Seguici su

Formula 1

F1 | Ufficiale: Tsunoda in Red Bull dal GP del Giappone, Lawson torna in Racing Bulls

Il nipponico esordirà con Red Bull nel Gran Premio di casa; Lawson fa il percorso inverso: è retrocesso in Racing Bulls dopo due gare

Pubblicato

il

tsunoda lawson red bull
Yuki Tsunoda passerà da Racing Bulls a Red Bull in vista del GP Giappone; percorso inverso per Liam Lawson (© Red Bull Content Pool)

L’indiscrezione aveva cominciato a circolare nei giorni scorsi, oggi arriva l’ufficialità: Yuki Tsunoda prenderà il posto di Liam Lawson in Red Bull e guiderà al fianco di Max Verstappen a partire dal GP del Giappone. Percorso inverso per il pilota kiwi, che torna in Racing Bulls dopo solo due gare con il team senior.

Tsunoda in Red Bull al posto di Lawson

La decisione sarebbe stata presa nel corso di un incontro straordinario tra i vertici Red Bull tenutosi a Dubai a inizio settimana. La pazienza di Christian Horner e Helmut Marko nei confronti di Lawson è già finita. Il pilota neozelandese è stato bocciato dopo solo due gare con Red Bull.

Farà ritorno al team satellite per lasciare spazio a Yuki Tsunoda, che finalmente riceve la tanto agognata promozione. Al giapponese sarà affidato l’arduo compito di aiutare capitan Max Verstappen nella rincorsa alle McLaren, che fin qui sono sembrate inarrivabili.

«Red Bull è nella posizione unica di avere quattro posti sulla griglia di partenza della F1, tra Red Bull Racing e Racing Bulls. E come tale, il Team ha preso la decisione di esercitare una rotazione dei piloti, che vedrà Yuki affiancare l’attuale e quattro volte campione del mondo, Max Verstappen», recita il comunicato del team austriaco.

tsunoda red bull

Yuki Tsunoda nei suoi nuovi colori (© Red Bull)

Il Team Principal di Red Bull Christian Horner si è espresso così: «È stato difficile vedere Liam lottare con la RB21 nelle prime due gare e di conseguenza abbiamo preso collettivamente la decisione di fare un cambio anticipato. Siamo entrati nella stagione 2025 con due ambizioni, mantenere il campionato mondiale piloti e riprenderci il titolo mondiale costruttori e questa è una decisione puramente sportiva».

Il Team Principa di Racing Bull Laurent Mekies ha voluto augurare buona fortuna al partente Tsunoda: «Siamo incredibilmente orgogliosi che Yuki si sia guadagnato il meritato passaggio a Oracle Red Bull Racing! I suoi progressi l’anno scorso e, più di recente, dall’inizio del 2025, sono stati niente meno che sensazionali. Gli auguriamo tutto il successo che merita in ORBR».

Le motivazioni: scelta di marketing?

Al vertice di Dubai avrebbe partecipato anche Honda. Oltre a essere partner di Red Bull, la casa di Tokyo ha anche supportato tutta la carriera di Tsunoda, sia a livello tecnico che finanziario. Il fatto che la promozione di Yuki arrivi proprio prima del GP di casa potrebbe non essere un caso.

Secondo alcune indiscrezioni riportate da De Telegraaf infatti, il brand giapponese avrebbe messo sul tavolo ben 10 milioni di dollari per avere Tsunoda in Red Bull già da Suzuka. Un argomento sicuramente convincente, scaturito dalla possibilità di avere l’idolo di casa nelle posizioni di testa.

tsunoda giappone

Il pubblico di Suzuka in delirio per Yuki Tsunoda nell’edizione 2024 del GP Giappone (© F1)

Tsunoda in Red Bull: pro e contro

Negli anni, la famiglia Red Bull ha abituato i propri piloti a stare sempre sull’attenti. Cali di prestazione non sono consentiti: Lawson non è di certo il primo a cadere vittima dell’impazienza di Horner, e soprattutto di Marko. Questo scambio ricorda per certi versi l’avvicendamento Gasly-Albon del 2019.

In quel caso il francese, dopo metà stagione con il team senior, venne rispedito in Toro Rosso per far spazio al rookie thailandese. Lawson ha avuto ancora meno tempo, ma come già detto la motivazione tecnica e prestazionale potrebbe non essere l’unica.

Tsunoda erediterà il sedile più bollente della griglia. Il confronto con Max negli ultimi anni non ha lasciato superstiti: da quando Ricciardo ha lasciato Red Bull a fine 2018, uno dopo l’altro i suoi compagni sono caduti tutti.

Oltre al fattore mentale coinvolto nell’andare contro un pilota così inscalfibile da questo punto di vista, c’è sicuramente anche una componente tecnica. Le vetture della casa austriaca sono fatte su misura per lui e per il suo stile di guida, non sapersi adattare equivale a un fallimento assicurato

Lawson non c’è riuscito, e dopo due pessimi weekend in Australia e in Cina è stato retrocesso. Il rischio ora è di bruciare anche Tsunoda, qualora a sua volta dovesse faticare. In tal caso, tutto ciò potrebbe preparare il terreno per l’arrivo di Arvid Lindblad: il britannico classe 2007, attualmente impegnato in F2, è un prodotto dell’Academy Red Bull per cui il team stravede.

lawson red bull

Liam Lawson non ha raccolto nenache un punto nei primi due GP dell’anno (© Red Bull Content Pool)

La fiducia di Red Bull

L’esperienza di Tsunoda sicuramente aiuterà: il nipponico ha alle spalle ben 92 GP in F1, a fronte dei soli 16 di Lawson. «Riconosciamo che c’è molto lavoro da fare con la RB21 e l’esperienza di Yuki si rivelerà estremamente utile per aiutare a sviluppare l’auto attuale. Gli diamo il benvenuto nel Team e non vediamo l’ora di vederlo al volante della RB21», ha infatti commentato Horner.

Nei giorni scorsi, sia lo steso Horner che il Dr. Marko avevano espresso fiducia nei confronti di Yuki e dei suoi progressi. «Yuki è uno Yuki diverso rispetto agli anni precedenti. È in forma come non mai. Ovviamente ha cambiato gestione. Ha un approccio diverso. È più maturo. Ci è voluto un po’, ma ora sembra che funzioni», aveva commentato l’austraico ai microfoni di Autosport.

Il britannico invece aveva commentato positivamente le sue prestazioni nei test post-stagionali 2024: «Ha fatto molto bene in quel test con noi». Un atteggiamento totalmente diverso rispetto al passato, in cui entrambi avevano raramente usato parole al miele nei confronti di Tsunoda.

tsunoda abu dhabi

Yuki Tsunoda a bordo della RB20 durante i test di fine stagione 2024 ad Abu Dhabi (© Red Bull Content Pool)

Yuki, dal canto suo, si sente pronto. Già al termine del GP di Cina aveva commentato la possibilità di passare in Red Bull: «Sì, perché no? Dal Gran Premio del Giappone? Certo, al 100%. La macchina è più veloce della nostra». Dichiarazioni alle quali Lawson ha risposto aspramente: «Ho corso contro di lui per anni, l’ho battuto sia nelle categorie minori che in F1. Dunque può dire quel che vuole»

Il momento ora è arrivato per Tsunoda: starà lui dimostrare coi fatti di essere pronto. Altrimenti, non è difficile pensare che la pazienza di Marko e Horner potrebbe rapidamente esaurirsi un’altra volta, dando seguito a una continua girandola di piloti che non sembra trovare pace.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *