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Dopo gli smartphone, Xiaomi vuole conquistare anche le strade d’Europa
Xiaomi debutterà in Europa nel 2027. Il colosso cinese apre un centro R&D e design a Monaco per preparare la conquista del mercato europeo.

Xiaomi accelera sull’elettrico e punta all’Europa: sbarcherà nel Vecchio Continente nel 2027. Il colosso cinese, conosciuto in tutto il mondo per smartphone e prodotti smart home, ha ufficialmente annunciato l’apertura del suo primo Centro di Ricerca e Sviluppo e Design EV in Europa, situato a Monaco di Baviera. L’obiettivo è chiaro: preparare l’arrivo sul mercato europeo delle proprie auto elettriche con un approccio mirato all’innovazione, alle prestazioni e alla qualità.
Dalla tecnologia all’automotive: Xiaomi cambia marcia
Dopo aver dominato per anni il settore tech, Xiaomi ha deciso di estendere la propria visione anche al mondo dell’auto. Durante l’evento di lancio della nuova serie di smartphone Xiaomi 15T, l’azienda ha confermato che le sue berline SU7 e il SUV YU7, già vendute in Cina, arriveranno anche in Europa.
La SU7 è una berlina sportiva elettrica dalle linee aerodinamiche e prestazioni da primato, con potenze fino a 1.500 cavalli nella versione Ultra. La YU7, invece, è il SUV derivato dalla berlina, capace di superare i 690 cavalli e garantire fino a 800 km di autonomia (dati CLTC). Entrambi i modelli rappresentano il cuore della strategia «Human x Car x Home», l’ecosistema intelligente che integra casa, mobilità e tecnologia personale.
Il nuovo R&D Center nel cuore della Motor Valley tedesca
Il Centro Ricerca e Design di Monaco di Baviera è la prima struttura di Xiaomi EV al di fuori della Cina e rappresenta un tassello strategico nel piano di espansione globale del marchio. Situato in uno dei principali hub europei per l’ingegneria e il design automobilistico, il centro lavorerà su progetti di veicoli ad alte prestazioni, tecnologie per la guida autonoma, innovazione nel design e sviluppo dell’esperienza utente.
Xiaomi ha dichiarato che il centro «propellerà i progressi nella mobilità intelligente e nell’innovazione automobilistica», sottolineando la volontà di allinearsi agli standard globali di sicurezza e qualità. Il progetto prevede la collaborazione con istituti di ricerca europei e l’integrazione con i team internazionali di ingegneri, designer e ricercatori.

La foto dello staff dell’R&D Center di Monaco (© Xiaomi)
La “caccia ai talenti” e l’arrivo di Kai Langer da BMW
L’apertura del centro di Monaco ha anche un valore simbolico: Xiaomi sta reclutando ingegneri e designer dal cuore dell’industria tedesca, con un’attenzione particolare ai profili provenienti da BMW. Il nome più rilevante è quello di Kai Langer, storico responsabile del design della gamma elettrica di Monaco, che ha scelto di unirsi alla casa cinese dopo oltre vent’anni.
Un segnale chiaro: Xiaomi vuole scrollarsi di dosso l’etichetta di «copiatrice», spesso accusata di ispirarsi troppo a Porsche o Ferrari, per costruire una identità di design autonoma e riconoscibile, pronta a competere con Tesla, Mercedes e i principali brand europei.
L’obiettivo: diventare protagonista globale dell’elettrico
L’espansione in Europa e la creazione di un polo R&D internazionale segnano una nuova fase per Xiaomi, che ambisce a diventare uno dei protagonisti mondiali della mobilità elettrica. Il debutto commerciale nel Vecchio Continente è previsto per il 2027, con le prime SU7 e YU7 europee sviluppate anche grazie al know-how maturato a Monaco.
La sfida sarà duplice: da un lato conquistare la fiducia del pubblico europeo, dall’altro proporre veicoli capaci di combinare tecnologia, design e sostenibilità a un prezzo competitivo. Se riuscirà, Xiaomi potrebbe davvero cambiare le regole del gioco nel mercato delle vetture elettrice.

La Xiaomi SU7 (© Xiaomi)