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I pedaggi autostradali saranno più cari dal 2026: aumenti, tratte interessate e perché le tariffe salgono

Dal 1° gennaio 2026 aumentano i pedaggi autostradali: rincaro medio dell’1,5% legato all’inflazione, con punte fino all’1,925% su alcune tratte. Ecco cosa cambia e perché

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pedaggi autostradali 2026
Aumentano i pedaggi autostradali dal 1° gennaio 2026 (© autostrade.it)

Dal 1° gennaio 2026 scatterà un nuovo aumento dei pedaggi autostradali in Italia. L’incremento medio sarà pari all’1,5%, legato all’adeguamento all’inflazione programmata per il prossimo anno e destinato a interessare la maggior parte delle concessionarie.

La conferma è arrivata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha chiarito come l’adeguamento sia ormai obbligatorio dopo le decisioni della Corte Costituzionale e dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART). Un meccanismo automatico che il governo non potrà più rinviare, nonostante il tentativo di congelare le tariffe in attesa dei nuovi Piani Economico-Finanziari (Pef).

Bloccati i rinvii sugli aumenti delle tariffe

La Consulta ha giudicato illegittime le norme che consentivano di posticipare gli adeguamenti tariffari, ritenendole in contrasto con i principi costituzionali di uguaglianza, libertà di iniziativa economica ed efficienza della pubblica amministrazione.

pedaggi autostradali 2026

Dal 1° gennaio 2026 aumenteranno le tariffe dei pedaggi autostradali (© mit.gov.it)

 

Di conseguenza, spetta all’ART definire i criteri tariffari e autorizzare gli aggiornamenti delle convenzioni autostradali, rendendo di fatto automatico l’aumento dei pedaggi dal 2026.

La tabella degli aumenti dei pedaggi dal 1° gennaio 2026

Concessionaria / Tratta Variazione tariffaria
Autostrade per l’Italia +1,50%
Brennero +1,46%
Brescia – Padova +1,50%
Autovia Padana +1,50%
SALT – Tronco Autocisa +1,50%
Consorzio Autostrade Siciliane +1,50%
Milano Serravalle +1,50%
Tangenziale di Napoli +1,50%
RAV +1,50%
SAT +1,50%
SATAP A4 +1,50%
SAV +1,50%
SITAF +1,50%
Fiori – Tronco A6 +1,50%
CAV +1,50%
Asti – Cuneo +1,50%
Pedemontana Lombarda +1,50%
TE +1,50%
Brebemi +1,50%
Salerno – Pompei – Napoli +1,925%
Autostrade Alto Adriatico 0,00%
Strada dei Parchi (A24–A25) 0,00%
Ivrea – Torino – Piacenza (A5) –1,35%
Ivrea – Torino – Piacenza (A21) –8,03%
Concessioni del Tirreno – A10 –3,61%
Concessioni del Tirreno – A12 –6,30%

Chi è escluso dagli aumenti

Restano escluse dagli incrementi tariffari alcune concessioni ancora in periodo regolatorio o con specifici atti convenzionali in vigore, tra cui: Strada dei Parchi (A24 e A25), Concessioni del Tirreno (A10 e A12) e Ivrea–Torino–Piacenza (A5 e A21). In questi casi le tariffe rimarranno invariate o subiranno riduzioni.

Oltre all’adeguamento generale dell’1,5% legato all’inflazione, il pedaggio della Salerno-Pompei-Napoli subirà un incremento superiore alla media. La concessionaria ha infatti ottenuto un aumento tariffario del 1,925%, come specificato nella nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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