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WDW 2024, Troy Bayliss e Carl Fogarty: «Ducati è una famiglia»

Nella mostra “Ducati 916” erano esposte la 916/996/998. Al WDW 2024 Carl Fogarty e Troy Bayliss erano presenti per raccontarle

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Carl Fogarty e Troy Bayliss con i tifosi Ducati al WDW 2024
Al WDW 2024 Troy Bayliss e Carl Fogarty con i tifosi Ducati (© Ducati Media House)

Troy Bayliss e Carl Fogarty al WDW 2024 ci hanno raccontato le loro emozioni nel rivedere le moto con cui hanno scritto la storia Ducati in SBK, presso la mostra “Ducati 916”, dedicata all’iconica due ruote del marchio di Borgo Panigale.

Una mostra da leggenda

La Ducati 916 fu un successo per la Rossa; permise a Fogarty di vincere ben quattro titolo iridati e diventare una leggenda per Ducati e per tutti i suoi tifosi.

Alla mostra presenti anche le moto che hanno raccolto l’eredità della 916: la 996 e la 998. La 916 venne rilasciata ben trenta anni fa e per questa occasione al WDW sono state organizzate attività apposite. La mostra ripercorre tutta la storia del modello, dalla sua progettazione fino alla nascita e poi al debutto su strada e pista.

Una moto che ha segnato la storia del marchio e lo ha portato nell’élite del motorsport.

The King e il suo legame con l’Italia

Carl Fogarty è stato il primo pilota a vincere con la 916 e a portarla sul tetto del mondo. L’inglese l’ha definita come un mezzo incredibile, all’avanguardia per i tempi in cui correva.

«La 916 era una moto che non aveva difetti. La moto era incredibile; la maneggevolezza, il telaio, la potenza stessa era magnifica, considerando che si parla di circa 30 anni fa. Hanno costruito un veicolo velocissimo e poterci vincere i mondiali è stato bellissimo».

Ad oggi il suo rapporto con l’Italia e la Ducati è ancora ottimo. Un legame del genere non si può esaurire con il tempo e infatti quando riesce The king passa da Borgo Panigale e viene puntualmente accolto da un calore incredibile.

«Il rapporto con Ducati è buonissimo; sono l’ambasciatore per il gruppo Ducati di Manchester, nel Regno Unito. Una volta all’anno passo in fabbrica e tutte le persone sono felicissime di vedermi e mi accolgono sempre benissimo. Per me è come una famiglia».

«Il mio più bel ricordo legato a Ducati è il primo titolo mondiale nel 1994 in Australia. Vincerlo all’ultima gara è stato incredibile».

«Essere qui per il trentesimo anniversario della 916 mi da i brividi, per l’emozione. La moto è iconica e molto speciale per me, è incredibile vedere tutto l’affetto che c’è intorno».

Carl Fogarty con la sua Ducati 916 al WDW 2024, presso la mostra Ducati 916

Carl Fogarty con la sua Ducati 916 al WDW 2024, presso la mostra Ducati 916 (© Giulia Giacomelli)

Troy Bayliss amante Ducati

Un’altra icona intramontabile per Ducati è l’australiano Troy Bayliss. Con la Rossa ha vinto tre titoli SBK nel 2001, 2006 e 2008. Nel tempo anche lui ha costruito un rapporto solido con la casa di Borgo Panigale.

«É una lunga storia tra me e Ducati iniziata nel 1998 quando correvo nel Regno Unito e sono rimasto con loro fino al 2008. Per me è come una famiglia e sono orgoglioso di farne parte».

Troy ama l’Italia e afferma che tutte le moto Ducati guidate sono state meravigliose, ma che la sua preferenza, se proprio dovesse sceglierne una, ricadrebbe sulla 999. La pista più bella? Beh a lui sono piaciute tutte, perché l’importante è correre e vincere.

«L’Italia è bellissima e ho dei ricordi incredibili in questo paese, così come tanti amici. Per questo amo molto venire».

«Ducati! Tutte quelle che ho guidato. Sulla 999 ho provato delle belle sensazioni. Era una moto incredibile».

«Non ho una pista preferita. Imola mi piace, ma ho corso in così tante piste che non riesco a preferirne una all’altra. In molti ho bellissimi ricordi».

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