una scelta condizionata probabilmente anche dalla caduta di Fabio Quartararo nel corso del giro di uscita, fatto con le gomme da asciutto.
Pochissimi attimi prima della partenza del giro di warm up però, è successo l’incredibile. Marc Marquez ha cominciato a correre come un matto verso la corsia box per prendere la moto con le gomme da asciutto e molti altri lo hanno seguito. Il fatto ha costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Il motivo? Quando la pit lane viene occupata da più di 10 moto, la situazione viene considerata “pericolosa”, da qui nasce l’intervento.

La concentrazione del pilota Ducati sulla griglia di partenza (© MotoGP)
Il video messo in onda pochi minuti dopo, preso dall’on board camera della moto del #93, avevano già sollevato qualche sospetto sulla volontarietà del gesto. Le parole da lui stesso rilasciate nelle interviste post gara hanno eliminato qualsiasi dubbio:
«Avevo le idee chiare su cosa fare. Ho chiesto a Rigamonti quando mancavano sette minuti. Ho chiesto se l’altra moto fosse pronta, dopo avermi risposto di sì gli ho detto che sarei rientrato quando mancavano due minuti. L’assetto da bagnato era l’assetto sbagliato. C’erano tre o quattro piloti con le slick, quindi ho pensato che almeno dieci piloti mi avrebbero seguito».
Cosa ha rischiato Marc Marquez?
Come da lui stesso dichiarato, la scelta è nata dal fatto che era convinto di essere nella stessa situazione di tanti altri piloti. Attimi, quelli prima del suo scatto verso i box, molto ben immortalati in un video uscito nel pomeriggio sui canali ufficiali della MotoGP. Nel contenuto in questione, si può proprio notare Marquez confrontarsi inizialmente con i suoi uomini, per poi rivelare a loro il suo piano una volta compreso che la moto “slick” era già pronta.
Un piano però nato da un presupposto sbagliato. Marc era infatti convinto che, nel caso in cui non lo avessero seguito in tanti, sarebbe partito ultimo sulla griglia di partenza: «Avrei perso meno tempo a partire ultimo che a utilizzare la moto da bagnato». Peccato però che, proprio come dichiarato da Mike Webb in persona al termine del video, il regolamento sia ben diverso.

Le lamentele dei piloti rimasti in griglia anche dopo la fuga di Marquez (© MotoGP)
Per casistiche come quella di Marquez, la penalità prevista sarebbe stata quella del ride through, dopo essere partito regolarmente dalla pole position. Una punizione che avrebbe fatto perdere molto più tempo al pilota Ducati. La fortuna di Marc è stata che l’unico componente della squadra a conoscere questo aspetto del regolamento era Davide Tardozzi, sempre stando al contenuto pubblicato da MotoGP, mentre tutti gli altri erano convinti di altro.
Sapendo fin da subito di questa regola, Marc Marquez avrebbe comunque rischiato con quella corsa disperata verso i box? Magari avremmo potuto vivere una corsa completamente diversa. Comandata, almeno nei primi giri, da Binder, Bastianini e Ogura, gli unici tre piloti ad aver messo le slick fin da subito. Alla fine i veri sconfitti sono stati loro.