WEC
Cyril Abiteboul sullo sviluppo della GMR-001: «È stato un anno positivo, intenso e costruttivo. Puntiamo ad un’auto affidabile»
«La sfida più grande è stata il motore. Avevamo tempi molto limitati per adattare il nostro propulsore WRC alle esigenze dell’endurance e creare il Genesis G8MR 3.2 V8 Turbo».
Il 2025 è stato l’anno zero per la Casa sudcoreana, un progetto costruito a ritmo serrato, ma con un obiettivo chiaro: arrivare pronti al debutto nel FIA WEC. Passati dodici mesi dal lancio ufficiale, il team principal Cyril Abiteboul traccia un bilancio del lavoro svolto da Genesis Magma Racing per il 2026, tra crescita della struttura, sviluppo tecnico e primi risultati sportivi nel programma di avvicinamento.
Un anno intenso per costruire tutto da zero
Il 2025 di Genesis Magma Racing è stato segnato da un’accelerazione continua. Team, base operativa e vettura sono nati praticamente in parallelo. «È stato un anno positivo, intenso e costruttivo, in cui non abbiamo solo realizzato una vettura dall’aspetto molto forte, ma anche costruito un team corse e una base operativa che sarà cruciale per prepararci all’inverno. È stato impegnativo, produttivo e anche molto gratificante riuscire a orchestrare così tanti cambiamenti in un solo anno».
Secondo Abiteboul, la difficoltà maggiore non è stata solo tecnica, ma anche mettere insieme le persone giuste ha richiesto tempo, visione e credibilità. «Costruire un gruppo di persone è complicato, soprattutto partendo da zero e in una nuova sede. Molti dei profili che volevamo erano già impegnati altrove: abbiamo dovuto spiegare non solo chi siamo oggi, ma cosa possiamo diventare insieme».
Sul fronte tecnico, il powertrain ha rappresentato una vera corsa contro il tempo. «La sfida più grande è stata il motore. Avevamo tempi molto limitati per adattare il nostro propulsore WRC alle esigenze dell’endurance e creare il Genesis G8MR 3.2 V8 Turbo. Ma abbiamo rispettato ogni scadenza, dalle prime accensioni al banco effettuate nel febbraio scorso fino al traguardo degli 8.000 km».
ELMS e IDEC Sport come banco di prova
Il Trajectory Programme e la partnership con IDEC Sport sono stati centrali nel percorso di apprendimento. «È stato uno strumento utile per conoscere l’endurance e farci conoscere. L’ELMS ci ha permesso di valutare i piloti e ha influito sulle scelte per il 2026».
In pista, i risultati sono arrivati rapidamente. «Non avevamo obiettivi sportivi precisi, ma quando sono arrivate le prime vittorie, l’attenzione è cresciuta. Tre successi su sei gare sono stati un ottimo risultato, anche se resta un pizzico di frustrazione per il campionato».
Lo sviluppo in pista della GMR-001 Hypercar
La crescita tecnica della GMR-001 Hypercar è stata pianificata in modo metodico, test dopo test. «Dallo shakedown in poi abbiamo seguito piani chiari e strutturati. L’approccio è stato ambizioso ma pragmatico, focalizzato sulla risoluzione dei problemi».
Un ruolo chiave lo ha avuto ORECA. «Il telaio si è dimostrato subito valido. Il comportamento della vettura e la risposta ai cambi di assetto erano molto buoni fin dall’inizio. ORECA ci ha fornito una piattaforma solida su cui costruire affidabilità e prestazione».
Tra i passaggi più significativi, Abiteboul cita il test estivo al Paul Ricard. «Il primo feedback positivo di André Lotterer e Pipo Derani sul comportamento generale della vettura è stato fondamentale. È un processo lungo e non lineare, e sappiamo di essere ancora lontani dall’estrarre tutto il potenziale».

La GMR-001 nei test di Barcellona (© Genesis)
Il raggiungimento degli 8.000 km di percorrenza del motore a Barcellona è stato un segnale importante. «È una tappa cruciale: dimostra che non c’è nulla di strutturalmente sbagliato nel progetto. Ora la chiave sarà il controllo qualità, per rendere questo livello di affidabilità pienamente ripetibile».
Obiettivi raggiunti e potenziale per il WEC 2026
Il bilancio complessivo è positivo, ma il vero confronto arriverà solo in gara. «Abbiamo consegnato tutto ciò che avevamo pianificato. La vettura ha un potenziale evidente e il team, pur essendo nuovo, è composto da persone con enorme esperienza».
Il riferimento va anche alla line-up piloti, che include tre campioni come André Lotterer, Pipo Derani e Mathieu Jaminet, affiancati da profili emergenti e professionisti consolidati.
La line up dei piloti di Genesi Magma Racing per il WEC 2026 (© Genesis)
Le priorità per l’inizio del 2026
Lo sguardo ora è rivolto al periodo pre-omologazione. «Avremo altri test prima della prima gara. Dobbiamo fare il più possibile prima dell’omologazione, perché poi le modifiche saranno limitate».
«Vogliamo iniziare il 2026 con una vettura e un team affidabili, concentrati nel completare le gare senza errori. Solo dopo potremo lavorare sulla competitività. È tutto parte della costruzione di basi solide per il futuro».
La strada verso il debutto è ancora lunga, ma il lavoro dei prossimi mesi sarà cruciale per tracciare anche una prospettiva sui risultati che Genesis Racing potrà ottenere nell’anno del suo debutto. Fin qui l’avvicinamento non ha avuto intoppi e le scelte fatte hanno dato una base solida al progetto, da cui partire.
Per i primi riscontri dovremo però attendere che la GMR-001 scenda in pista con i competitor nel prologo del FIA WEC 2026 in Qatar il 22-23 marzo per poi debuttare in gara sempre sulla pista di Losail, una settimana dopo.