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Cos’è la categorizzazione FIA per i piloti GT e Endurance?
Chi segue le gare Endurance o alle competizioni GT, spesso sente parlare di piloti Bronze, Gold o Platinum. Ma cosa vogliono dire questi termini?

Nel mondo delle gare a ruote coperte, soprattutto nelle grandi classiche dell’endurance, si sente spesso parlare della categorizzazione FIA dei piloti. In campionati come il GT World Challenge Europe, poi, questa categorizzazione è l’unica discriminante per le varie classi, dal momento che tutti gli equipaggi hanno a disposizione vetture che rispondono al regolamento GT3. Ma cos’è la categorizzazione FIA per i piloti?
I quattro gruppi della categorizzazione FIA per i piloti
Partiamo dal primo presupposto. I piloti sono categorizzati dalla FIA in quattro gruppi. Il più alto è il Platinum, seguito da Gold, Silver e Bronze. La lista attualmente include quasi 7.000 piloti, ed è pubblica.
Quali sono i criteri per attribuire ai piloti l’appartenenza a una categorizzazione piuttosto che un’altra? Innanzitutto l’età e i risultati dimostrati in pista. Non solo le vittorie, o i podi, ma anche il rendimento espresso nel corso di una gara. Per fare questo, la FIA tiene in considerazione anche le neutralizzazioni occorse durante una gara e il meteo, come spiegato alcuni anni fa durante un incontro con i media, riportato da it.motorsport.com.
La prestazione media sarà determinata utilizzando le medie dei tempi sul giro, ma potranno essere presi in considerazione anche altri criteri, come le prestazioni a lungo termine o la costanza del pilota. Secondo il regolamento, nella maggior parte dei casi, le stagioni saranno considerate solo quando un pilota avrà partecipato ad almeno il 75% delle gare della serie e/o del campionato.
Questi calcoli non sono affatto banali. Si legge infatti nell’Art. 6.4 delle Drivers Categorisations Regulations 2025, che “il calcolo della media viene effettuato sulla base dei tempi sul giro fatti registrare da ciascun pilota durante le gare che si sono svolte nel corso di una stagione. Per le gare fino a due ore, vengono utilizzati i dieci giri più veloci.
Per le gare di durata superiore alle due ore, si raccomanda di utilizzare 20 giri, ove possibile. I giri non pertinenti saranno scartati”.
Ogni anno, entro il 31 agosto, un pilota può richiedere la revisione della sua categorizzazione. L’età, come abbiamo detto, gioca comunque un ruolo importante. Secondo l’articolo 6.2 del regolamento, un pilota sotto i 27 anni non può avere una categorizzazione minore della Silver. I downgrade di categoria sono invece automatici al compimento del 55esimo, 60esimo e 65esimo anno di età.

I piloti del GT World Challenge durante un briefing (© SRO/JEP)
Quali sono i criteri per i passaggi di categoria?
Gli articoli 3.1 e 3.2 del regolamento sopra citato riportano anche i criteri per gli upgrade e i downgrade. Gli upgrade di categoria possono essere considerati quando un pilota è veloce come o più veloce della media dei piloti della categoria superiore nel 30% delle gare in cui corre.
I downgrade invece sono considerati quando si è più lenti della media dei piloti della categoria superiore per almeno il 30% delle corse disputate.
Si diventa automaticamente Platinum se si finisce sul podio di una categoria Pro in una delle maggiori gare endurance, come 24 Ore di Le Mans, 24 Ore di Spa, 24 Ore del Nurburgring o 24 Ore di Daytona, se si vince il FIA WEC nelle Hypercar, l’IMSA tra le GTP o il GT World Challenge Europe, America o Asia in una categoria Pro.
Si diventa automaticamente Gold vincendo nell’ADAC GT Masters o conquistando risultati rilevanti in LMP2, LMP3, LMGT3, includendo l’ELMS, e GT3, nell’Asian Le Mans Series o nella Le Mans Cup. I passaggi di categorizzazione vengono resi pubblici il 1° Novembre di ogni anno.
La definizione iniziale della categorizzazione
I parametri specificati in precedenza si applicano quando un pilota è nel corso della sua carriera nella categorizzazione FIA per piloti. Ma quali sono i criteri per la prima categorizzazione di un pilota? Anche in questo caso, ci viene in soccorso il regolamento.
Si è Platinum se si è o si è stati possessori di una Superlicenza, se le performance e i risultati sono al livello dei piloti Platinum e se si è un pilota professionista. In più vengono considerati i piazzamenti nei primi cinque posti per campionati Tier 1 FIA, ovvero: Supercars Championship, Formula 2, Formula 3, Formula E, Indycar, Super Formula e in generale tutti i campionati mondiali FIA.
Si è Gold invece se l’attività professionale prevalente è correre nel motorsport, se si ha partecipato a karting di alto livello per tre o più stagioni, in caso di partecipazione in campionati monoposto “significativi” per più di due stagioni con almeno un podio o se la carriera da pilota è iniziata prima dei vent’anni con almeno cinque stagioni corse.
Si è Silver se si è sotto i 30 anni, nel primo anno di licenza sportiva da pilota o senza una significativa carriera nelle monoposto o nel karting, oppure sopra i 30 anni, avendo iniziato a correre nella terza decade di vita o prima. È un Bronze invece chi comincia a correre dopo i 30 anni.

I piloti italiani del round di Monza 2025 del GT World Challenge Europe (© SRO/JEP)
Come influiscono nei campionati categorizzazioni FIA per i piloti?
Veniamo ora all’ultimo aspetto, che è poi quello principale. Come influiscono le categorizzazioni FIA per i piloti nei vari campionati? Nel FIA WEC, i Bronze non possono partecipare alla categoria Hypercar. Nella LMGT3, invece, gli equipaggi devono essere composti da un Platinum/Gold, un Silver e un Bronze. In più, devono essere rispettati tempi minimi di guida. Per le gare di 6 ore, il tempo minimo di guida per un pilota di categoria Silver o Bronze è di 1 ora e 45′, un tempo che sale a 2 ore e 20′ per le gare di 8 ore e a 2 ore e 55′ per le gare da 10 ore.
Nell’ELMS, nella LMP2 Pro/Am un pilota deve essere Bronze e non ci può essere più di un pilota Platinum/Gold.
Nel GT World Challenge Europe, la classe Pro è riservata a equipaggi che hanno più di un pilota Platinum/Gold. La Gold Cup è per equipaggi con piloti Gold e Silver, mentre la Silver Cup è riservata solamente a piloti categorizzati Silver. In Bronze Cup, è previsto un pilota Bronze e al massimo un pilota Platinum/Gold. Mentre la ProAm Cup è per equipaggi che hanno più di un pilota Bronze e almeno un pilota Platinum/Gold, che possono essere anche un Platinum e un Gold.