Formula 1
GP Abu Dhabi | Andrea Stella «Questa vittoria non è il lavoro di un giorno, ma è l’investimento che si fa intorno alle persone»
Un percorso difficile per arrivare sul tetto del mondo. Andrea Stella dopo la vittoria del titolo costruttori ha espresso la sua gioia e ha raccontato cosa è servito per coronare una stagione incredibile.
Dopo la vittoria del GP di Abu Dhabi e la conseguente vittoria del Mondiale Costruttori, che torna in McLaren dopo 26 anni, Andrea Stella ha espresso tutta la sua gratitudine ai microfoni di Sky Sport F1 Italia. Il Team Principal ha parlato dei motivi che ci sono dietro ad una vittoria attesa dal 1998 e ha elogiato un gruppo di persone cresciuto nel tempo.
F1 GP Abu Dhabi, il commento di Andrea Stella dopo la gara
Andrea Stella inizia complimentandosi in primis con i suoi avversari, così come Vasseur ha fatto in precedenza. «Lo stesso vale per me. Inizio facendo i complimenti a Ferrari. Due team che hanno corso al livello richiesto da un campionato del mondo. Alla fine c’è ne soltanto uno che vince e questa è la dura legge dello sport.
«Entrambe avremo meritato. Complimenti a Fred, al team Ferrari e ai piloti. Hanno mostrato una classe cristallina, infatti non mi fidavo di Leclerc che partiva ultimo. Quindi complimenti a Ferrari».
Dietro a questa vittoria ci sono anni di duro lavoro, stagioni difficili che hanno formato il percorso che oggi ha portato McLaren sul tetto del mondo. «Non è il lavoro di un giorno, ma è l’investimento che si fa intorno alle persone. Sono in McLaren da 10 anni e quando sono diventato Team Principal ho potuto beneficiare dell’investimento sulle persone fatto nel corso degli anni.
«Questo mi ha agevolato il lavoro. In questi anni abbiamo riflettuto sull’importanza di dare una mentalità vincente e creare una resilienza emotiva. La Formula 1 è una giungla e per resistere a questo ambiente e ai suoi picchi devi avere la pelle spessa e questo richiede un lavoro di anni».
Durante la gara ci sono stati alti e bassi, come nella stagione. Subito al via il contatto tra Verstappen e Piastri, che rischiava di compromettere tutto. «Quando prima stavo in mezzo al team pensavo a quanti passi avanti sono stati fatti, alla maturità di questo gruppo di persone e al fatto che siamo arrivati a quest’ultima gara con i nervi saldi, calmi».
«Anche durante la gara ce n’è stato bisogno, visto quello che è successo alla prima curva. Per me un momento emblematico è stato l’ultimo pit stop. In quel pit stop c’era tutta la stagione ed è stato uno dei nostri più veloci».
Il rapporto tra lui e il CEO McLaren è stato uno dei dettagli chiave per arrivare al trionfo di oggi. «Uno dei punti di forza di McLaren è stato il fatto che io e Zack ci compensiamo quasi perfettamente. Non solo per le responsabilità, lui come CEO e io come Team Principal, che in nella F1 moderna funzioni molto bene come modello, ma anche per le capacità umane. Questo ci permette di estrarre il massimo. Tra di noi c’è anche grande rispetto e stima reciproca e questo penso sia un punto di forza».
Un ultimo ringraziamento anche a Fernando Alonso, con lui in Ferrari in quel funesto 2010 in cui proprio ad Abu Dhabi persero il titolo. Lo spagnolo ha avuto parole di stima per il Team Principal McLaren nelle interviste post gara. «Ho la pelle d’oca per le parole di Fernando. Soprattutto per queste parole dette da una persona intelligente e che conosce benissimo le corse. Grazie Fernando!».