WEC
Cannizzo (Ferrari): «In Bahrain obiettivo titoli piloti e costruttori. Faremo giochi di squadra»
Alle Finali mondiali Ferrari, il responsabile delle vetture endurance Cannizzo ha parlato in vista della 8 Ore del Bahrain: «Avremmo firmato per essere in questa situazione».

dal Mugello – Durante le Finali Mondiali Ferrari 2025 al Mugello Circuit, 1000 Cuori Motori ha partecipato alla conferenza stampa con Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars Ferrari, interrogato in vista dell’ultimo round del WEC in programma in Bahrain.
Con i titoli Costruttori e Piloti del Mondiale Endurance ancora in palio, Cannizzo ha raccontato il percorso della stagione, gli obiettivi per il Bahrain e le prospettive future del programma Ferrari.
Cannizzo: «Essere in lotta fino all’ultima gara è motivo d’orgoglio»
Alla vigilia della 8 ore del Bahrain, in programma l’8 novembre, Ferrari è pienamente in corsa per entrambi i titoli. Un risultato che, secondo Cannizzo, riflette la solidità del progetto: «Probabilmente prima dell’inizio della stagione avremmo firmato per arrivare all’ultima gara in questa posizione. È chiaro che dopo le prime gare ci sta un po’ stretto questo risultato, però questo è il motorsport: bisogna accettare gli imprevisti, restare carichi e preparati per affrontare l’ultima gara e cercare di portare a casa quello che aspettiamo da tanto tempo».
Cannizzo: «In Ferrari siamo sempre stati una squadra. Per il Bahrain occhio alla Porsche»
Con tre vetture in pista, la Ferrari si presenterà al via con una strategia corale: «Possibilità di giochi di squadra? Ovviamente sì. Abbiamo tre vetture e faremo di tutto per giocarci le nostre chance anche in ottica piloti. Siamo una squadra, lo siamo sempre stati», ha spiegato Cannizzo.
L’ingegnere ha precisato che la stessa logica varrà anche per i titoli individuali: «Abbiamo due equipaggi che possono puntare alla prima posizione. L’obiettivo è conquistare il Campionato Costruttori e dare loro la possibilità di giocarsi anche quello Piloti».
Sulla concorrenza, Cannizzo è chiaro: «Se mi baso sui dati storici, la Cadillac ha sempre sofferto il Bahrain, mentre la Porsche è più pimpante. Credo che sarà lei il nostro principale rivale».

Da sx, Antonello Coletta, Benedetto Vigna e Ferdinando Cannizzo (© DPPI / FIA WEC)
Cannizzo: «Abbiamo ampliato la finestra di setup»
Cannizzo ha ripercorso un campionato altalenante ma in costante evoluzione: «Dopo le prime due stagioni abbiamo raccolto molte informazioni sulla nostra vettura e capito come estrarre il potenziale. A Le Mans ci siamo concentrati da subito sull’efficienza e i risultati si sono visti. In altri circuiti abbiamo sofferto, ma il lavoro invernale ci ha permesso di ampliare la finestra di setup e presentarci con soluzioni ottimizzate».
Le vittorie consecutive di inizio stagione hanno però inevitabilmente portato a un riequilibrio prestazionale: «Dopo quattro successi di fila, le nostre performance si sono un po’ abbassate. In circuiti come Fuji, con ripartenze da curve lente e poca trazione iniziale, il nostro motore V6 ci penalizza. Ma nonostante tutto abbiamo migliorato rispetto all’anno scorso».
Cannizzo sul Bahrain «La paura è positiva, non prendermeo le cose sottogamba»
Guardando al Bahrain, Cannizzo non ha nascosto la tensione ma la considera parte del gioco per Ferrari: «La paura è positiva, perché chi non ha paura prende le cose sottogamba. Siamo confidenti, il lavoro fatto ci ha dato risultati anche nei circuiti più difficili. È chiaro che sarà una gara delicata, non possiamo permetterci sbavature: serve pulizia e attenzione».
Il lavoro al simulatore resta il cuore della preparazione: «Abbiamo rifatto tutte le sessioni con i tre equipaggi, analizzando quanto imparato quest’anno. Ci concentriamo sullo sfruttamento dei pneumatici e sulla consistenza, che è vitale. Ogni gara ci fornisce spunti di miglioramento, sia tecnici sia psicologici: è così che costruiamo la nostra solidità».
Il futuro: evoluzioni e nuovi equilibri regolamentari
Sul fronte tecnico e regolamentare, Cannizzo conferma che il confronto con FIA e ACO è aperto: «I temi del Success Handicap e della piattaforma unica tra LMH e LMDh sono in discussione, per cui è prematuro parlarne. È naturale dare spazio ai nuovi costruttori che stanno ancora entrando ed è giusto che ammortizzino i loro investimenti, ma bisogna valutare con attenzione per il futuro. Il DNA di Ferrari deve restare intatto».
Quanto al futuro del programma clienti 499P, l’ingegnere frena: «L’impegno con tre vetture è già molto importante, non prevediamo ulteriori espansioni».

La Ferrari #83 alla 24 Ore di Le Mans 2025 (© DPPI / FIA WEC)
LMGT3 e 296 GT3 EVO: la sfida continua
Infine, uno sguardo alle categorie GT: «La 296 ha fatto molto bene nel WEC, anche se abbiamo perso qualche vittoria per decisioni discutibili. In LMGT3 siamo in lotta per i titoli team e piloti, ma la concorrenza è durissima. Dal prossimo anno avremo la 296 GT3 EVO, un grande passo avanti che sarà apprezzato da piloti e clienti».









