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Quartararo e Acosta: i fari da cui Yamaha e KTM ripartono

Quartararo e Acosta hanno sulle spalle la responsabilità di guidare i progetti di Yamaha e KTM. Le due case ripartono da loro.

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Pedro Acosta e Fabio Quartararo
Pedro Acosta e Fabio Quartararo (© MotoGP)

Il mondiale 2025, vedrà uno schieramento con diverse “prime punte” distribuite tra i vari marchi. Ducati ne avrà addirittura due, vista la presenza nel team ufficiale di 2 piloti velocissimi come Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Aprilia si aggrapperà molto alle prestazioni di Jorge Martin, appena si rimetterà in sesto, anche se pure Marco Bezzecchi ha dimostrato di poter dire la sua. Poi ci sono due case che, invece, sembrano essere particolarmente incentrate sulle prestazioni di un singolo pilota. Fabio Quartararo è già da anni il principale faro di Yamaha, mentre Pedro Acosta, dopo un’ottima stagione da rookie, sembra pronto a prendersi le chiavi della KTM.

Fabio Quartararo: l’uomo dell’ultimo mondiale Yamaha

L’avventura del pilota francese con la casa di Iwata era cominciata subito con il piede giusto. Nelle due stagioni passate nel team Petronas (2019, 2020), Quartararo aveva ottenuto 3 vittorie, 5 secondi posti e 2 terzi posti. Numeri che gli erano valsi la promozione nel team ufficiale a scapito di Valentino Rossi, decisione che in realtà Yamaha prese già prima della stagione 2020.

Proprio nella sua stagione di esordio con la squadra Monster Energy, Fabio riuscì a conquistare il suo primo titolo in MotoGP, un successo che a Yamaha mancava dal 2015. Quella fu la stagione che consacrò definitivamente Quartararo, che diventò ufficialmente il pilota di riferimento per la casa, dopo aver vinto nettamente il confronto interno con Maverick Vinales.

L'immagine di Quartararo sul podio della Sprint, poco prima della squalifica

L’immagine di Quartararo sul podio della Sprint, poco prima della squalifica (© Monster Energy Yamaha MotoGP)

Anche nelle successive 3 stagioni, Fabio si è confermato nettamente come miglior pilota Yamaha. Proprio nel corso della passata stagione, a causa delle continue difficoltà interne, il francese sembrava al passo d’addio. Yamaha, sapendo di non poter perdere un pilota del suo talento, lo convinse a rinnovare, grazie ad un progetto incoraggiante e ad uno stipendio faraonico.

I test hanno fatto trasparire discreti segnali positivi. Ora starà a Quartararo e al suo talento aiutare la squadra a proseguire nel percorso di avvicinamento ai migliori a suon di buoni risultati. Per confermare a Yamaha la bontà dell’investimento fatta pochi mesi fa.

Anche KTM ha trovato il suo riferimento?

Così come Fabio Quartararo si è preso la leadership in Yamaha, Pedro Acosta sembra già essere il pilota di punta della KTM. Il giovane talento spagnolo, arrivato in MotoGP a soli 20 anni nella passata stagione, dopo 2 titoli in 3 anni nelle classi minori, non ha deluso le aspettative. Nel 2024, per un’incollatura non è riuscito ad essere il “migliore degli altri” a scapito del più continuo compagno di marca Brad Binder.

Nonostante questo, la stagione corsa da Acosta ha confermato in pieno le già ottime sensazioni su di lui. Infatti non bisogna dimenticare che Pedro ha corso il 2024 con la KTM clienti del team Gas Gas e che, nonostante questo, è stato il pilota della casa austriaca ad ottenere più podi. 9, per la precisione, se si considerano sia le Tissot Sprint che le gare della domenica. L’unico motivo per cui lo troviamo dietro a Binder in classifica è qualche errore di troppo, come le due cadute del Giappone, quando aveva dimostrato di avere il passo per competere alla vittoria.

Acosta in azione in Austria

Acosta in azione in Austria (© Gas Gas)

Il passaggio nel team ufficiale certifica la fiducia che KTM ripone in lui da parecchi anni. I test pre stagionali, per quanto non abbiano particolare valenza, lo hanno visto sempre concludere davanti ai compagni di marca, tutti dotati di moto ufficiale. Se il buongiorno si vede dal mattino, è plausibile che Pedro Acosta possa vivere un 2025 da pilota di punta.

Quartararo e Acosta risolleveranno le sorti dei loro team?

La sensazione è che sia Quartararo che Acosta siano due talenti straordinari, limitati però dalla mancata possibilità di poter competere al titolo. Lo strapotere di Ducati, negli ultimi anni, ha concesso le briciole a chiunque fosse in sella a moto di altri marchi. Entrambi sono quindi chiamati all’arduo compito di portare Yamaha e KTM in lotta con le Rosse di Borgo Panigale.

Difficile ad oggi dire chi tra le due case sia messa meglio. L’anno scorso, KTM era in vantaggio rispetto a Yamaha, ma la grossa crisi finanziaria dell’azienda austriaca, unita alla crescita invernale della casa giapponese, hanno riequilibrato la situazione. L’unica certezza è che entrambe di strada da fare ne hanno parecchia, se vogliono puntare al top.

Però tutte e due hanno trovato un faro da cui ripartire: Fabio Quartararo e Pedro Acosta.

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