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WorldWCR | Maria Herrera conquista la prima tappa a Misano

La prima tappa del WorldWCR ha coronato la sua regina. Maria Herrera si è imposta dal sabato alla domenica. Molta paura per Rusthen e Howden

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Il podio di Gara 1 della prima tappa del WorldWCR a Misano
Il podio di Gara 1 della prima tappa del WorldWCR a Misano (© WorldSBK)

Il Misano World Circuit è stato lo scenario perfetto per una giornata storica nel mondo del motociclismo. Lo scorso weekend ha sancito l’inizio del primo mondiale a due ruote tutto al femminile. La prima tappa del WorldWCR porta un solo nome; Maria Herrera. Assoluta dominatrice del fine settimana romagnolo. La competizione che prometteva spettacolo non ha disatteso le aspettative, ma in pista ci sono stati anche momenti di paura per due grosse cadute.

Dove eravamo rimasti?

Nel corso del 2023 era stato annunciato che nel 2024 sarebbe partito il primo campionato mondiale femminile, il quale avrebbe sostituito la Women’s European Cup. Da ottobre fino ai primi test che si sono svolti a Cremona a metà maggio, la competizione ha preso forma. Il calendario, la struttura del campionato, le prime atlete in gara e i team partecipanti fino ad arrivare alla versione definitiva, che ha trovato la sua realizzazione nella prima gara a Misano.

Le ragazze si sono preparate per dare il via ad un evento storico per il motorsport al femminile, soprattutto se si parla di due ruote. Fino ad oggi non era mai esistito un campionato di livello mondiale solo per ragazze. La FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme, ndr) ha creduto fermamente nell’iniziativa e con i giusti passi è arrivata alla sua inaugurazione.

La prima tappa del WorldWCR, Maria Herrera dominatrice a Misano

Datele una moto e farà faville

L’idea del mondiale femminile era quella di raggruppare i migliori talenti al mondo per organizzare una competizione di alto livello che potesse garantire performance e spettacolo. Tra i vari nomi troviamo alcuni colossi delle due ruote femminili; Maria Herrera, Ana Carrasco, Sara Sanchez e Beatriz Neila Santos sono solo alcune.

Per l’Italia ci sono invece Beatrice Barbera e Roberta Ponziani. Le altre portano nazionalità da ogni dove; dagli Stati Uniti al Sudafrica, passando per il Sudamerica, l’Asia e moltissimi altri paesi europei.

Le protagoniste indiscusse dei test pre stagione e della prima gara sono state però le quattro spagnole e la nostra portabandiera Ponziani. Maria Herrera si è presa la sua rivincita, dopo che il suo precedente team l’aveva lasciata a piedi, poco tempo prima dell’inizio del mondiale. La spagnola non si è arresa e ha trovato un accordo con il Klint Forward Factory Team, che con molto piacere le ha dato una sella.

La motivazione per Misano era molto alta; Maria aveva da dimostrare la sua competitività e che, chi non le aveva dato fiducia, aveva sbagliato di grosso. Prima delle prime prove libere del fine settimana a Misano, Herrera non era mai salita sulla Yamaha R7 con cui corrono le ragazze del mondiale; così come non aveva preso confidenza con la squadra che lavorava con lei. Eppure questo non è bastato a fermarla.

Il suo curriculum parla da solo. Maria ha corso in Moto3, nel CEV, MotoE e Mondiale Supersport. Una ragazza con la sua esperienza non va sottovalutata, considerando anche il fatto che nel 2014, anno in cui un certo Fabio Quartararo dominava la classe entrante del campionato spagnolo, lei fu l’unica vincitrice di una gara, diversa dal francese.

Spettacolo in pista

I risultati della prima tappa a Misano sono chiari. Herrera ha conquistato la pole position e le due vittorie che le permettono di essere in testa alla classifica a punteggio pieno; un pò come ha fatto Toprak Razgatlioglu in SBK . Le uniche che hanno provato a impensierirla sono state le connazionali Ana Carrasco e Sara Sanchez; entrambe sul podio sia in Gara 1 che Gara 2. Nella corsa del sabato è stata la campionessa del mondo SSP 300 del 2018 a lottare con Herrera, salvo poi doversi arrendere solo all’ultima curva.

Alla domenica l’avversaria è cambiata, ma non la musica. Maria si è imposta davanti alla sua collega del 511 Terra&Vita Racing Team dopo un’altra battaglia da cardiopalma. Le uniche due del resto del gruppo che sono riuscite a mantenere il ritmo delle prime tre sono state Santos del Ampito / Pata Prometeon Yamaha e Ponziani del Yamaha Motoxracing WCR Team, che hanno completato la top cinque in entrambe le gare.

Paura per Rusthen e Howden

Dopo il primo appuntamento del WorldWCR sarebbe bello poter parlare solo di battaglie, sorpassi e vittorie. Purtroppo nella gara di apertura del weekend romagnolo la norvegese Mia Rusthen, che corre con la sua squadra Rusthen Racing è stata vittima di un bruttissimo incidente. La pilota nordica sembra essere andata lunga e aver sbattuto violentemente le testa a terra. Dopo un rapido passaggio al centro medico è stata trasportata subito all’ospedale Bufalini di Cesena dove le è stato indotto il coma farmacologico.

Tramite un messaggio social diramato dai familiari, hanno tenuto a far sapere che le condizioni di Mia sono attualmente stabili e che cercheranno di portarla in Norvegia, in modo che prosegua le cure il più vicino casa possibile, qualora il suo stato permetta il trasferimento. Mia è fuori pericolo di vita, come hanno confermato le fonti  e questa è la notizia più importante.

Poco dopo l’incidente di Mia, in Gara 1 si è verificata un’altra situazione che ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Jessica Howden è rimasta coinvolta in un incidente subito dopo la ripartenza successiva alla bandiera rossa esposta in occasione della caduta di Rusthen. Anche la sudafricana ha sbattuto violentemente la testa ed è stata trasferita a Cesena, per ulteriori controlli. Fortunatamente per lei non era niente di grave e in serata è stata dimessa.

Jessica è a sua volta tornata in circuito con al volontà di correre, ma la possibilità le è stata ovviamente negata per non correre ulteriori rischi. Per lei tutto è stato rimandato alla prossima tappa in Inghilterra a Donington Park dal 2 al 4 luglio.

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