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Formula 1

La FIA ha deciso: due pit stop obbligatori al GP di Monaco. Anche con il bagnato

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La partenza del GP di Monaco 2024 (© Red Bull Content Pool)
La partenza del GP di Monaco 2024 (© Red Bull Content Pool)

Il FIA World Motor Sport Council riunitosi in data odierna ha deliberato la nuova regola due pit stop obbligatori per il GP di Monaco di Formula 1.

Una novità che è stata introdotta dichiaratamente per aumentare lo spettacolo in una delle gare con meno sorpassi di tutto il calendario. Questa cambiamento sicuramente rivoluzionerà la strategia dei team, aggiungendo un’incognita non da poco alla gara del Principato.

Due pit stop obbligatori nel GP di Monaco, una mossa per aumentare lo spettacolo

Monaco è da sempre considerato il gioiello del calendario di Formula 1. Allo stesso tempo viene spesso accusato di offrire gare “piatte”, in cui il risultato finale è quasi sempre deciso dalle qualifiche. La decisione di imporre due pit stop obbligatori, invece del tradizionale singolo cambio gomme, sembra andare esattamente nella direzione di rendere la corsa più movimentata.

Da non sottovalutare il fatto che questa regola sarà in vigore anche in caso di gara bagnata. La pioggia infatti “annulla” la regola dell’obbligo di utilizzo di due mescole differenti durante un GP. Anche se le condizioni dovessero essere di maltempo, eventualità non rara a Monaco, i pit stop devono essere almeno due.

L’idea è che più pit stop possano generare maggiore variabilità strategica. Fermarsi in momenti diversi della gara, scegliere tipologie di gomme differenti e gestire il traffico in uscita dalla pit lane potrebbero rimescolare le posizioni in pista.

Inoltre, l’usura degli pneumatici su un circuito così lento ma allo stesso tempo molto impegnativo per la trazione potrebbe costringere i team a valutare più attentamente ogni scelta in termini di mescole.

Charles Leclerc davanti a tutti durante il GP di Monaco 2024 (© F1)

Charles Leclerc davanti a tutti durante il GP di Monaco 2024 (© F1)

Il comunicato ufficiale della FIA

Di seguito, la traduzione del comunicato pubblicato dalla Federazione in merito alla decisione di imporre due pit stop obbligatori nel GP di Monaco:

«Il World Motor Sport Council ha esaminato una proposta riguardante l’implementazione di una strategia obbligatoria a 2 soste (in condizioni sia di asciutto che di bagnato) per il GP di Monaco, con l’intento principale di migliorare lo spettacolo sportivo di questa gara.

A seguito delle recenti discussioni in seno alla F1 Commission, è stato approvato un requisito specifico per il GP di Monaco che impone l’utilizzo di almeno tre set di pneumatici durante la gara, con l’obbligo di impiegare almeno due diverse mescole in caso di gara asciutta».

Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem durante il World Motor Sports Council di oggi (© FIA)

Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem durante il World Motor Sports Council di oggi (© FIA)

Cosa cambia in termini di strategia

Tradizionalmente, molte scuderie puntavano su un solo pit stop a Monaco, minimizzando il tempo perso in pit lane. Con due fermate obbligatorie, ogni team dovrà invece gestire almeno tre stint di gara:

  1. Partenza con gomme (spesso) più morbide, per guadagnare posizioni nei primi giri o per difendersi dagli attacchi sul rettilineo di partenza.
  2. Un secondo stint che potrebbe variare per mescola e durata. Alcune squadre potrebbero optare per una gomma più dura. Altre potrebbero insistere con una gomma intermedia o morbida a seconda delle condizioni e del degrado.
  3. Lo stint finale, che potrebbe diventare decisivo, soprattutto se ci fossero eventuali bandiere gialle, Safety Car o Virtual Safety Car a rimescolare le strategie.

In un circuito dove solitamente è quasi impossibile sorpassare, la gestione del traffico durante le soste diventa fondamentale. Uscire dietro a vetture più lente può azzerare il vantaggio costruito in precedenza. Inoltre, il pit stop aggiunge una variabile alla gara. Chiedere a Daniel Ricciardo o a Valtteri Bottas, che proprio ai box del Principato hanno vissuto momenti non proprio memorabili.

Daniel Ricciardo ai box durante il GP di Monaco 2016 (© F1)

Daniel Ricciardo ai box durante il GP di Monaco 2016 (© F1)

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