Formula 1GP USA
FIA multa la Red Bull dopo il GP USA. Spunta il mistero del nastro di Norris
Un’investigazione sulla Red Bull avvenuta nel post gara poteva togliere la vittoria del GP degli USA a Verstappen. Secondo il sito The Race, gli uomini Red Bull avrebbero cercato di ostacolare Lando Norris, tentando di staccare un adesivo utile per il posizionamento in griglia di partenza.

Un’investigazione che ha coinvolto la Red Bull al termine del GP degli USA aveva rischiato di stravolgere il risultato della gara di Austin, mettendo in dubbio la vittoria di Max Verstappen. Alla fine, però, la FIA ha deciso per una semplice multa di 50.000 euro, salvando così il successo del campione olandese al Circuit of The Americas.
Secondo quanto ricostruito da The Race, c’è però un retroscena che coinvolge la lotta per il titolo mondiale con McLaren e Lando Norris. L’investigazione è infatti partita da una segnalazione del team di Woking.
Perché è partita l’investigazione Red Bull al GP USA
Subito dopo la gara, i commissari hanno convocato il direttore sportivo della Red Bull Racing per chiarire un episodio avvenuto prima della partenza. Secondo quanto emerso, un meccanico del team sarebbe rientrato in pista dalla pit lane quando il giro di formazione era già iniziato. Questo ha comportato una violazione dell’articolo 12.2.1.i del Codice Sportivo Internazionale, che vieta di interferire con le procedure di sicurezza in corso.
La situazione è stata considerata potenzialmente pericolosa, poiché i commissari stavano chiudendo il cancello di accesso tra la griglia e la corsia box. L’uomo, a quanto pare, non avrebbe reagito ai segnali dei commissari che cercavano di fermarlo. Secondo la FIA, «ogni persona affiliata a un team deve essere consapevole che entrare in pista o ostacolare le misure di sicurezza dopo che la griglia è stata sgomberata è assolutamente vietato».
Cosa rischiava la Red Bull e perché Verstappen è stato graziato
L’episodio ha portato a un’indagine ufficiale che, in teoria, avrebbe potuto portare a sanzioni sportive, fino alla cancellazione del risultato di gara. Tuttavia, i commissari hanno deciso per una sanzione economica di 50.000 euro, di cui metà sospesi a condizione che un episodio simile non si ripeta.
La motivazione ufficiale sottolinea che l’infrazione, pur essendo collegata alla sicurezza, non ha influenzato la competizione sportiva né il risultato del Gran Premio. In altre parole, la vittoria di Verstappen resta valida.
Il team principal Laurent Mekies ha dichiarato che si è trattato di un malinteso con i commissari. «I nostri ragazzi sono convinti di aver seguito le istruzioni, ma rivedremo i video per evitare che accada di nuovo».

Il team principal della Red Bull Laurent Mekies (© Red Bull Content Pool)
Un possibile tentativo di interferenza con la griglia di Norris
Secondo ulteriori ricostruzioni emerse dal portale The Race, l’episodio non riguarderebbe solo la violazione del cancello di sicurezza. Il meccanico Red Bull avrebbe tentato di toccare un riferimento visivo (un nastro adesivo sul muretto) usato da McLaren per aiutare Lando Norris a posizionarsi correttamente in griglia.
L’utilizzo di questi segnalatori non sono regolamentati dal codice sportivo e utilizzarli o interferire su questi non rappresenta un’infrazione diretta. L’intervento del meccanico in un’area chiusa durante la procedura di partenza ha comunque violato le regole di sicurezza. Un gesto che, se confermato, mostra una competizione ai limiti del lecito, contraria ai più banali principi di sportività durante la competizione sportiva. Un comportamento che però non ha cambiato l’esito del GP di Austin.

I meccanici McLaren in griglia al COTA (© McLaren)