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WEC 6 Ore Fuji 2024 Hypercar, vince #6 Porsche. Problemi per Ferrari e Lamborghini
WEC 6 Ore Fuji 2024 Hypercar, vince #6 Porsche davanti alla #15 BMW e alla #35 Alpine. Gara problematica per Ferrari e Lamborghini, mentre nel post gara la #6 Porsche viene investigata per infrazione tecnica
WEC 6 Ore Fuji 2024 Hypercar, vince la #6 Porsche Penske davanti alla #15 BMW Team WRT e alla #35 Alpine di Mick Schumacher. Solo nona la prima Ferrari, la #50, ritirata la #51. Stessa sorte per la #63 Lamborghini Iron Lynx.
Porsche Jota vince la classifica dedicata ai team con una gara ancora da disputare, mentre nel post gara la #6 Porsche viene investigata per un’infrazione sulla pressione delle gomme. Il risultato è quindi sub-judice.
WEC 6 Ore Fuji 2024 Hypercar, la cronaca
La #8 Toyota di Sébastien Buemi parte male, permettendo a Marco Wittmann sulla #15 BMW di sopravanzarla. Dietro, la #6 Porsche supera la #7 Porsche, mentre la #50 Ferrari sale al sesto posto. La Lamborghini subisce un contatto dalla #51 Ferrari, compromettendo la sua partenza.
All’inizio del secondo giro, caos alla prima curva: Robert Kubica sulla #83 Ferrari tampona la #5 Porsche, innescando un tamponamento a catena che coinvolge la #20 BMW, la #35 Alpine e la #51 Ferrari. La Porsche perde l’alettone posteriore e viene chiamata la Safety Car per ripulire i detriti.
Le #51 e #83 Ferrari rientrano ai box per riparazioni. Dopo dieci minuti, la gara riprende. La #6 Porsche di Dries Vanthoor sale al terzo posto superando la #8 Toyota. La #83 Ferrari di Kubica riceve una penalità di 30 secondi di Stop and Go per il contatto.
A metà della prima ora, Edoardo Mortara sulla #63 Lamborghini duella con la #36 Alpine di Mick Schumacher per la decima posizione. La Lamborghini perde terreno, scendendo in quattordicesima posizione e rientra ai box per cambiare gomme.
Dopo il primo pit stop, la #6 Porsche supera la #2 Cadillac per la leadership virtuale, in attesa del pit stop della #51 Ferrari.
A 4 ore e 38 minuti dal termine, viene chiamata una Virtual Safety Car per rimuovere detriti, seguita dalla Safety Car. La #15 BMW, le due Toyota e la #50 Ferrari rientrano ai box. Dopo venti minuti, la gara riprende senza colpi di scena.
La terza ora vede pochi eventi fino a 3 ore e 30 minuti dal termine, quando la #6 Porsche e la #2 Cadillac effettuano pit stop simultanei, lasciando la #15 BMW in testa, seguita dalla #50 Ferrari.
Dopo le soste, la #15 BMW Team WRT supera la Cadillac per il secondo posto. Earl Bamber ingaggia una battaglia con Raffaele Marciello, ma subisce una foratura che costringe la Cadillac a una sosta extra, scendendo al tredicesimo posto.
La #50 Ferrari chiude la terza ora al comando grazie a un ottimo stint di Nicklas Nielsen, seguita dalla #6 Porsche di André Lotterer, che mette pressione sul leader.
Dopo pochi minuti dall’inizio della quarta ora, Porsche Penske #6, guidata da André Lotterer ed Kévin Estre, ha preso il comando della gara dopo aver sorpassato la Ferrari #50 di Nielsen. Nonostante diversi periodi di Full Course Yellow e Safety Car causati da detriti e incidenti, la Porsche #6 è riuscita a mantenere la leadership, anche se Estre ha riportato problemi ai freni nelle fasi finali.
La gara è stata segnata da un incidente tra Kamui Kobayashi sulla #7 Toyota GR e Matt Campbell sulla #5 Porsche Penske , che ha escluso di fatto entrambe le vetture dalla competizione. In precedenza, si era ritirata la #63 Lamborghini Iron Lynx SC63, con al volante Daniil Kvyat. La #2 Cadillac di Bamber ha subito un grave incidente mentre cercava di superare la #36 Alpine di Schumacher. Il neozelandese è andato a muro, danneggiando gravemente la sospensione anteriore sinistra.
La #35 Alpine di Milesi ha ricevuto una penalità che gli è costata il podio a favore della Toyota GR #8. Nel finale, Mick Schumacher sulla #36 Alpine ha brillato, superando la #50 Ferrari di Fuoco e la #38 Porsche JOTA per conquistare la quinta posizione, mentre le speranze del Cavallino si affievolivano, con la #50 crollata fino alla nona posizione finale.
Anche la #8 Toyota è stata penalizzata per via di un contatto con un doppiato. Della situazione ne ha approfittato Mick Schumacher, che ha poi superato Norman Nato sulla #12 Porsche Jota conquistando la terza posizione e il primo podio per Alpine in Hypercar.