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Doppietta Ferrari nella 6 Ore di Spa! Vince la #51 davanti alla #50. LMGT3, trionfo della Ferrari #21

Monopolio Ferrari nella 6 Ore Spa! La #51 Ferrari (Giovinazzi, Pier Guidi, Calado) ha vinto sulla 499P #50. 3ª l’Alpine #36. In LMGT3 successo per la Ferrari #21, con la Ferrari #54 terza

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La #51 Ferrari vincitrice della 6 Ore di Spa 2025 (© WEC / DPPI)
La #51 Ferrari vincitrice della 6 Ore di Spa 2025 (© WEC / DPPI)

La #51 Ferrari di Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado ha vinto la 6 Ore di Spa 2025! Secondo successo consecutivo per questo equipaggio, in una gara divertentissima nella quale non c’è stato un momento senza una battaglia o un sorpasso. Seconda posizione per la #50 Ferrari di Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina, mentre terza è arrivata la #36 Alpine (Schumacher, Makowiecki, Gounon).

In LMGT3 vittoria per la #21 Ferrari Vista AF Corse di Simon Mann, Alessio Rovera e Francois Heriau, mentre è arrivata terza la gemella #54 di Flohr, Castellacci e Rigon.

La cronaca della 6 Ore di Spa 2025

Prima ora

Al via tutto regolare, mentre in fondo al rettilineo del Kemmel Calado sulla #51 ha sorpassato Hanson sulla #83. Durante i primi doppiaggi delle GT, Makowiecki sulla #36 Alpine ha sorpassato Hanson per il terzo posto. Otto minuti più tardi, il francese si è preso la seconda posizione a Eau Rouge, sopravanzando Calado sulla #51 Ferrari. Nella seconda metà della prima ora una Full Course Yellow è stata chiamata in causa.

La #83 Ferrari AF Corse gialla ha vissuto un’ultima parte di primo stint molto travagliato, scivolando alla settima posizione superata dalla #93 Peugeot, dalla #15 BMW e dalla #35 Alpine. A quasi cinquanta minuti dal via ha perso ulteriori posizioni finendo decima e, dopo un’ora di gara, la #83 è stata ricoverata al box a causa di un problema allo scarico.

Tra le LMGT3, Ahmad Al Harty, scattato al nono posto, ha recuperato quattro posizioni in un giro e mezzo. Davanti non è cambiato nulla, con la #78 Lexus davanti alle #88 e #77 Ford e alla #21 Ferrari. La 296 GT3 #21 è stata poi sorpassata dalla #46 BMW per il quarto posto. C’è stato un contatto tra la #54 Ferrari Vista AF Corse di Flohr e la #92 Porsche di Hardwick, che è costato 10″ di penalità alla Ferrari.

Le prime fasi della corsa (© WEC / DPPI)

Le prime fasi della corsa (© WEC / DPPI)

Seconda ora

Dopo la prima sosta Makowiecki sembrava poter andare a insidiare la prima posizione, ma così non è stato, venendo attaccato da Calado per il terzo posto. A 4 ore e 30 dal termine è stata neutralizzata la gara. La Virtual Safety Car è entrata in causa per rimuovere due vetture LMGT3 ferme in pista. Tutti i team sono rientrati per una sosta extra.

Dopo l’uscita di scena della Safety Car, con 4 ore e 17 minuti al termine, sono arrivate le penalità per infrazione dei limiti di velocità in pit-lane per la #46 BMW Team WRT, la #92 Porsche Manthey e la #15 BMW WRT LMDh. Al termine della seconda ora cambio piloti sulla #50 e #51 Ferrari, con Molina al posto di Nielsen e con Giovinazzi al posto di Calado.

In LMGT3, ancora protagonista Flohr di una toccata, stavolta con la #31 BMW WRT di Shahin insabbiatosi a La Source. Contemporaneamente c’è stato un problema per la #87 Lexus di Umbrarescu, ferma lungo il rettilineo del Kemmel. Dopo la neutralizzazione per i recuperi, la #46 BMW WRT era salita in testa, perdendo poi posizioni dopo aver scontato la penalità.

La Alpine #36 (© WEC / DPPI)

La Alpine #36 (© WEC / DPPI)

Terza ora

A cavallo dell’inizio della terza ora della 6 Ore di Spa 2025, la #94 Peugeot è salita al secondo posto. La #51 Ferrari ha perso terreno scivolando fino alla quinta posizione. Giovinazzi si è poi ripreso recuperando terreno, risalendo al terzo posto, mentre alla #94 sono stati dati cinque secondi di penalità per un’infrazione al pit stop. Durante il nuovo giro di soste la #36 Alpine ha effettuato un undercut riuscendo a togliere alla #50 Ferrari il primato.

In LMGT3 le varie infrazioni hanno scombinato la classifica. La #27 Aston Martin che si era issata in testa, ma la #46 BMW ha cominciato la sua rimonta. Allo scoccare della metà gara Sean Gelael sulla #59 McLaren United Autosport è stato vittima di un contatto con la #60 Mercedes Iron Lynx a Les Combes. La McLaren è finita contro le barriere, cosa che ha costretto la direzione gara a inviare in pista la Safety Car. La #92 Porsche è quindi sopravanzata in testa.

