MotoGP
Honda: il 2025 di Johann Zarco, dai risultati alle aspettative
Johann Zarco ha recentemente rilasciato un’interessante intervista a GP One. Il pilota francese è la principale ancora di salvezza per Honda.

In un’intervista uscita oggi sul sito dei colleghi di GPone.com, Johann Zarco ha fatto un sunto del suo 2025 il sella alla Honda del team LCR. Ha parlato dei risultati altalenanti, ma tutto sommato positivi, di questa prima parte di stagione, ma anche di quello che si aspetta dalle prossime piste. Il pilota francese è nettamente il migliore tra i suoi compagni di marca fin qui, come era già successo l’anno scorso.
Johann Zarco: «Inizio di stagione? Mi do un bel 7»
La casa di Tokyo si era presentata alla prima gara, in Thailandia, con grossi punti di domanda. Dopo il disastro del 2024, c’era quantomeno l’auspicio di tornare a lottare costantemente con le altre case per posizioni di galleggiamento. Un obiettivo che è stato effettivamente raggiunto dato che, dopo quasi metà stagione, la situazione di Honda è nettamente migliore rispetto alla scorsa annata.

L’arrivo trionfale di Johann Zarco nel GP di Le Mans (© MotoGP)
Il merito in particolare è proprio del francese. Eroe in patria nel GP di Le Mans, dove ha conquistato una splendida vittoria, e anche del GP successivo a Silverstone, chiuso al 2° posto. Questi ottimi risultati, uniti a qualche buon piazzamento e anche a prestazioni di ben più basso profilo, hanno fatto tirare fuori a Zarco la seguente valutazione sul suo 2025:
«Andrei su un 7. Le Mans e Silverstone sono state un sogno, ma ad Aragon, al Mugello e ad Assen ho fatto tanta fatica». Oltre ai due podi, c’è stata un’altra corsa in particolare che aveva lasciato il francese molto felice: «In Qatar sono stato molto costante. Avevo chiuso 5° lottando anche con Morbidelli per il 4° posto e questo mi dava la voglia di credere che la top 5 fosse sempre fattibile».
Sulle difficoltà degli ultimi tre weekend
Tornando però alla storia più recente, ovvero agli ultimi 3 weekend corsi, Zarco fatica a comprendere quali siano state le vere difficoltà della Honda: «Al Mugello pensavamo fosse il caldo, ad Assen però non faceva caldissimo e abbiamo fatto quasi la stessa fatica». Ammette di essere lui stesso ancora alla ricerca del bandolo della matassa: «Non sono ancora riuscito a capire il perché, non abbiamo ancora trovato una vera soluzione».

Johann Zarco nei test di Aragon (© MotoGP)
Inoltre Johann ha evidenziato un’altra caratteristica della MotoGP odierna: l’importanza di partire bene fin dal venerdì. Il livello di tutte le moto è altissimo e piuttosto ravvicinato, quindi risulta difficile recuperare in poche ore di lavoro su pista il gap dagli avversari: «È complicato partire male e poi fare bene nel weekend, perché le prove sono poche e devi andare forte in tutti i giri».
Sachsenring pista giusta per Honda e Zarco?
Ora la MotoGP si appresta ad affrontare una doppietta di gare, subito dopo il Sachsenring infatti arriverà Brno. Il tracciato tedesco è stato, nel recente passato, nelle corde di Honda, soprattutto di quella con il #93. Johann pare fiducioso in vista del weekend: «Abbiamo dei punti di forza sulla moto e sono curioso di vedere se riusciremo a sfruttarli correttamente al Sachsenring. Pensavo di poterli sfruttare già ad Assen ma non ce l’ho fatta, però arrivo sempre con una mentalità positiva».
Su Brno invece si è espresso così: «Una pista dove in passato ho anche chiuso sul podio, vedremo. Honda, così come Yamaha, ha svolto dei test lì, ma io non ho potuto farli».
Una cosa è certa: la Honda, per tornare a lottare nelle prime posizioni, deve fornire il massimo supporto possibile a Johann Zarco. Con il suo talento ha dimostrato di poter sopperire alle lacune tecniche meglio di Mir e Marini. E chissà che proprio al Sachsenring, pista con caratteristiche particolari e più familiari allo stile della moto di Tokyo, non possa riuscirci nuovamente.