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Formula 1

Tutti i cambiamenti nei regolamenti per la stagione di F1 2025

Nessuna rivoluzione, ma la stagione di F1 2025 vivrà alcuni cambiamenti nei regolamenti. Ecco tutte le novità del mondiale che sta per iniziare

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La partenza del GP Australia 2024 (© Red Bull Content Pool)
La partenza del GP Australia 2024 (© Red Bull Content Pool)

Il Mondiale di Formula 1 2025 è ormai in rampa di lancio, con il Gran Premio d’Australia che inaugurerà la stagione nel prossimo weekend. Nonostante non ci siano rivoluzioni tecniche epocali, sono state apportate alcune modifiche ai regolamenti in vista della stagione F1 2025. Cambiamenti che incideranno sulle strategie in pista e sullo spettacolo.

Due pit stop obbligatori a Monaco

La novità più clamorosa riguarda il Gran Premio di Monaco: la FIA ha deliberato che, su questo tracciato, i team dovranno effettuare almeno due soste ai box. Da sempre considerato il gioiello del calendario, il Principato offre un contesto unico ma anche poche opportunità di sorpasso, tanto che il risultato risulta spesso deciso dalle qualifiche.

Con l’obbligo di due pit stop, la FIA spera di aumentare lo spettacolo, generando variabilità strategica e rimescolamenti di posizioni. Importante sottolineare che la nuova regola vale anche in caso di pioggia: se dovesse arrivare il maltempo, verrebbero meno le imposizioni sulle mescole da asciutto, ma non l’obbligo di fermarsi due volte.

In un circuito così atipico, la gestione delle gomme è già un fattore cruciale: ora, con due fermate forzate, i team saranno ancora più attenti a come e quando rientrare, anche per evitare di trovarsi nel traffico in uscita dalla pit lane.

Daniel Ricciardo ai box durante il GP di Monaco 2016 (© F1)

Daniel Ricciardo ai box durante il GP di Monaco 2016 (© F1)

Regolamenti F1 2025, niente più limite al numero di cambi

Un altro aggiornamento significativo riguarda l’abolizione del tetto massimo ai cambi utilizzabili nel corso della stagione. Introdotto anni fa per ridurre i costi e aumentare l’affidabilità, il limite di quattro (o cinque, a seconda del numero di GP stagionali) cambi per pilota portava a penalità in griglia se superato.

Ora la F1 Commission ha ritenuto questa norma obsoleta: i progressi in termini di resistenza e durata dei componenti rendono il cambio un elemento altamente affidabile. Allo stesso tempo, il budget cap imposto ai team funge da barriera per evitare sprechi eccessivi. Pertanto, le squadre potranno adottare quanti cambi riterranno necessari senza incorrere in arretramenti in griglia.

Griglia di partenza in caso di mancato svolgimento delle qualifiche

Se le qualifiche non potranno aver luogo per circostanze eccezionali, come condizioni meteo avverse o problemi organizzativi, la griglia verrà stabilita in base alla classifica del campionato. È una disposizione nata dopo l’esperienza del 2024 a San Paolo, dove la pioggia aveva complicato notevolmente la definizione della griglia.

Inoltre, cambia la procedura del giro di formazione: i piloti costretti a partire dalla pit lane potranno comunque parteciparvi, non potendo quindi risparmiare carburante o cambiare gomme all’ultimo istante.

Qualifiche del GP in Brasile posticipate a domani mattina

La Safety Car in pista durante le qualifiche del sabato, poi posticipate, del GP in Brasile (© F1)

Regolamenti F1 2025, introdotti i dispositivi di raffreddamento

L’edizione 2023 del Gran Premio del Qatar ha messo in evidenza problemi di salute per i piloti a causa delle temperature estreme. La FIA ha deciso di consentire l’uso di un “gilet refrigerante” quando la colonnina di mercurio supera i 30,5 °C.

L’obbligo vero e proprio scatterà soltanto nel 2026, ma per il 2025 chi rinuncerà al gilet in condizioni così calde dovrà aggiungere 500 grammi di zavorra obbligatoria nell’abitacolo, in modo da evitare squilibri di peso.

Aumento del peso minimo

Il peso minimo delle monoposto, già cresciuto negli ultimi anni, viene ulteriormente innalzato da 798 a 800 kg. Ciò si deve in parte all’adeguamento del peso minimo del pilota, passato da 80 a 82 kg. Chi pesa meno dovrà utilizzare una zavorra per non beneficiare di un vantaggio prestazionale. L’obiettivo è mantenere condizioni il più possibile eque tra i vari atleti.

Più spazio ai rookie

La Formula 1 punta a favorire i giovani talenti: se in passato ogni scuderia era tenuta a concedere due sessioni di prove libere in totale (una per ciascun pilota), ora dovrà offrire due turni per vettura ai debuttanti, arrivando quindi a quattro sessioni complessive a squadra.

Resta in discussione l’ipotesi di una sprint race dedicata unicamente ai rookie dopo il GP di Abu Dhabi, una formula che potrebbe dare ulteriore visibilità a chi cerca di mettersi in mostra.

Antonio Fuoco durante i test post-stagionali 2024 di Abu Dhabi (© x.com Scuderia Ferrari)

Antonio Fuoco durante i test post-stagionali 2024 di Abu Dhabi (© x.com Scuderia Ferrari)

Regolamenti F1 2025, giro di vite sulle ali posteriori flessibili

Nel 2024, la discussione sui cosiddetti “Flexi-wings” ha coinvolto soprattutto McLaren e Mercedes, accusate di ali troppo flessibili. La FIA, per mettere fine ai dubbi, ha definito parametri più restrittivi: dal Gran Premio d’Australia, l’apertura minima dell’ala posteriore è compresa tra 9,4 e 13 mm (prima era 10–15 mm), mentre con DRS aperto resta il tetto di 85 mm. Dal GP di Spagna, la flessione consentita sull’ala anteriore nei test statici passerà da 15 a 10 mm, frenando soluzioni aerodinamiche estreme.

Test TPC

I cosiddetti “Testing of Previous Cars” (TPC), condotti con monoposto di almeno due anni, vengono fortemente limitati. Fino a oggi, alcune squadre hanno sfruttato tali test per migliorare la vettura attuale. Dal 2025 in poi, ogni team avrà un massimo di 20 giorni all’anno, e i piloti titolari potranno percorrere fino a 2.000 km su un massimo di quattro giornate.

Inoltre, le prove con vetture “mule cars” — modificate per simulare futuri cambi regolamentari — saranno soltanto 10 e calendarizzate direttamente dalla FIA.

Lewis Hamilton sulla Ferrari a Fiorano

Lewis Hamilton durante il suo TPC sulla Ferrari a Fiorano (© Scuderia Ferrari)

Sicurezza

Dopo il controverso episodio avvenuto al GP del Canada 2024, con Sergio Pérez che riportò ai box una vettura gravemente danneggiata, la FIA ha stabilito che, se l’auto risulta non sicura, il direttore di gara può imporre il ritiro immediato. In questo modo, si evita che un mezzo compromesso rimanga in pista solo per scongiurare l’uscita della Safety Car o favorire posizioni di classifica.

Niente più punto per il giro veloce

Il bonus di un punto per l’autore del giro veloce, introdotto nel 2019, non esisterà più. Spesso i team effettuavano soste aggiuntive nelle fasi conclusive della gara per montare gomme fresche e strappare quel “punticino”, alterando talvolta l’andamento complessivo. Senza questo extra, la lotta per la classifica dipenderà solo dai piazzamenti in gara.

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