Formula 1
Horner, l’ultimo discorso in Red Bull: «È stato uno shock». Quale sarà il suo futuro?
Christian Horner ha salutato i dipendenti Red Bull con un discorso commosso. Ma quale futuro attende il manager inglese?

Ieri il mondo della Formula 1 è stato sconvolto dalla rimozione di Christian Horner dall’incarico di team principal e CEO di Red Bull Racing: gli inglesi di Sky Sports sono riusciti a ottenere una registrazione, probabilmente parziale, del discorso del manager britannico, al suo passo d’addio dopo 20 anni al comando della squadra di Milton Keynes.
Il discorso di addio di Horner al ruolo di team principal di Red Bull
La decisione dell’estromissione di Horner è stata presa dai vertici di Red Bull GmbH, ovvero i co-proprietari Chalerm Yoovidhya e Mark Mateschitz, figli dei fondatori Chaleo Yoovidhya e Dietrich Mateschitz, insieme al direttore dei programmi sportivi Oliver Mintzlaff.
Queste sono le parole registrate durante il discorso fatto da Horner ai dipendenti Red Bull: «Ieri sono stato informato da Red Bull che, operativamente, non sarò più coinvolto nell’azienda e nel team dopo questo incontro. Continuerò a lavorare per l’azienda, ma operativamente, il testimone passerà ad altri», ha spiegato Horner. «È stato uno shock per me. Quello che ho avuto il tempo di fare è stato riflettere sulle ultime 12 ore. Volevo essere qui davanti a tutti voi per darvi questa notizia ed esprimere la mia gratitudine a ogni singolo membro del team che ha dato così tanto negli ultimi 20 anni e mezzo da quando sono qui.
Quando sono arrivato 20 anni fa, con qualche capello grigio in meno, sono entrato nel team, non sapevo cosa aspettarmi, ma sono stato accolto immediatamente. E da due edifici malridotti, abbiamo iniziato a costruire quello che è diventato un colosso della Formula 1. Entrare a far parte di questo team è stato il più grande privilegio della mia vita». Il discorso si è poi interrotto per la commozione di Horner, in uno dei momenti che sicuramente è tra i più complessi della sua carriera.

Horner al centro, con Mintzlaff a sx e Helmut Marko a dx (© Red Bull Content Pool)
Ora il gardening leave fino a fine anno. Poi, quale futuro per Horner?
Horner ha anche detto che non uscirà dalla Red Bull, rimanendo invece in azienda. Secondo quanto ricostruito dai britannici di Sky Sports, questo fa riferimento al gardening leave, che dovrebbe durare fino alla fine dell’anno. Non sarebbe quindi una nuova notizia “sconvolgente”, ma una semplice uscita dolce dalla squadra. Horner non è un profilo tecnico, ma conosce tante cose della Red Bull, che ha voluto garantirsi che l’ex CEO non passi a un concorrente nel pieno della stagione.
Quali sono gli scenari che attendono Horner? Subito dopo la notizia, in Italia si sono scatenate richieste dei tifosi alla Ferrari per portare l’inglese in rosso. Una mossa che potrebbe anche non essere vista bene da Lewis Hamilton, che conosce molto Fred Vasseur, che in qualche modo gli salvò la carriera. L’otto volte iridato sta difendendo il team principal francese e è difficile immaginare che sarebbe felice di accogliere Horner.
Inoltre, l’inglese è un profilo accentratore, che è sempre stato al vertice delle aziende da lui dirette. Gia per ben due volte ha rifiutato di trasferirsi a Maranello, probabilmente anche per questi motivi.
Una squadra ancora in cerca di un team principal definitivo è l’Alpine, rimasta orfana a inizio maggio di Oliver Oakes. Il problema della scuderia del Gruppo Renault, in questo momento, sta nello stesso gruppo, attualmente senza una guida a lungo termine, con De Meo arrivato ai suoi ultimi giorni da CEO. Il nome di Horner potrebbe comunque essere sul taccuino del consulente esecutivo Flavio Briatore. In attesa che il piemontese abbia qualcuno a cui consigliare la prossima mossa.

Horner, un manager con la valigia (© Red Bull Content Pool)