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MotoGP, test Misano | Yamaha più avanti rispetto alla Honda

Focus sui riscontri di Yamaha e Honda dopo i test di Misano. A Iwata confermano di essere ancora un po’ più avanti.

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La Honda di Mir in azione durante i test di Misano
La Honda di Mir in azione durante i test di Misano (© MotoGP)

Le due note case giapponesi, che, per decenni, hanno monopolizzato il motomondiale, fino alla crescita decisiva di Ducati, sono da anni in difficoltà. La gestione di questa crisi da parte di Yamaha e Honda è stata diversa: la casa di Iwata sta provando a modernizzarsi, quella di Tokyo è ancora parecchio bloccata sulle proprie tradizioni. I test di Misano sembrano portare avanti questo andamento.

Yamaha, fiducia dopo i test di Misano

Già da diverso tempo, Yamaha ha mostrato un evidente cambio di approccio, molto più europeo. Questo cambiamento è stato necessario per cercare di recuperare il prima possibile il gap che si è creato con i top team. I test di Misano sembrano essere stati buoni, il team ha consegnato tantissimi materiali da provare e Fabio Quartararo ha chiuso con un incoraggiante 5° tempo.

Le parole del pilota francese lo certificano: «Stiamo testando un nuovo motore, diverse cose da provare sulla moto, proveremo un nuovo forcellone. Abbiamo anche il nuovo telaio che stiamo testando già dalla gara». Importante anche l’ingaggio di Andrea Dovizioso come tester, altro elemento che dà fiducia a Quartararo: «Dovizioso ha una grande esperienza in MotoGP con Ducati, ha vinto molte gare, è uno dei migliori piloti o ex piloti che ci sono. E’ davvero preciso nei commenti».

A proposito di novità, pare che lo sviluppo di un nuovo motore V4 sia a buon punto. Dopo una storia passata con i quattro cilindri in linea, la casa di Iwata potrebbe attuare questo cambiamento prima del 2027, quando verranno modificati i regolamenti. Situazione da seguire attentamente, segnerebbe un cambio epocale nella storia di Yamaha.

Honda, qualcosa di nuovo c’è, ma…

Anche a Tokyo c’è seriamente bisogno di un netto cambio di rotta. La Honda è rimasta ancora più indietro di Yamaha e quest’anno sta occupando costantemente le ultime posizioni della griglia. Un’importante novità sarebbe l’arrivo di Fabiano Sterlacchini, che, dopo l’addio a KTM e la carriera in Ducati, sembra essere piuttosto vicino alla casa giapponese.

Parlando dei test però, Honda non si è fatta particolarmente notare. Solo qualche novità aereodinamica e poco di più. I due piloti ufficiali in realtà, entrambi alle prese con noie fisiche nello scorso weekend, hanno umori piuttosto differenti. Mir è parecchio deluso da questi test: «Mi aspettavo di avere più cose da provare. Mi aspettavo dei miglioramenti più grandi e la realtà è stata questa – e poi una piccola frecciata sulla gestione interna dei materiali – Ora un pezzo nuovo lo prova uno di LCR prima che arrivi al pilota ufficiale e questa è una cosa un po’ strana».

Diversamente da lui, Luca Marini continua a mantenere una certa positività: «Questa aerodinamica è uno step per provare a far girare meglio la moto. Mi piace, abbiamo diverse specifiche, quindi al momento dobbiamo capire quale sia il compromesso migliore, ma è qualcosa che possiamo provare anche durante le sessioni dei weekend». Commenti positivi anche sulla nuova configurazione della carena: «La forma più importante per me è scelta, a parte qualche piccola aletta che possiamo mettere e togliere».

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