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Ferrari, Morgan Stanley taglia le stime di crescita. Pesa anche l’andamento in F1
Morgan Stanley riduce le stime di crescita di Ferrari e abbassa il target price a 425 dollari. Pesano i volumi limitati al 2030, i dubbi sull’elettrica e i risultati F1 del 2025.
Per Ferrari le cose non vanno benissimo neanche fuori dalla pista: Morgan Stanley ha tagliato le stime di crescita della Casa di Maranello.
La banca americana ha diramato oggi un report che arriva in un momento già delicato per il Cavallino dopo una stagione di Formula 1 chiusa senza vittorie.
Il giudizio della banca americana non riguarda solo i conti, ma si inserisce in un quadro più ampio, rappresentato soprattutto dalle scelte strategiche legate al futuro dell’azienda.
Morgan Stanley rivede al ribasso la previsione di crescita Ferrari
Il report di Morgan Stanley, pubblicato l’8 dicembre e intitolato Pit Stop, ha declassato il titolo da Overweight a Equal-weight, con un taglio del target price da 520 dollari a 425 dollari. Tradotto: il titolo Ferrari quotato a Wall Street, non è più considerato un “peso massimo” e il prezzo massimo previsto per ogni azione è stato abbassato di 95 dollari.
A pesare sulla decisione ci sono le nuove stime di crescita della Casa di Maranello, influenzate dalla scelta strategica di limitare la produzione fino al 2030 per preservare l’esclusività del marchio. Una decisione che ha impatto positivo nel lungo periodo, ma che nel breve restringe le prospettive di espansione del business.
L’Amministratore Delegato Ferrari Benedetto Vigna (© Ferrari)
I dubbi sul primo modello elettrico di Maranello
Uno degli elementi affrontati dal report è il debutto del primo veicolo elettrico Ferrari, atteso a fine 2026. Un progetto che, come evidenziato dagli analisti, divide parte della clientela più tradizionale.
Gli analisti di Morgan Stanley hanno però richiamato un parallelo con Rolex, affermando che: «Proprio come Rolex è riuscita a mantenere il valore e la desiderabilità del suo marchio realizzando il quarzo alle sue condizioni, Ferrari potrebbe utilizzare il suo veicolo elettrico per ampliare il suo appeal senza compromettere la tradizione fondamentale del motore a combustione».
L’E-Building Ferrari, dove viene costruita la Ferrari elettrica che è tra i timori di Morgan Stanley (© Ferrari)
I numeri: consegne, ricavi e marginalità
Il report stima che Ferrari consegnerà circa 13.900 vetture nel 2026, confermando la crescita minima dei volumi.
La crescita della Divisione Auto e Parti è prevista per il 3% nel primo trimestre 2026. Le 170 unità di Ferrari F80 che verranno consegnate nel 2026 comporteranno per la Casa di Maranello 200 milioni in più di ricavi.
La Ferrari F80 (© Ferrari)
Il peso della Formula 1 secondo i mercati
Ferrari è arrivata a questo appuntamento finanziario dopo un Mondiale 2025 complicato, chiuso con zero vittorie e soli sette podi. Come riportato da Yahoo Finance France, la crescita della divisione Sponsoring, Commercial & Brand, legata soprattutto alla Scuderia di Formula 1, rallenterà con una crescita prevista dell’8% nel 2026. Nel 2025 la crescita è stata del +24%.
L’impatto in Borsa del taglio delle stime di crescita Ferrari nel report di Morgan Stanley
A Piazza Affari il titolo Ferrari ha chiuso con un -3,6%. A Wall Street invece il titolo sta registrando un ribasso del 3,15%. Morgan Stanley ritiene «generalmente giustificate» le preoccupazioni degli investitori, segnalando tre punti critici: stime inferiori nel medio termine, pressione sui valori residui e rischi operativi legati alla prima Ferrari elettrica.


