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WEC | Lamborghini raddoppia con due SC63 a Le Mans
Debutto storico nella massima categoria dell’endurance per Lamborghini che raddoppia l’impegno in pista con due SC63 a Le Mans
Una prima storica per il progetto LMDh di Lamborghini Squadra Corse. Il marchio di Sant’Agata Bolognese è arrivato in Francia per la 92esima edizione della leggendaria gara endurance. Per l’occasione Lamborghini raddoppia il suo impegno con due SC63 a Le Mans. Presente anche l’equipaggio IMSA, che affiancherà il classico trio che corre nel WEC.
24 Ore di Le Mans: al via le prove libere
Al circuito de la Sarthe si accendono i motori. Ad un anno di distanza dall’edizione del centenario i rombi dei motori dei prototipi e delle vetture GT tornano a far tremare l’asfalto del tracciato transalpino.
Nella giornata di oggi si è svolto il classico Pesage, con tutte le auto partecipanti all’evento passate dalle le verifiche tecniche, che si sono svolte in centro città. Sia oggi, che domani i tanti appassionati presenti già a Le Mans potranno godersi le vetture da vicino, prima che vengano riportate in circuito per l’inizio dell’attività in pista.
Infatti domenica 9 giugno alle 10.00 scenderanno in pista i veicoli per le prime tre ore di attività, che aiuteranno i team nell’avvicinamento della vera e propria gara. Sarà in quel momento che le due SC63 di Lamborghini Squadra Corse, gestite da Iron Lynx, scenderanno in pista.
Una seconda sessione di test sarà svolta al pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Poi l’azione in pista si fermerà, fino a mercoledì 12 giugno quando le vetture torneranno in pista dalle 15.00 alle 18.00 per le prime prove libere e poi alle 19.00 per le prove di qualificazione per l’Hyperpole.
Occasione da cogliere
La Casa di Sant’Agata Bolognese ha scelto di correre con entrambe le sue LMDh. La #19 si unirà alla #63, che solitamente corre nel WEC con l’equipaggio formato da Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat e Edoardo Mortara.
I numeri scelti dalle due vetture formano insieme il numero 1963, omaggio alla data di fondazione del marchio.
Sulla vettura che solitamente corre in IMSA invece saranno presenti: Matteo Cairoli, Andrea Caldarelli e Romain Grosjean. L’equipaggio “americano” scenderà in pista dopo il settimo posto ottenuto a Sebring al debutto nel campionato a stelle e strisce, con la motivazione per fare molto bene.
Matteo Cairoli ha infatti già fatto molta esperienza sulla pista di Le Mans. Il pilota italiano vanta già sette edizioni della storica 24 Ore nel suo curriculum, ma per la prima volta sarà dietro al volante di un prototipo. Caldarelli invece sarà alla sua prima volta sul Circuito de la Sarthe, ma la sua grande esperienza nel mondo delle gare endurance potrà aiutarlo.
I due piloti saranno già presenti ai test di questo fine settimana, mentre Grosjean, che ha già corso la 24 Ore nel 2010, arriverà direttamente dalla gara del Road America, che svolgerà in IndyCar.
Bortolotti e Kvyat sulla #63 faranno valere l’esperienza accumulata lo scorso anno con la vettura LMP2 Prema, mentre Mortara farà il suo debutto in questa edizione.
Per Lamborghini questa sarà un’occasione unica. In primis per capire come gestire al meglio due vetture nella gara più lunga che affronteranno in questa stagione. In secondo luogo anche per accumulare più dati possibili per lo sviluppo del progetto LMDh e continuare il percorso di crescita.
Dettaglio non scontato e sottolineato anche da Rouven Mohr in un’intervista che abbiamo raccolto, con altri giornalisti, a Imola durante la 6 Ore del WEC.
Lamborghini raddoppia con due SC63 a Le Mans: le parole di Emmanuel Esnault, Racing Director
Nel giorno del Pesage Emmanuel Esnault ha raccontato le emozioni della squadra per un evento che rimarrà segnato nella storia del marchio e di Iron Lynx. L’attesa è molta e c’è la consapevolezza che questa sarà una gara molto dura, sia fisicamente che mentalmente.
«Non vediamo l’ora di partecipare per la prima volta alla 24 Ore di Le Mans. Questa gara è l’apice delle corse di durata per la sua importanza, il sostegno popolare e le sfide sportive. Richiede ai team di massimizzare tutto ciò che hanno. È incredibilmente impegnativa per la sua lunghezza, naturalmente, ma anche per la varietà di situazioni che presenta e per la pressione che esercita sui concorrenti, dai piloti allo staff del team. I preparativi sono stati accurati e promettenti, quindi non vediamo l’ora di scendere in pista domenica».