WEC
UFFICIALE, le Iron Dames si ritirano dal WEC 2026. Ma il progetto continua
Le Iron Dames non saranno nel WEC 2026: l’annuncio via social chiude un ciclo iniziato nel 2021. Ecco le possibili motivazioni e gli scenari futuri
Come avevamo anticipato ieri mattina, le Iron Dames hanno annunciato che non saranno presenti nel WEC 2026. La comunicazione è arrivata ieri pomeriggio tramite un post sui loro canali social. La scelta chiude un ciclo iniziato nel 2021; tuttavia, segna anche l’avvio di una nuova evoluzione del progetto.
L’annuncio ufficiale: nessuna Porsche Iron Dames nella entry list del WEC 2026
Nel messaggio pubblicato su Instagram, il team ha spiegato che la entry list del FIA WEC 2026 non includerà una Porsche con il nome Iron Dames. Si tratta di una scelta pianificata e non improvvisa. Inoltre, il gruppo ha precisato che questa modifica fa parte di una strategia a lungo termine.
Il post riconosce la sorpresa dei tifosi. Tuttavia, ribadisce che il cambiamento rafforza la visione futura. Il team ha definito questa fase come un passo necessario per mantenere un progetto dinamico.
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Cinque stagioni ai vertici dell’endurance
Dal 2021 le Iron Dames hanno rappresentato l’unica line-up interamente femminile nel mondiale endurance. In questi anni hanno costruito un percorso solido. Hanno ottenuto risultati importanti e, di conseguenza, hanno modificato la percezione del motorsport femminile.
La vittoria del Bahrain 2023 resta il momento più iconico. Nonostante l’alto livello del campionato, l’equipaggio ha conquistato un successo storico. Per questo il progetto è diventato anche un simbolo culturale.
Il team ha ricordato che talento e determinazione non hanno genere. Inoltre, la presenza costante nelle categorie principali ha mostrato che un gruppo completamente femminile può competere ai massimi livelli.
Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting dopo la vittoria in Bahrain nel 2023 (© Iron Dames)
Il progetto continua: nuove attività nel 2026
L’uscita dal WEC non segna la fine del programma. Al contrario, le Iron Dames hanno confermato che saranno presenti «su molte piste nel 2026». La struttura lavorerà su attività rinnovate, con un focus più ampio e flessibile. Inoltre, il progetto continuerà a includere nuove giovani pilote, così da rafforzare la crescita interna.
Il team ha sottolineato che l’identità delle Iron Dames non è mai dipesa da una sola categoria. Dunque, la scelta non limita lo sviluppo. Anzi, secondo Iron Dames, apre ulteriori possibilità nei programmi GT, nelle monoposto e in altri percorsi sportivi.
Una community che resta centrale
Nel loro messaggio, le Iron Dames hanno ringraziato i tifosi. Il progetto è diventato un movimento che supera la pista. Inoltre, la community ha sostenuto ogni passaggio di questi cinque anni. Un affetto che abbiamo visto personalmente anche a Le Mans, con lo shop fucsia preso letteralmente d’assalto nella Fan Zone.
Il team ha spiegato che la storia non si ferma. Infine, ha promesso aggiornamenti sui programmi 2026. La nuova fase è già in costruzione e verrà comunicata nei prossimi mesi.
Le Iron Dames 2025 (© DPPI / FIA WEC)
Le possibili motivazioni di una scelta peculiare
È una scelta quanto mai particolare visto che, parlando direttamente con la proprietà Iron Lynx, ci era stata confermata una joint venture (queste le parole esatte) tra il team italo-svizzero e Manthey proprio per il WEC. Evidentemente sono cambiati alcuni presupposti di natura economica e, il supporto di Manthey, era semplicemente tecnico.
Ricordiamo infatti che Iron Dames (così come Iron Lynx almeno fino a pochi mesi fa) non ha mai avuto grossi sponsor esterni che finanziassero il progetto. In redazione c’è il sospetto che questa sia un’anticamera per la chiusura del progetto che, come detto, apparentemente non ha mai avuto sovvenzioni che non fossero provenienti dalla proprietà composta da DC Racing Solutions. Ovvero da Deborah Mayer e Claudio Schiavoni.
È solo un’impressione, ma il ridimensionamento del progetto Iron Lynx potrebbe essere figlio di problematiche finanziarie che potrebbero ripercuotersi seriamente anche sulle Iron Dames. Non ci resta che vedere cosa succederà nei prossimi mesi. Una battuta d’arresto che è un vero peccato, per il progetto in rosa più credibile che la storia del motorsport abbia mai conosciuto.
