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Miguel Oliveira in Pramac Yamaha fino al 2026

Il team Pramac ha annunciato l’ingaggio di Miguel Oliveira fino al 2026. Il pilota portoghese abbandonerà Trackhouse a fine stagione.

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Miguel Oliveira correrà le prossime due stagioni con il team Pramac Yamaha
Miguel Oliveira correrà le prossime due stagioni con il team Pramac Yamaha (© MotoGP)

Il team Pramac Yamaha ha ufficializzato il primo pilota della prossima stagione, Miguel Oliveira. Il pilota portoghese si unirà alla squadra fino al 2026 dopo la breve esperienza nel team Trackhouse. Rimane da capire chi sarà il pilota che lo affiancherà, con Jack Miller che sembra essere in netto vantaggio sulla concorrenza.

Oliveira-Pramac, le parole dei protagonisti

L’accordo è stato trovato nella giornata di ieri. Miguel Oliveira si è detto entusiasta per l’avventura che comincerà a partire dalla prossima stagione, sottolineando la sua soddisfazione per la possibilità di poter guidare per un marchio storico come Yamaha. Nei suoi ringraziamenti ha citato tre figure in particolare: Paolo Campinoti, Gino Borsoi e Lin Jarvis, prossimo all’addio al termine di questa stagione.

Proprio Jarvis ha sottolineato l’importanza che potrà avere un pilota come Miguel per il neonato progetto Pramac Yamaha. La sua velocità e la sua esperienza sembrano essere un mix perfetto per cominciare al meglio questa avventura. Lin ha inoltre sottolineato la piena fiducia che tutta la casa ripone in Miguel.

Line-up esperta per Pramac?

Proprio riguardo il tema del secondo pilota, se verranno confermate le indiscrezioni riguardo la figura di Jack Miller, il team Pramac Yamaha si presenterà alla stagione di debutto con un team piuttosto esperto. Miguel Oliveira corre in MotoGP dalla stagione 2019, quando debuttò con il team Tech 3 KTM. Jack, invece, iniziò la sua avventura nella massima categoria nel 2015, quando firmò un contratto per il team LCR Honda.

Entrambi hanno parecchi anni di MotoGP alle spalle, oltre che un discreto numero di vittorie (5 per Miguel, 4 per Jack). La scelta di una line-up di questo tipo, segnerebbe inoltre un’enorme differenza rispetto alla politica che il team aveva in Ducati. In quel caso, venivano scelti spesso profili giovani, che in un futuro avrebbero potuto ambire, dopo un percorso di crescita, al team ufficiale.

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