WEC
Il regolamento Hypercar, le LMH e le LMDh hanno fatto rinascere il WEC
Il regolamento Hypercar ha risollevato le sorti del WEC, in declino negli ultimi anni delle LMP1. Il Mondiale Endurance sta vivendo una nuova era dell’oro

Il regolamento Hypercar ha segnato una svolta epocale nel mondo del FIA World Endurance Championship (WEC). Grazie a un approccio tecnico e sportivo innovativo, il WEC sta vivendo una nuova età dell’oro, attirando nuovi costruttori, offrendo gare spettacolari e riconquistando l’interesse del pubblico. Tutto è nato da un regolamento ben pensato, che ha ridefinito le regole del gioco, insieme all
Perché è nato il regolamento Hypercar per il WEC?
Negli anni precedenti al 2021, la categoria LMP1 era la regina del WEC, rappresentando l’apice della tecnologia nel motorsport. Tuttavia, questa eccellenza tecnica aveva un costo elevatissimo. I programmi LMP1 richiedevano investimenti paragonabili a quelli della Formula 1, rendendo la partecipazione sostenibile solo per pochi costruttori. Questo ha portato al ritiro di marchi storici come Audi e Porsche, lasciando Toyota come unico partecipante ufficiale.
Le vetture LMP1, sebbene straordinarie dal punto di vista ingegneristico, erano diventate troppo complesse e costose. La mancanza di concorrenza e l’assenza di nuovi costruttori hanno reso evidente la necessità di un cambiamento. Il regolamento Hypercar per il WEC è nato per affrontare queste sfide, proponendo una categoria più accessibile, sostenibile e attraente per un numero maggiore di partecipanti.

La Porsche 919 Hybrid del 2015 (© WEC)
Le caratteristiche delle LMH
Le vetture della categoria Le Mans Hypercar (LMH) sono progettate con una certa libertà tecnica, permettendo ai costruttori di sviluppare prototipi da zero o basarsi su modelli stradali esistenti, come nel caso dell’Aston Martin Valkyrie. I costruttori possono decidere se adottare un sistema a propulsione ibrida. Questa flessibilità ha incentivato l’ingresso di marchi prestigiosi come Ferrari, Toyota, Peugeot e Aston Martin.
- Telaio libero
- Lunghezza massima: 5.000 mm
- Larghezza massima: 2.000 mm
- Passo massimo: 3.150 mm
- Area frontale minima: 1,6 m²
- Peso minimo:1.030 kg
- Motore: libero nella configurazione, purché a benzina a quattro tempi
- Potenza massima: 500 kW (circa 680 CV) *può cambiare in base al BoP
- Peso minimo motore: 165 kg
- Sistema ibrido: opzionale, con potenza elettrica fino a 200 kW, generalmente applicata all’asse anteriore
- Aerodinamica: limitata per contenere i costi e garantire parità
- Diametro ruota massimo: 710 mm
- Larghezza massima della ruota: 380 mm
Per garantire la parità tecnica tra i partecipanti, viene applicato il Balance of Performance (BoP), uno strumento di bilanciamento che livella le prestazioni delle diverse soluzioni tecniche in pista.

Le Peugeot, Aston Martin e Ferrari LMH durante la 1812 Km del Qatar 2025 (© WEC)
Le caratteristiche delle LMDh
Le vetture Le Mans Daytona hybrid (LMDh) rappresentano un’alternativa più standardizzata rispetto alle LMH. Nate dall’IMSA per il campionato americano, le LMDh sono pensate per facilitare l’accesso alle gare endurance di alto livello da parte dei costruttori, mantenendo i costi sotto controllo.
- Telaio: fornito da Dallara, Ligier, Multimatic o Oreca, derivato dai telai LMP2
- Lunghezza massima: 5.000 mm
- Larghezza massima: 2.000 mm
- Passo massimo: 3.150 mm
- Peso minimo: 1.030 kg
- Peso minimo motore: 180 kg
- Potenza massima: 500 kW (680 CV) *può cambiare in base al BoP
- Nessun limite cilindrata motore
- Sistema ibrido: standardizzato, fino a 50 kW sull’asse posteriore
- Motore termico: a scelta del costruttore
- Cambio: Xtrac
- Batteria: Williams Advanced Engineering
- Elettronica: Bosch
Le LMDh sono compatibili sia con il WEC che con l’IMSA. Anche in questa categoria viene utilizzato il Balance of Performance per garantire l’equilibrio delle prestazioni tra le diverse vetture.
Dal 2023, al fianco delle LMH, il regolamento ha accolto le LMDh, vetture sviluppate per l’IMSA (campionato endurance nordamericano), ma rese eleggibili anche per il WEC grazie collaborazione tra FIA, ACO e IMSA, che consente anche l’utilizzo delle LMH nella classe GTP dell’IMSA.
La convergenza tra ACO, FIA e IMSA è stata un passo fondamentale per costruire un palcoscenico globale in cui Porsche, Ferrari, Toyota, Cadillac, Peugeot, BMW, Alpine e altri potessero confrontarsi su scala internazionale.

Le Porsche, BMW e Alpine LMDh (© WEC)
Il regolamento Hypercar ha fatto riappassionare il pubblico al WEC
Il ritorno massiccio dei costruttori è stato immediato e fragoroso. Il regolamento Hypercar ha attirato brand storici e nuovi protagonisti, permettendo una varietà di soluzioni tecniche, design e interpretazioni strategiche. La stagione 2024 ne è stata la dimostrazione: griglie piene, lotte ravvicinate, differenze minime nei tempi sul giro, e gare che si decidono su strategie, affidabilità e scelte tattiche. Esattamente lo spirito dell’Endurance.
E soprattutto, è tornata la passione del pubblico, con Le Mans sold-out per due anni di fila, Imola “invasa” da oltre 70.000 spettatori, e una copertura mediatica in forte crescita. Elementi che confermano come il regolamento Hypercar non sia solo una svolta tecnica, ma un progetto di rilancio per l’intero mondo delle corse di durata.

Il pubblico sulle tribune di Imola durante la 6 Ore del 2024 (© WEC)