Formula 1
F1 | Marco Antonelli, papà di Kimi: «Lui corre per arrivare tra i migliori, ma sa che questo è un debutto» (Più Stadio)
Antonelli Senior riflette sulla carriera del figlio, sempre più vicino al debutto in F1, e parla di come la famiglia sta vivendo questa lunga attesa

L’orgoglio di papà Marco a pochi giorni dall’esordio di Andrea Kimi Antonelli in F1: in un’intervista rilasciata a Più Stadio, Marco Antonelli ha riflettuto sulla crescita del figlio, approdato ai vertici del motorsport, e ha parlato di come la famiglia sta vivendo gli ultimi giorni di vigilia.
Marco Antonelli su Kimi: «Lui corre per arrivare tra i migliori, ma sa che questo è un debutto»
Manca sempre meno al debutto di Andrea Kimi Antonelli in F1 con Mercedes. Esordirà nel corso di weekend a Melbourne, nel GP d’Australia, scendendo in pista al fianco di George Russell. Marco Antonelli, papà di Kimi, ha rivelato come sta passando questi giorni: «Fino a ieri mattina, lavorando come sempre. C’é da fare continuamente, in scuderia. Poi abbiamo preso un aereo e siamo volati in Australia. Siamo persone normali».
Un momento speciale ed emozionante per tutta la famiglia, ma anche un’attesa quasi snervante: «L’attesa provoca apprensione, ed è quello che sta passando anche nella testa di Kimi. Si chiama ansia da prestazione, succede a chi è competitivo, in qualunque sport. Cercare di essere al top significa anche avere dubbi, non c’è mai nulla di scontato».
Kimi però, sarà pronto: «Alla fine quando il semaforo diventa verde tutto si azzera. Lo dico da pilota: sali in macchina e dopo il giro di ricognizione pensi solo ad andare forte. Che consigli gli ho dato? Lui corre per arrivare tra i migliori, ma sa che questo è un debutto. In questo weekend capirà in che misura è pronto, ma comunque non finisce tutto in Australia: ci sono 24 gare».

Andrea Kimi Antonelli durante i test pre-stagionali in Bahrain (© F1)
Una vita su quattro ruote
Le corse automobilistiche erano nel destinino di Kimi Antonelli, che sin da quando era bambino ha respirato l’aria del paddock: «Io ho sempre fatto fatto questo mestiere, che amo – ha proseguito Marco – Kimi è nato in autodromo. A 5 anni e mezzo è salito per la prima volta su un kart e mi sono innamorato nel vedere come faceva le traiettorie, come impostava le curve».
A poche ore dal debutto di Kimi, Marco Antonelli racconta anche un buffo aneddoto riguardo la sua prima esperienza a una gara di F1: «Eravamo ad Hockenheim, lui era un bimbo e per farlo entrare lo nascosi in una pila di pneumatici, con tanto di ombrello per coprirlo. Funzionò: una volta ai box, un amico mi procurò un pass anche per lui».
Un talento cristallino, fin dalla tenera età. Papà Marco se n’è accorto subito: «Da 10 anni in poi, ha messo in fila una serie di episodi che mi hanno fatto capire che era portato per fare il pilota». Come, per esempio, quando guidò una Lamborghini sul circuito di Adria: «Stava sulle mie ginocchia. Io frenavo e acceleravo, lui guidava e cambiava. Un cosa nata per scherzo, ma a un certo punto ho detto basta, stavamo esagerando. Ma lì ho capito che aveva qualcosa in più».
Un altro che ci ha sempre creduto è Toto Wolff. Il Team Principal di Mercedes ha voluto Kimi nella sua Academy quando aveva solo 12 anni: «Un punto di partenza, non di arrivo. Perché certo, devi farti trovare pronto, ma poi devi anche dimostrare che chi ti ha scelto non ha sbagliato. Devi poter fare qualcosa di speciale per bruciare le tappe, e penso di poter dire che Kimi l’ha fatto».
«Toto Wolff è una persona fantastica, con cui ti confronti normalmente. Ha dei valori importanti, sa che per arrivare bisogna fare sacrifici. Siamo in perfetta sintonia, perché la pensiamo in modo simile».

Andrea Kimi Antonelli e Toto Wolff, Team Principal di Mercedes (© F1)
Nell’occhio del ciclone
L’esordio di un pilota con così poca esperienza, oltre a raccogliere le lodi di tanti tifosi e addetti ai lavori, ha fatto storcere il naso a qualcuno. A soli 18 anni e mezzo, Kimi Antonelli sarà già esposto a una fortissima pressione mediatica; questo però non preoccupa Marco: «Sinceramente? Non ce ne importa nulla».
Ha continuato: «Ci sarà sempre chi parla bene, ci sarà sempre chi parla alle spalle. Noi sappiamo a cosa va incontro Kimi: è un osservato speciale, ma più che mai deciso a percorrere la sua strada».
Una grande salto anche per Marco Antonelli, quello in F1. Alle spalle, tanta esperienza nel mondo delle corse; ora è manager del team AKM Motorpsort, attivo nei kart, F4 e GT Italiano: «L’automobilismo è la mia vita da quando avevo 16 anni, e ne ho 61. Tutto quello che ho visto e imparato ho cercato di trasmetterlo, e anche adesso ci confrontiamo, perché anche Kimi sa che uno sguardo esterno può aiutarti a crescere».
Sicuramente ha funzionato, perché la carriera di Kimi nelle serie minori è stata quasi impeccabile. Il bolognese, tra Kart, Formula 4 e Formula Regional, ha vinto tutti i campionati a cui partecipato, eccezion fatta per la F2. Il tempo è giunto: tutto è pronto per il suo debutto ai vertici del motorsport.

Kimi Antonelli festeggia la conquista del titolo FRECA nel 2023 (© Formula Regional European Championship by Alpine)
Fonte: Marco Tarozzi, Corriere dello Sport – Più Stadio