GP Messico
Uno straordinario Sainz vince in Messico davanti a Norris! 3° Leclerc, 6° Verstappen
Sainz vince il GP Messico 2024! Secondo posto per Lando Norris davanti a Charles Leclerc. Solo 6° Max Verstappen, penalizzato di venti secondi
Carlos Sainz Jr. vince il GP Messico 2024 davanti a Lando Norris, che accorcia le distanze in classifica su Max Verstappen, solo sesto per una sanzione di venti secondi comminatagli a causa di due scorrettezze nella lotta con l’inglese. Prima vittoria in Messico per Ferrari dal 1990, che recupera punti preziosi su McLaren e Red Bull nella classifica costruttori.
Terzo Charles Leclerc per lungo tempo secondo a completare una possibile nuova doppietta Ferrari dopo Austin, fino a un errore a otto giri dal termine, quando era pressato da Norris. Quarto Lewis Hamilton davanti a George Russell.
Settimo Kevin Magnussen davanti a Oscar Piastri e al compagno di squadra Nico Hulkenberg. Decimo Pierre Gasly. Fuori dai punti le due VCARB, con Liam Lawson sedicesimo e Yuki Tsunoda ritirato dopo un incidente in partenza.
GP Messico 2024, la cronaca
Verstappen si prende la testa, incidente per Tsunoda e Safety Car
Parte bene Verstappen, con più velocità di Sainz, mentre dietro di loro Norris e Leclerc non sono riusciti a prendere la scia dei due battistrada. L’olandese entra per primo in curva 1, allungando la frenata e buttando fuori pista Sainz prima di curva 2, costringendolo a un escursione sull’erba cedendo poi la posizione.
Nella pancia del gruppo Tsunoda cerca di farsi spazio all’esterno di Albon e Gasly, il francese spinge l’anglo-thailandese sulla sinistra, colpendo Tsunoda che va in testacoda andando poi a muro. Sia la VCARB che la Williams sono costrette al ritiro ed entra in azione la Safety Car per recuperare le due auto.
Perez viene sanzionato di cinque secondi per essere partito fuori dallo stallo nella griglia di partenza. Dopo sei giri dietro la Safety Car riprende la corsa senza nessun attacco alla ripartenza.
Sainz e Leclerc davanti, grande battaglia tra Verstappen e Norris
All’inizio del nono giro Sainz sfrutta il DRS e da molto lontano attacca Verstappen con una staccata molto profonda all’interno, chiudendo il sorpasso in curva 2 e 3.
Nel giro 10 Norris attacca Verstappen in curva 4, con l’olandese che resiste e porta fuori Norris, costretto a tagliare, cedendo poi la posizione a Sainz.
Alla curva dopo Verstappen entra forte su Norris all’inizio dello “snake”, riprendendosi il secondo posto, ma Leclerc sfrutta la battaglia tra i due per mettersi alle spalle di Sainz. Da sottolineare che Verstappen ha guadagnato la posizione su Norris fuori dalla pista. Contemporaneamente la direzione gara sanziona Verstappen di dieci secondi per aver costretto fuori pista Norris nella prima fase della loro battaglia.
Al giro 18 battaglia senza esclusione di colpi tra Perez e Lawson, che ha cercato il sorpasso sul neozelandese in curva 4, che ha resistito in curva 5 andando al contatto e mantenendo la posizione, contatto notato dalla direzione gara.
Direzione gara che nel frattempo ha aggiunto altri dieci secondi di penalità a Max Verstappen per aver tratto vantaggio dall’uscita dalla pista, riconquistando la posizione su Norris nella via di fuga.
Verstappen sconta le penalità nella girandola delle soste
Alla fine del ventiseiesimo passaggio Verstappen entra ai box, scontando i venti secondi di penalità, cambiando le gomme mettendo le hard e rientrando al quindicesimo posto. Grazie ai pit stop davanti a lui e al sorpasso su Ocon, in due giri l’olandese conquista l’undicesima posizione.
Al trentesimo giro Norris rientra per montare un set di pneumatici duri, rientrando quarto dietro a Russell, mentre Leclerc viene richiamato ai box, non perdendo la posizione grazie al contemporaneo rientro anche di Russell. Senza aver effettuato il pit, Lawson è in quarta posizione.
Al trentaduesimo giro rientra Sainz. I primi hanno tutti gomma dura, mentre Russell si lamenta del timing della sosta, che lo ha costretto a superare sia Piastri che Lawson, più lenti di lui avendo gomma usata.
Stesso problema per Hamilton, invischiato nella lotta tra Piastri e Lawson. L’australiano supera l’alfiere VCARB in curva 4, mentre Hamilton lo imita in curva 5, prendendosi poi la posizione su Piastri in curva 1 al giro successivo.
Sosta al giro 40 sia Piastri che Lawson, rientrati rispettivamente in tredicesima e in diciassettesima posizione.
Norris all’attacco, errore Leclerc
Le nubi si addensano sull’Autodromo Hermanos Rodriguez, con il 20% di probabilità di pioggia, ma i radar meteo sembrano scongiurare questa eventualità durante la gara, nonostante qualche goccia nella zona dei box.
A una ventina di giri dalla fine Lando Norris aumenta il suo ritmo e riesce a portarsi sotto i quattro secondi da Leclerc, a poco più di nove secondi da Sainz. Dietro Verstappen è sesto a undici secondi da Hamilton, che tallona il compagno di squadra Russell.
Norris sfrutta i doppiaggi di Leclerc per portarsi a 2″3 dal monegasco, ora attardato di sette secondi da Sainz, ancora in testa alla corsa. A dieci giri dal termine Norris riesce a portarsi a meno di un secondo da Leclerc, avendo la possibilità di usare il DRS.
Pressato da Norris, al termine del giro 63 Leclerc commette un errore all’uscita della Peraltada, andando largo a pochi centimetri dal muro e lasciando strada all’inglese della McLaren.
Al giro 66 Hamilton sorpassa Russell per la quarta posizione, ma è lontano trentuno secondi da Leclerc, non avendo possibilità per l’assalto al podio.
Contatto tra Colapinto e Lawson, con il danneggiamento dell’ala anteriore del neozelandese, costretto a rientrare ai box per sostituire il musetto, montando gomme soft per togliere il giro più veloce a Norris. Al penultimo giro Leclerc rientra ai box per il giro più veloce, così come Perez.
All’ultimo giro Norris si avvicina fino a meno di cinque secondi da Sainz, senza possibilità di impensierire lo spagnolo, alla sua seconda vittoria stagionale. Leclerc, terzo, fa siglare il giro più veloce, sempre utile in ottica classifica costruttori.