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Fantic Motor in crisi, i numeri. A rischio anche Motori Minarelli

Fantic Motor è entrata in composizione negoziata della crisi. Una fase che dovrebbe permettere all’azienda di sopravvivere ai debiti, 137 milioni al 2023

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Lo stabilimento Fantic (© Fantic Motor)
Lo stabilimento Fantic (© Fantic Motor)

Il calo di vendite del mercato delle due ruote, non solo motorizzate, non ha colpito solo KTM o aziende di accessori come Dainese. Fantic Motor è, purtroppo, in crisi. Il gruppo veneto è entrato in composizione negoziata, una nuova procedura introdotta nell’ordinamento italiano per la soluzione della crisi d’impresa. Fantic controlla anche Cicli Bottecchia e Motori Minarelli, con sede in provincia di Bologna.

Crisi Fantic, i numeri

Nel 2022, il fatturato della Fantic è stato di 127,1 milioni di euro, mentre nel 2023 si è ridotto a 113,1 milioni. In quell’esercizio, si è registrata una perdita netta di 28,8 milioni, contro un utile di 3,8 milioni dell’esercizio precedente. Se si guarda al consolidato di gruppo, la perdita aumenta a 32,3 milioni, con un fatturato di 141,7 milioni.

La situazione debitoria è preoccupante e ammonta a 137 milioni: ai 66 milioni di debiti verso istituti di credito, ne vanno aggiunti 11 verso fornitori, 47 verso le controllate e quasi 6 milioni di obbligazioni. Il quadro, preoccupante, è stato raccontato nei dettagli dal blogger indipendente Misterhelmet.

Il capitale sociale è stato eroso e ricostruito per due volte tra il 2023 e il 2024, con i soci che hanno sottoscritto aumenti di capitale per 38 milioni che, di fatto hanno salvato azienda e gruppo. Attualmente, sempre secondo quanto raccolto da Misterhelmet, i debiti sarebbero stati ridotti a 80 milioni di euro.

L’ingresso della famiglia Buzzi in Fantic per salvare la situazione

Attualmente è stato nominato un nuovo amministratore delegato. È Costantino Sambuy, un uomo di fiducia della famiglia Buzzi, proprietaria del colosso dei cementi BuzziUnicem, entrata nella compagine societaria a novembre 2023 e che ora ha circa il 32% delle quote. Sambuy, secondo quanto riportato da In Sella, è affiancato da Gianni Nardelotto, manager dell’acceleratore per imprese VeNetWork, che si occuperà prevalentemente della parte finanziaria.

Per uscire da questa impasse, l’azienda ha fatto ricorso allo strumento della Composizione Negoziata della Crisi, che prevede la nomina di un esperto dipendente per agevolare le trattative con i creditori. Queste le parole di Sambuy e Nardelotto: «Stiamo lavorando per recuperare nei prossimi mesi un equilibrio economico finanziario per superare il difficile contesto economico che stiamo attraversando. Parallelamente a ciò si predisporrà un nuovo piano industriale che determini una strategia di continuità e sviluppo sostenibile per il Gruppo nel tempo».

I motivi della crisi Fantic

A quanto pare, gran parte del problema deriverebbe da un grande calo delle vendite nel settore delle e-bike, oltre all’incendio dello stabilimento Bottecchia del 2022, che avrebbe causato un danno di circa 24 milioni di euro. Le immatricolazioni moto in Italia non sono basse, con 7.335 esemplari venduti e una quota di mercato di oltre il 4%. Per superare la crisi, Fantic Motor può contare anche su Emil Banca, che ha espresso pieno supporto all’azienda e ai suoi lavoratori.

La crisi Fantic preoccupa anche la controllata Motori Minarelli. Negli ultimi tempi, la sede produttiva di Calderara di Reno sarebbe stata oggetto di una valutazione. Non si sa se questa però sia finalizzata alla vendita o per garantire ai creditori la solidità patrimoniale del Gruppo. L’auspicio è quello che, con questa nuova fase, la Fantic possa garantirsi un futuro più roseo, oltre a salvaguardare il lavoro di tutti i dipendenti.

La sede Motori Minarelli (© Motori Minarelli)

La sede Motori Minarelli (© Motori Minarelli)

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