Formula 1
Le possibili strategie per il GP di Las Vegas: gara a una o due soste?
Dopo una qualifica bagnata ci si aspetta una gara asciutta: i team contano di effettuare un’unica sosta, ma occhio alla variabile graining

Tanta incertezza circonda il GP di Las Vegas di Formula 1: tra le possibili strategie, quella a sosta singola sembrerebbe la più veloce, ma diverse incognite possono cambiare le carte in tavola. Gli pneumatici lotteranno contro il graining, e a causa dei pochi dati raccolti nelle sessioni di libere, neanche i team sanno di preciso cosa aspettarsi.
Possibili strategie per il GP di Las Vegas: a una sosta la più rapida, ma occhio al graining
La gara dell’anno scorso è stata fortemente segnata dal fenomeno del graining, un tipo di usura che si sviluppa a basse temperature. Diversi top team, tra cui McLaren, persero molta competitività soprattutto nella prima parte di gara. Al contrario Mercedes, che non soffrì di questo problema, dominò il Gran Premio e conquistò una doppietta.
La Mercedes di George Russell in pista a Las Vegas nel 2024 (© Mercedes-AMG F1)
A Las Vegas sono stati scelti gli stessi compound dell’anno scorso: C3 (dure), C4 (medie) e C5 (morbide). Le coperture Pirelli però nel frattempo sono state modificate: la casa italiana ne ha aumentato la resistenza meccanica, proprio per evitare problemi di questo genere.
Resta però da capire quale sarà il loro effettivo comportamento in pista: a causa della pioggia odierna e delle spezzettate sessioni di ieri, i team non hanno effettuato long run con alti carichi di benzina e hanno raccolto pochi dati. Di conseguenza, nessuno sa di preciso cosa aspettarsi.
Comunque, secondo le simulazioni, la strategia più rapida dovrebbe essere a singola sosta media-dura, con finestra di pit stop ottimale tra il 20° e il 26° giro. Questo è anche dovuto al fatto che la maggior parte dei piloti ha conservato un solo set di medie. Dopo una qualifica bagnata, la gara sarà asciutta. Come di consueto, le temperature del deserto del Nevada saranno rigide.
La doppia sosta è impossibile?
Non va comunque esclusa la possibilità di vedere una strategia a due soste media-dura-dura. In questo caso, il primo stint verrebbe accorciato a 12-18 giri; la seconda finestra di pit stop si aprirebbe tra il 27° e il 33° passaggio. Nico Hulkenberg e Gabriel Bortoleto sono gli unici piloti che hanno a disposizione un solo set di hard. Secondo le previsioni, questa strategia sarebbe circa 4 secondi più lenta rispetto a quella a sosta singola.
Virtual Safety Car e Safety Car potrebbero risultare decisive: dimezzando il tempo di una delle due soste, la strategia in questione diventerebbe molto più efficace, e probabilmente preferibile. Inoltre, se l’usura dovesse rivelarsi spropositata per alcune vetture, diversi piloti potrebbero ritrovarsi costretti a fermarsi una volta in più.
Potrebbe trovare impiego anche la gomma morbida. In particolare, per piloti come Lewis Hamilton e Kimi Antonelli, che partono dal fondo ma dovrebbero avere più ritmo delle vetture vicine a loro, partire con le soft consentirebbe di spingere fin da subito per poi anticipare la sosta ed evitare il traffico.

Lewis Hamilton in azione a Las Vegas (© Scuderia Ferrari)
Infine, occhio a Fernando Alonso. Lo spagnolo dell’Aston Martin, che scatterà 7°, è l’unico che ha a disposizione due set di gomme per ciascuna mescola. Il suo muretto potrà dunque adattarsi al meglio e optare per qualunque strategia. In una gara così incerta, l’esperienza del due volte iridato potrebbe fare la differenza e, magari, regalare un risultato inaspettato.