Quarta ora

Durante la neutralizzazione c’è stato un nuovo giro di pit stop. La #93 Peugeot non si è fermata, salendo in prima posizione, seguita dalla #36 Alpine e dalla #7 Toyota, che non aveva cambiato gli pneumatici. Quarto e quinto posto per le due 499P, con al volante Alessandro Pier Guidi e Antonio Fuoco. La corsa ha vissuto un momento statico, prima delle soste durante la neutralizzazione a un quarto d’ora dal termine della quarta ora.

Tra le LMGT3 è stata sanzionata con 30″ di Stop&Go la #60 Mercedes Iron Lynx per il contatto tra Matteo Cairoli e Sean Gelael. Le due Mustang si sono ritrovate in testa davanti a entrambe le Ferrari 296 e alla #46 BMW, sulla quale era alla guida Valentino Rossi.

Dietro di loro c’è stata grande battaglia tra Lexus, Corvette, Mercedes e McLaren. A pochi minuti dal termine della quarta ora c’è stato un contatto tra la #10 Aston Martin di Eduardo Barrichello e la #59 McLaren di Sebastian Baud. La McLaren United Autosports è finita contro le barriere in uscita da Fagnes. È riuscita a ripartire quasi subito, anche se la corsa era già stata neutralizzata.

La #88 Ford Mustang (© WEC / DPPI)

La #88 Ford Mustang (© WEC / DPPI)

Quinta ora

Dopo il termine della neutralizzazione c’è stato un contatto tra la #94 Peugeot di Jakobsen e la #20 BMW WRT, con una rottura per la vettura francese, mentre davanti Fuoco sulla #50 si è preso la leadership sulla #51.

A un’ora e trenta dal termine, dopo una grande difesa, Pier Guidi sulla #51 ha ceduto a Blanchimont la seconda posizione sia alla #36 Alpine che alla #20 BMW. Al giro dopo Pier Guidi si è ripreso entrambe le posizioni alla Bus Stop all’esterno. Il pilota Ferrari ha conservato poi il secondo posto con una grandissima difesa tra Eau Rouge-Radillon, tagliandolo, e il rettilineo del Kemmel sulla #20 BMW di Frijns. La difesa di Pier Guidi è stata considerata oltre al limite dalla direzione gara, che ha chiesto all’alessandrino di restituire la posizione a Frijns.

A 20′ dal termine della quinta ora della 6 Ore di Spa 2025, la #36 Alpine ha anticipato lo stop, con una chiamata che l’ha messo indietro. Da segnalare la gara delle Aston Martin, a ridosso della top ten.

In LMGT3 in testa le due Ferrari, con la #21 davanti alla #54 e alla #27 Aston Martin di The Heart of Racing. Terza la #46 BMW WRT. A pochi minuti dall’inizio dell’ultima ora è arrivata la penalità di 10″ per la #10 Aston Martin.

Sesta ora

Fuoco ha lasciato il posto a Nielsen, durante un pit stop completo. Dopo la sosta ai box Pier Guidi, con gomme nuove, ha superato subito la #15 BMW di Raffaele Marciello. In due giri l’italiano è riuscito a portarsi anche su Frijns, conquistando la posizione anche sulla #20 BMW. La Toyota #8 invece è tornata prepotentemente in lotta per la vittoria, occupando la prima posizione con 26 secondi su Pier Guidi, come detto dall’ingegnere di pista a Sebastien Buemi.

A 35′ dal termine problema ai freni per la #20 BMW, ricoverata ai box. Pier Guidi sulla #51, in seconda posizione, ha imposto un ritmo indiavolato. Con un passo di in 2’3″, ha cercato di mettere più spazio possibile tra lui e la #8 Toyota, tre secondi più lenta ma senza pit stop da fare per arrivare al termine.

Pier Guidi si è fermato con 46″ di vantaggio sulla #50 Ferrari e 48″ sulla #36 Alpine. L’alessandrino è rientrato con 14″ sulla #50, mettendo un’ipoteca sulla vittoria. Le incognite sono state proprio sulla #50 condotta da Nielsen, che ha dovuto amministrare il carburante per non cedere la posizione a Mick Schumacher. Il danese è riuscito a portare a casa il secondo posto, dando fondo a ogni goccia di carburante.

All’inizio dell’ultima ora in LMGT3 battaglia tra le due Ford Mustang e la #46 BMW a La Source per il quarto posto. Tre le auto affiancate, con la #77 Mustang costretta sulla ghiaia, perdendo posizioni, mentre la #88 Ford è riuscita a imporsi in quarta posizione.

La #21 Ferrari Vista AF Corse è arrivata prima sulla #88 Ford Mustang Proton Competition di Olsen, Gattuso e Levorato e sulla #54 Ferrari. Nona la #46 BMW Team WRT, decime le Iron Dames con la #85 Porsche. L’equipaggio tutto al femminile è stato protagonista di una bella gara, minata da qualche penalità di troppo. Undicesima la #61 Iron Lynx seguita dalla gemella #60 che, senza la penalità stop&go di 30″, avrebbe potuto spuntarla per una top 5 nella 6 Ore di Spa 2025.

La #21 Ferrari AF Corse (© WEC / DPPI)

La #21 Ferrari AF Corse (© WEC / DPPI)

La classifica finale

La classifica della 6 Ore di Spa 2025 (© FIA WEC)

La classifica della 6 Ore di Spa 2025 (© FIA WEC)

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