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Formula 1GP Azerbaigian

Max Verstappen può riaprire il Mondiale di Formula 1?

Il gap dalle McLaren è ancora ampio, ma con due vittorie di fila e il morale alle stelle Max vuole inserirsi nella lotta iridata

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I festeggiamenti nel box Red Bull dopo la vittoria di Max Verstappen a Baku (© Red Bull Content Pool)

Tra le strade di Baku, Max Verstappen ha lanciato un chiaro messaggio: è troppo presto per escludere il 4 volte iridato dalla lotta per il Mondiale di F1. McLaren si è dimostrata battibile, e il passo falso di oggi è stato pesante: il vantaggio accumulato nella prima parte di stagione potrebbe però essere insormontabile.

Verstappen minaccia le McLaren: può inserirsi nella lotta per il Mondiale F1?

Lo spartito della gara azera è stato lo stesso del GP di Monza: Max Verstappen ha dominato in lungo e in largo e ha condotto con sicurezza dall’inizio alla fine. L’olandese è stato perfetto in qualifica, mentre tanti faticavano a stare in pista, e in gara ha imposto il proprio ritmo come solo lui sa fare, guidando con una costanza impressionante.

A differenza di due settimane fa, Max non ha neanche avuto la pressione delle McLaren. Fin dalle libere si era capito che non sarebbe stato un GP dominante per il team di Woking; nessuno si sarebbe però aspettato una debacle del genere.

Oscar Piastri ha vissuto un weekend da dimenticare, probabilmente il peggiore nella sua carriera in F1. L’incidente del sabato è stato seguito da una falsa partenza e da una gara durata appena cinque curve. Lando Norris non ha saputo sfruttare appieno l’occasione. L’inglese ha pagato a caro prezzo la brutta qualifica; partendo 7°, è rimasto bloccato nel traffico e non ha guadagnato posizioni.

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Oscar Piastri ha colpito le barriere nel corso del primo giro a Baku (© F1)

A inizio stagione, Verstappen ha battuto le McLaren a Suzuka e a Imola pur avendo una macchina inferiore. Ora, grazie al nuovo fondo portato a Monza da Red Bull, la superiorità degli inglesi è svanita. Il vantaggio dei Papaya in classifica però rimane enorme.

69 punti, 7 gare: a Max serve un’impresa

Il ritiro di Piastri ha permesso a Norris di avvicinarsi: l’australiano è ancora leader della classifica piloti con 324 punti, l’inglese è ora a -25. Dopo essersi trovato a -104 al termine del GP d’Olanda, Verstappen ha ridotto in modo significativo il gap dalla vetta. L’olandese è 3° con 255 punti, a -69 da Piastri.

Uno svantaggio così netto non è mai stato ribaltato. Tra alcune delle più grandi imprese troviamo quelle di James Hunt, che nel 1976 recuperò 35 punti su Niki Lauda (nell’era dei 9 punti per vittoria), e di Kimi Raikkonen, che sfruttò la lotta interna di casa McLaren per recuperare 26 punti a Hamilton nel 2007.

Più recentemente, Sebastian Vettel trionfò nel 2012 dopo essersi trovato a -44 dalla vetta a 10 gare dalla fine. L’eventuale rimonta di Verstappen però non avrebbe nulla a che vedere con quelle citate: vincere il Mondiale ribaltando un deficit da tre cifre in 9 gare sarebbe per distacco la più grande impresa della storia della F1.

La sfida è quasi proibitiva, ma la sensazione è che se c’è un pilota attualmente in grado di vincerla, quello è proprio Max. Le gerarchie dei prossimi GP saranno determinanti: se il momento di forma di Red Bull dovesse proseguire, le chance del campione in carica potrebbero moltiplicarsi.

L’imminente GP di Singapore dirà tanto. La pista di Marina Bay, con tante curve lente, è sulla carta sfavorevole alla RB21. Anche nella dominante stagione del 2023, l’unico passo falso di Red Bull fu proprio su questo circuito.

Verstappen frena gli entusiasmi

Nel post-gara di Baku, Verstappen ha parlato con lucidità dell’argomento ai microfoni di F1: «Gli ultimi due weekend sono stati sicuramente molto positivi per noi. Entrambi i tracciati erano a basso carico aerodinamico, quindi dovremo vedere come ci comporteremo anche su circuiti ad alto carico aerodinamico».

«Ma per ora, ci godiamo il momento. Ottima prestazione da parte di tutti, e vedremo cosa succederà alla prossima gara», ha concluso.

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Max Verstappen sul podio di Baku insieme a George Russell e Carlos Sainz (© Red Bull Content Pool)

Red Bull sta pagando una serie di weekend molto negativi, in cui la vettura ha sofferto. Su tutti, spicca il GP d’Ungheria, in cui Verstappen ha chiuso con oltre 80 secondi di ritardo dal vincitore. Con un po’ di costanza in più, a quest’ora la figura dell’olandese sarebbe stata ben più minacciosa per i due Papaya.

Nelle sue quattro stagioni iridate, Max non si è mai trovato a dover rimontare: anche per questo, un eventuale quinto titolo avrebbe un sapore speciale. Con ogni probabilità, a fine anno sarà costretto a cedere lo scettro a Piastri o a Norris, ma una cosa è certa: sarà l’ultimo ad alzare bandiera bianca.

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