MotoGP
Il 2025 di…Yamaha! Ancora a secco di vittorie, e gli altri scappano
Qualche lampo di Quartararo e poco altro, il 2025 di Yamaha è stato tutt’altro che esaltante. Le ottime premesse e l’arrivo di Pramac come rinforzo non hanno portato i risultati sperati.
Dalla casa di Iwata ci si aspettava una reazione importante, dopo un 2024 avaro di emozioni positive. Invece Yamaha ha fallito, per l’ennesima volta: niente vittorie e retrocessione ad ultima forza del mondiale a fine 2025. In tutto questo, Fabio Quartararo, l’unico faro attuale della squadra, sta cominciando a perdere la pazienza, dopo un’altra stagione lontana dal suo vero potenziale.
Il 2025 di Yamaha
La grande illusione
La casa giapponese arrivava all’inizio della nuova stagione carica di fiducia. Nel bel mezzo del turbolento mercato 2024, era arrivata la prima ottima notizia, dal 2025 sarebbe arrivato Pramac come team satellite. Un rinforzo che sembrava essere determinante per una duplice ragione: Yamaha non aveva un team satellite dalla stagione 2022; di lì a poco Pramac avrebbe conquistato il mondiale piloti con Jorge Martin, dimostrando per l’ennesima volta il suo eccellente livello.
I test svolti sul tracciato di Sepang, storicamente amico, aveva rafforzato l’ottimismo. Il complessivo esito molto positivo aveva fatto credere ad una Yamaha finalmente competitiva. A dirlo era addirittura Davide Tardozzi, che aveva pronosticato addirittura la casa di Iwata tra le principali antagoniste del campionato alle porte. I sogni di gloria però si sono presto infranti.
Quartararo furioso
Il francese in pista ci ha provato, questo è fuori da ogni dubbio. Grazie alla sua grandissima velocità nel giro secco, è riuscito spesso a portare la Yamaha davanti in qualifica, facendo i salti mortali. 5 pole position per lui in questo 2025, le prime 3 arrivate consecutivamente a Jerez, Le Mans e Silverstone. Nel GP spagnolo è arrivato anche il primo dei tre podi stagionali, con il 2° posto nella gara della domenica. Il 3° posto del Sachsenring e il 2° di Barcellona sono invece arrivati entrambi in Gare Sprint. Risultato finale: 9° posto in classifica con 201 punti.

Quartararo sul podio dopo la Sprint del Sachsenring (© Monster Energy Yamaha)
Un bottino troppo misero, che riapre le discussioni sulla possibilità di addio da parte del francese. Quartararo è uno dei piloti più richiesti della griglia e il suo contratto, come quello di molti altri, scadrà a fine 2026. Nelle interviste fatte durante la stagione ha spesso espresso il suo malumore per la situazione, affermando che avrebbe scelto l’opzione migliore per il suo futuro sportivo.
Dopo Fabio, il nulla
Un dato su tutti sottolinea la differenza tra il francese e i suoi compagni di marca. La somma dei punti conquistati da Jack Miller (79), Alex Rins (68) e Miguel Oliveira (43) è 190, 11 in meno rispetto a quelli conquistati da Quartararo. Da parte di questi piloti non è arrivato alcun lampo di rilievo.
L’unico ad averci provato ogni tanto è Jack Miller, ma da parte sua si ricorda solo qualche buon weekend non realmente concretizzato, come Silverstone e Phillip Island. Oltre ad una possibile occasione persa a Le Mans dove, nel bel mezzo del caos dovuta alla pioggia, per un attimo ha avuto l’occasione di essere nelle primissime posizioni, poco prima di cadere.
Miller in pista durante il GP di Ungheria (© Yamaha Racing)
Tutto questo ha portato Yamaha a concludere il mondiale costruttori all’ultimo posto, con 247 punti. Stessa posizione occupata da Pramac nella classifica team, conclusa con 125 punti. Per ora il progetto rinascita è rimandato.