Aston Martin Racing e The Heart of Racing hanno presentato nella notte italiana le livree e gli equipaggi che correranno con la Valkyrie LMH. Aston Martin Valkyrie correrà con due esemplari nel WEC e uno nell’IMSA nel 2025. L’obiettivo è quello di competere per la vittoria soprattutto alla 24 Ore di Le Mans.
Aston Martin ha aperto un nuovo capitolo della sua lunga e gloriosa storia nel motorsport con la presentazione della Valkyrie LMH. È la prima vettura da corsa di classe Hypercar derivata direttamente da un’auto stradale. Aston Martin vuole riportare il marchio al vertice della 24 Ore di Le Mans, dove manca una vittoria assoluta dal 1959.
Aston Martin Valkyrie unica LMH nei campionati WEC e IMSA dal 2025
La Valkyrie è la prima vettura conforme ai regolamenti LMH della FIA a competere sia nel FIA World Endurance Championship (WEC) che nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship (IMSA) negli Stati Uniti. Il debutto è previsto per il 28 febbraio 2025, in occasione della gara inaugurale del WEC a Doha, in Qatar.
Adrian Hallmark, CEO di Aston Martin Lagonda, ha dichiarato: «Questo è un momento di grande orgoglio per Aston Martin. Tornare a lottare per la vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans è parte integrante dei nostri valori e rappresenta una pietra miliare nella nostra storia nel motorsport. La Valkyrie è l’incarnazione del nostro spirito sportivo che ci definisce da oltre un secolo».
Tre coppie di piloti e un trio tutto britannico per Le Mans
La line-up dei piloti di Aston Martin per il WEC ha attinto dai piloti già nell’orbita Aston Martin e The Heart of Racing. Harry Tincknell, vincitore di classe alla 24 Ore di Le Mans nel 2020, guiderà la Valkyrie #007 insieme al giovane talento britannico Tom Gamble. La vettura gemella, la #009, sarà pilotata dal tre volte campione mondiale FIA GT Marco Sørensen e dallo spagnolo Alex Riberas.
In IMSA, Aston Martin THOR schiererà la Valkyrie #23 nella classe GTP, con Ross Gunn e Roman De Angelis. I due si uniranno agli equipaggi della 24 Ore di Le Mans, guidando rispettivamente la #007 e la #009.
La Valkyrie #23 che correrà in IMSA (© Aston Martin Racing)
Sui piloti, Ian James, team principal di The Heart of Racing, ha spiegato le motivazioni che hanno condotto a queste scelte: «Tincknell ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della Valkyrie. Si è rapidamente distinto come un ottimo uomo squadra», ha aggiunto James. «Gamble è un talento naturale. Merita una possibilità nel massimo livello delle gare endurance».
Sørensen è il pilota attivo di maggior successo di Aston Martin, con tre titoli mondiali WEC di classe GT e una vittoria di classe a Le Mans nel 2022. «È tra i piloti più esperti e vincenti che abbiano mai corso per Aston Martin. Ha atteso a lungo la sua occasione nella classe regina. Ho lavorato con lui, vedendo la sua abilità e la sua calma sotto pressione.
Riberas si è distinto nel GTD Pro dell’IMSA negli ultimi anni. È un vincitore affermato in IMSA e WEC e ha eccelso per tutto il WEC lo scorso anno con noi. È parte integrante di THOR. Ross è con noi da quattro anni e, senza dubbio, è diventato uno dei migliori piloti GT al mondo.
Ho corso con Roman per la prima volta nel 2018, da allora ha continuato a migliorare. Ha vinto l’AMR Academy e il campionato GTD, un risultato unico. Inoltre, è un elemento chiave nel nostro programma di simulazione a Phoenix».
Una hypercar nata per la pista
La Valkyrie è unica nel panorama delle hypercar da corsa: è l’unica tra le sue rivali ad avere radici in una vettura stradale estrema. Il motore è un V12 aspirato da 6,5 litri costruito dalla Cosworth, capace di oltre 1000 CV nella sua configurazione stradale. Per la versione da corsa, il propulsore è stato ottimizzato per soddisfare i limiti regolamentari di 500 kW (680 CV) e garantire massima efficienza e affidabilità.
Adam Carter, responsabile del motorsport endurance di Aston Martin, ha spiegato: «La Valkyrie non è solo una hypercar. È una rivoluzione nell’ingegneria automobilistica, rappresentando il vertice delle prestazioni e dell’innovazione. Con una fusione straordinaria tra tecnologia F1 e know-how automobilistico, è davvero costruita per le competizioni».
Il motore V12 è stato sviluppato per funzionare a un regime ridotto rispetto alla versione stradale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del carburante. Come ha spiegato Carter: «L’efficienza è cruciale. Operiamo il motore a un regime inferiore per ridurre i consumi e migliorare le prestazioni nelle gare di lunga durata».
L’aerodinamica è stata sviluppata partendo dalla solida base della versione stradale, progettata da Marek Reichman e Adrian Newey. La configurazione delle sospensioni prevede doppi bracci trasversali sia all’anteriore che al posteriore, con ammortizzatori regolabili e barre di torsione.
La Valkyrie da corsa utilizza pneumatici Michelin Pilot Sport da 18 pollici, obbligatori secondo i regolamenti della classe Hypercar. «Le prestazioni assolute sono limitate dai regolamenti», ha spiegato Carter. «Quindi, il nostro obiettivo è ottimizzare le caratteristiche della Valkyrie per massimizzare il suo potenziale».
Il retrotreno della Valkyrie (© Aston Martin Racing)
Aston Martin Valkyrie ambiziosa ma realistica per IMSA e WEC 2025
Dal primo test nel luglio 2024, la Valkyrie ha completato oltre 15.000 km di test in varie piste nel mondo, tra cui Donington Park, Silverstone, Vallelunga, Jerez, Bahrain, Qatar, Road Atlanta e Sebring. Questo programma ha permesso di testare l’auto su diversi tipi di tracciati, per prepararsi al doppio impegno nei campionati WEC e IMSA.
Ian James ha commentato: «Gestire un’auto di questo calibro al massimo livello con Aston Martin è un vero onore. Essere stati scelti per questo programma rappresenta un momento culminante della nostra carriera. Sono soddisfatto dei progressi compiuti finora e della solidità dimostrata. Tutto il team, dal design alla produzione, fino al reparto corse, ha lavorato in modo impeccabile».
Due Valkyrie sono state iscritte per la stagione WEC, sfoggiando una splendida livrea verde, simbolo delle grandi glorie britanniche a Le Mans, e saranno gestite dalla base britannica di The Heart of Racing a Brackley. La vettura che correrà negli Stati Uniti ha una livrea blu, in pieno stile THOR.
La partecipazione alla classe Hypercar rappresenta una sfida enorme, ma Aston Martin non si nasconde dietro ambizioni modeste. Adam Carter ha concluso: «Competiamo per vincere. Tuttavia, rispettiamo la forza dei nostri avversari e il livello delle competizioni. Questo è il momento giusto per unirci alla classe regina del motorsport endurance».
Il calendario del WEC 2025 prevede otto gare, tra cui tappe iconiche come Imola, Spa-Francorchamps e, naturalmente, la 24 Ore di Le Mans. Il campionato IMSA, invece, comprenderà 11 appuntamenti, tra cui la 12 Ore di Sebring e la Petit Le Mans a Road Atlanta.
La Valkyrie LMH insieme alla DBR1 e alla Valkyrie stradale (© Aston Martin Racing