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Formula 1

Oscar Piastri, una promessa già matura

Oscar Piastri è diventato il primo vincitore in F1 nato dopo il 2000. Un traguardo raggiunto in poco tempo e che lo consacra tra i grandi

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Oscar Piastri sul podio di Budapest festeggia la sua prima vittoria in F1
Oscar Piastri sul podio di Budapest festeggia la sua prima vittoria in F1 (© Oscar Piastri Profilo X)

Il primo pilota nato oltre il 2000 a vincere un GP di Formula 1. Oscar Piastri aveva già la reputazione di essere un a promessa, ma con la vittoria di domenica lo ha definitivamente dimostrato. In McLaren ha trovato il suo posto felice dove crescere e sbocciare del tutto. Un ragazzo tranquillo e pacato che della sua attitudine ne fa il suo approccio alle gare. L’australiano lo ha dimostrato; un giorno potrà essere un campione.

I Primi Anni e l’Ascesa nel Motorsport

Nato il 6 aprile 2001 a Melbourne, Oscar ha dimostrato fin da giovanissimo una passione e un talento straordinario per le corse. La sua carriera nei kart, iniziata in tenera età, è stata caratterizzata da una serie di vittorie e piazzamenti di rilievo, che gli hanno permesso di scalare rapidamente le categorie junior del motorsport. Il salto di qualità è arrivato con il passaggio alle monoposto, dove ha iniziato a farsi un nome nei campionati europei di Formula Renault, laureandosi campione della categoria nel 2019.

Dal 2020 è iniziata la sua carriera nelle serie propedeutiche verso la Formula 1. Piastri non si è mai fatto attendere più di tanto, ma è arrivato, ha dominato e poi è salito di categoria. Un talento del genere non può essere lasciato andare e i primi a rendersene conto sono gli uomini Alpine che lo hanno ingaggiato nella loro Academy.

Un tweet di troppo

Con il sostegno della casa francese Oscar vinse la Formula 3 nel 2020 e la Formula 2 nel 2021 insieme al team italiano di riferimento nelle categorie inferiori: Prema. Ormai Oscar era un vero e proprio prodigio in ascesa verso l’olimpo del Motorsport. Alpine sapeva di doverselo tenere ben stretto e quindi decise di offrirgli un posto a tempo pieno nel team di F1, come terzo pilota.

L’obiettivo era quello di portarlo su un sedile come pilota titolare nel 2023, al posto di Alonso, ma qualcosa andò storto. Dopo l’addio di Fernando, che sarebbe passato in Aston Martin, Alpine annunciò con un comunicato ufficiale sui social l’ingaggio di Oscar. Era arrivato il suo momento, Piastri nel 2023 avrebbe corso in Formula 1, ma non con i francesi.

Infatti con una pronta risposta il giovane australiano smentì l’ufficialità di Alpine con un post, affermando che lui non aveva sottoscritto nessun contratto con la Casa transalpina e che non sarebbe stato lui uno dei piloti titolari per la stagione successiva.

Non una cosa che succede tutti i giorni, ma il motivo era semplice. Mark Weber, suo agente, gli aveva trovato una soluzione migliore e una squadra che per Oscar calzava a pennello: la McLaren. Dopo pochi mesi la Scuderia inglese annunciò l’ingaggio di Piastri al fianco di Lando Norris, andando a formare una delle coppie più giovani ma anche più talentuose della storia della F1.

L’Esordio in Formula 1 di Oscar Piastri

Nonostante le inevitabili difficoltà iniziali e la pressione di dover dimostrare il proprio valore su una piattaforma globale, Piastri ha saputo mantenere la calma e la determinazione, dimostrando una crescita costante durante tutta la stagione. La sua capacità di adattamento, combinata con una notevole maturità, ha rapidamente fatto di lui uno dei piloti più promettenti del paddock.

Al suo primo anno ha ottenuto subito risultati di rilievo. A Spa in cui si è svolto il weekend con il format della gara Sprint, ha conquistato la prima fila nelle qualifiche Sprint Shootout e il primo podio mantenendo la seconda posizione nella gara corta.

Era solo questione di tempo prima di vederlo sul podio anche alla domenica. Di fatto ha ottenuto tale risultato nella domenica del GP del Giappone con un ottimo terzo posto. Uno splendido weekend poi ripetuto subito in Qatar.

A Losail Piastri è tornato nuovamente sul podio nella gara lunga, terminando secondo, ma al sabato aveva già compiuto un’impresa vincendo di forza la Sprint Race. Oscar al suo anno di debutto in Formula 1 si è dimostrato subito pronto ed era solo questione di tempo prima che arrivasse anche il primo trionfo in un GP.

Un 2024 fin qui da Oscar

In questa stagione Piastri ha convinto ancora di più , prima della splendida vittoria di domenica scorsa all’Hungaroring era già salito sul podio a Monaco ed in Austria, dimostrandosi competitivo in molte occasioni. Ha dimostrato in più occasioni di tenere il passo anche di Norris, suo compagno di squadra più esperto.

La vittoria di Budapest è solo un base per arrivare poi a realizzare il sogno più grande. Oscar sta imparando velocemente dai migliori e presto potrà affermarsi sempre più in alto. Con un talento innato, una determinazione incrollabile e una squadra forte alle spalle, ha tutti i requisiti per diventare uno dei grandi nomi di questo sport.

Piastri rappresenta anche una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di piloti. La sua tranquillità lo rendono un esempio positivo. Oscar ha tutte le carte in regola per vincere e prendersi l’élite del motorsport. Il suo viaggio è appena all’inizio, ma in molte occasioni ah già dimostrato di essere grande.

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